Città di Firenze
Home > Webzine > "Il corpo più bello", spettacolo di Josep Maria Miró con Maddalena Crippa al Teatro di Rifredi
giovedì 21 novembre 2024

"Il corpo più bello", spettacolo di Josep Maria Miró con Maddalena Crippa al Teatro di Rifredi

08-10-2021

Dopo il grande successo de “Il principio di Archimede”, torna protagonista al Teatro di Rifredi (Via Vittorio Emanuele II, 303) un’opera del grande drammaturgo catalano Josep Maria Miró. Venerdì 8 e sabato 9 ottobre 2021, alle ore 21, sarà in scena “Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti”, interpretato da una delle più acclamate attrici teatrali, Maddalena Crippa.

L’appuntamento, nuova produzione di Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi, che apre la stagione 2021/2022 del teatro, dal titolo “La Fiamma del teatro non si spegne mai”, racconta di un villaggio all'interno della Catalogna, di un corpo straziato in mezzo ad un campo, di segreti inconfessabili di un'umanità ferita dove i confini tra vittima e carnefice sono sfumati e ambigui come l'inconfondibile scrittura teatrale di Josep Maria Miró. La traduzione è di Angelo Savelli.

Il “Corpo più bello” non è ancora stato messo in scena come spettacolo: la lettura al Teatro di Rifredi anticipa il debutto della prima produzione in lingua catalana che avverrà al festival Temporada Alta di Girona il 10 dicembre 2021. Lo spettacolo sarà diretto da Xavier Albertí, ex direttore del Teatre Nacional de Catalunya con l'interpretazione dell'attore Pere Arquillué. 

I biglietti sono in prevendita nei circuiti BoxOfficeToscana e Ticketone.

Maddalena Crippa, attrice dal prestigioso curriculum capace di padroneggiare una vasta gamma di registri vocali ed interpretativi, dà voce ai cinque personaggi principali (Albert, il ragazzo più bello del circondario, Antònia, sua madre, Júlia, la direttrice del Liceo, Ricard, un rozzo falegname, e il trans Eliseu) e ai due personaggi secondari (un compaesano e un contadino). Attraverso le loro voci viene delineata la tragica morte di Albert, ragazzo all’ultimo anno del liceo, evento che sembra avere un collegamento con la tormentata vita del padre, Ramis. In questo testo, espressamente concepito da Miró “per unico attore o attrice, indipendentemente dal genere, dall'età e dal fisico”, l'autore affronta i temi che gli sono cari - l'ipocrisia sociale, le responsabilità individuali, le paure collettive, il senso di colpa e la sua rimozione, l'ambiguità della verità, l'infanzia violata - con una forza nuova e un'abilità strutturale talmente raffinata da fargli guadagnare, per la terza volta nella sua carriera, il Premio Born 2020, uno dei massimi riconoscimenti alla drammaturgia del teatro spagnolo. I giurati del premio, dal 1970, attribuiscono la vittoria al miglior testo senza conoscerne l'autore e, negli anni, hanno premiato alcune delle voci più rappresentative della drammaturgia spagnola come Sergi Belbel, Juan Mayorga e Lluïsa Cunillé. 

Con la traduzione e pubblicazione - presso la  casa editrice Cue Press - di questo testo di Miró (che segue i quattro già precedentemente pubblicati “Il principio di Archimede”, “Nerium park”, “Scordiamoci di essere turisti” e “Tempi selvaggi”), Angelo Savelli prosegue il lavoro sulla nuova drammaturgia internazionale, attività per la quale il Centro di produzione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria  Ubu 2019 per l'intenso lavoro di traduzione, allestimento e promozione della nuova drammaturgia internazionale”. La pubblicazione del testo contiene, oltre a delle personali note dell'autore, un ampio saggio sull'opera scritto dal drammaturgo e regista cubano Abel González Melo dal titolo “Ho passato la mano lungo il tronco del fico”, in cui l'ultima opera di  Miró viene mirabilmente sezionata per mostrarne le qualità più intime nonché il collegamento con l'intera poetica dell’autore.

Sabato 9 ottobre 2021 alle ore 18 si terrà l’incontro dal titolo “Josep Maria Mirò, un’eccellenza del teatro catalano”, a cui parteciperanno, insieme all'autore Miró, il drammaturgo e regista Abel González Melo, l’attrice Maddalena Crippa, il regista Angelo Savelli, l’editore Mattia Visani e i docenti dell'Università per stranieri di Siena Daniele Corsi e Cèlia Nadal. Traduce Antonella Sara. L’evento è in collaborazione con Institut Ramon Llull di Barcellona (Ingresso libero all’incontro).

Per maggiori informazioni: www.toscanateatro.it