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giovedì 21 novembre 2024

I dialoghi del Maggio: incontro su "La traviata" alla Biblioteca delle Oblate di Firenze

13-09-2021
Da lunedì 13 settembre 2021, alle ore 17.30, la Biblioteca delle Oblate di Firenze (Via dell'Oriuolo, 24) ospita "I dialoghi del Maggio", il nuovo ciclo di incontri per approfondire alcune delle opere liriche in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. La partecipazione è gratuita su prenotazione contattando la Biblioteca al numero 055 2616523 oppure scrivendo a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it 

Programma

Lunedì 13 settembre 2021 ore 17.30
Altana Marielle Franco
"La traviata" di Giuseppe Verdi. Intervengono l'assistente alla regia Aida Bousselema, la scenografa Cristina Picco e la costumista Adriana Fracasso.
Dal 17 settembre 2021 al 5 ottobre 2021 in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Nell’inverno del 1852 Giuseppe Verdi è a Parigi. Qui, al Théâtre du Vaudeville, assiste ad una delle prime rappresentazioni della Dame aux camélias, riduzione teatrale del romanzo di Alexandre Dumas figlio. Il dramma della cortigiana Marguerite Gautier, modellata sulla vera Marie Duplessis, che sfida le convenzioni borghesi e cerca una redenzione nell’amore di Armand, colpisce profondamente il compositore. Il soggetto della nuova opera è quindi deciso e il 6 marzo 1853 al Teatro La Fenice di Venezia va in scena La traviata. Ma la censura non può tollerare un realismo tanto scabroso e impone di retrodatare la vicenda in un più rassicurante “1700 circa”.

Lunedì 20 settembre 2021 - ore 17.30
Altana Marielle Franco
"Linda di Chamounix" di Gaetano Donizetti. Intervengono il direttore d'orchestra Michele Gamba e il regista Cesare Lievi.
Dal 21 settembre 2021 al 3 ottobre 2021 in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Quando nel 1841 Donizetti compone Linda di Chamounix il suo nome è ormai celebre a livello internazionale, tanto che a Vienna gli viene commissionata l’opera che avrebbe rappresentato la punta di diamante del cartellone del Teatro di Porta Carinzia di quella stagione. Il soggetto messo in versi da Gaetano Rossi è ispirato alla Grâce de Dieu ou la nouvelle Fanchon di Adolphe d’Ennery e Gustave Lemoine, un feuilleton piuttosto inverosimile anche agli occhi di Donizetti ma che si addice perfettamente al suo scopo: compiacere la corte asburgica con un’opera priva di implicazioni politiche ma basata esclusivamente sui buoni sentimenti e sulla celebrazione della virtù della protagonista. Linda di Chamounix è un’opera semiseria o di mezzo carattere, un genere che mescola, tra pathos e ironia, elementi e personaggi caratteristici dei due generi maggiori con l’immancabile lieto fine. Al centro dell’azione una bella e virtuosa fanciulla, Linda, innamorata del visconte Carlo ma insidiata dal di lui zio, il marchese di Boisfleury. Come tradizione vuole non mancano fraintendimenti, agnizioni e colpi di scena (tra essi anche una scena di follia, specialità di casa Donizetti), ma alla fine, come recita il proverbio, “tutto è bene quel finisce bene” e la pace ritrovata tra i due giovani riuniti chiude festosamente l’opera.

Lunedì 15 novembre 2021 - ore 17.30
Sala conferenze Sibilla Aleramo
"Falstaff" di Giuseppe Verdi. Intervengono il direttore d'orchestra John Eliot Gardiner e il regista Sven-Eric Bechtolf.
Dal 19 novembre 2021 al 5 dicembre 2021 in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Per tutta la vita Verdi aveva inseguito il sogno di scrivere un’opera comica senza però mai trovare il soggetto appropriato. Ma sulla soglia degli ottant’anni ecco avverarsi quel sogno con Falstaff, nato dalla rinnovata collaborazione con l’ormai insostituibile Arrigo Boito. Se si esclude Un giorno di regno, clamoroso fiasco giovanile del 1840, Falstaff è l’unica opera comica, nonché ultima opera, della produzione verdiana. E pensare che l’amore di Verdi per Shakespeare era di lungo corso e Le allegri comari di Windsor, fonte del libretto di Boito insieme alle due prime parti di Enrico IV, una delle sue commedie predilette. Furono dunque le insistenze di Boito a spronare il vegliardo maestro a rimettersi in gioco con una “commedia lirica che non somiglia a nessun’altra” come disse Verdi. Il 9 febbraio 1893 Falstaff debutta al Teatro alla Scala accompagnato da un grandioso successo. Dopo oltre cinquant’anni spesi nel trasferire in musica drammi e tormenti dell’animo umano, Verdi salutava il mondo dell’opera con il sorriso sornione di chi ha sperimentato tutto al massimo grado e continua ancora a farlo. E di sperimentazioni musicali la partitura di Falstaff abbonda. Basti pensare alla forma-sonata pseudo sinfonica che apre il primo atto, alla fuga buffa che chiude l’opera, pagina giocosa di mirabile virtuosismo collettivo, ai declamati duttili e scorrevoli che di colpo si aprono a momenti di ampia e inaspettata cantabilità. Falstaff è opera di un Verdi divertente e divertito. Del resto, come recita la sigla finale: “Tutto nel mondo è burla. L’uom è nato burlone”.

Lunedì 6 dicembre 2021 - ore 17.30
Sala conferenze Sibilla Aleramo
"Madama Butterfly" di Giacomo Puccini. Intervengono il direttore d'orchestra Francesco Ivan Ciampa e la regista Chiara Muti.
Dal 9 dicembre 2021 al 19 dicembre 2021 in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Dopo i successi di Manon Lescaut, La bohème e Tosca, per Puccini pare giunto il momento di conquistare anche il tempio della lirica italiana. Il soggetto di Madama Butterfly - opera che debutta con un iniziale insuccesso al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 - lo aveva scelto lui stesso dopo aver assistito a Londra a un dramma analogo di David Belasco, basato su una novella di John Luther Long. La storia della giovane geisha sedotta e abbandonata da un ufficiale della marina americana aveva immediatamente colpito la sua immaginazione. Affiancato dal collaudato tandem dei librettisti Illica e Giacosa, Puccini decise di concentrare l’opera sulla figura di Cio-Cio-San, realizzando un vero e proprio monodramma che ne segue le evoluzioni psicologiche dall’iniziale e disarmante ingenuità alla tragica ed eroica rassegnazione finale. Madama Butterfly è un dramma individuale ma è anche emblema di mondi e culture diametralmente opposti: da un lato la docile ma al tempo stesso risoluta geisha, che pagherà a prezzo della vita l’errore di essersi innamorata di un uomo estraneo alla sua tradizione di appartenenza, e dall’altro lo yankee Pinkerton, il cinico avventuriero incapace di provare emozioni reali e dedito unicamente al compiacimento delle proprie passioni. Seppur contrapposti nel dramma, Oriente e Occidente risultano perfettamente combinati nella musica che è ricchissima di contaminazioni eterogenee: sonorità orientali abilmente ricreate con l’adozione di melodie tradizionali giapponesi, scale pentafoniche ed esatonali, combinazioni timbriche raffinatissime ma anche elementi compositivi della tradizione musicale occidentale (come il fugato o il Leitmotiv, ad esempio, o la citazione diretta dell’inno americano).

La partecipazione è gratuita su prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 055 261 6523 oppure scrivere a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it

Per entrare in biblioteca e partecipare agli incontri è necessario presentare la Certificazione verde Covid-19 (Green Pass) e un documento di identità. Non è richiesto a bambini con età inferiore a 12 anni e ai soggetti esenti su base di idonea specifica certificazione medica. Per permettere le operazioni di registrazione all'iniziativa si richiede di arrivare 15 minuti prima dell'inizio dell'evento. Per accedere alla biblioteca è necessario utilizzare la mascherina protettiva che copra naso e bocca e dopo aver disinfettato le mani con soluzioni idroalcoliche. La mascherina andrà indossata per tutta la durata dell'iniziativa.

Per maggiori informazioni: https://cultura.comune.fi.it