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domenica 05 maggio 2024

30esimo anniversario della strage fascista di Piazza Tasso e della morte di Bruno Fanciullacci

17-07-2007
Questa sera 17 Luglio si terrà la commemorazione della strage nazi-fascista del 1944 parteciperà anche il sindaco di firenze Domenici con un discorso alle 21.00 in piazza Tasso , per ricordare adesso più che mai le cinque vittime di piazza Tasso e l’eroe Bruno Fanciullacci , medaglia d’oro al valore militare , figlio dell’Oltrarno che moriva il 17 luglio per le torture subite a villa Triste dalla banda Carità.Seguiranno delle letture e alle 22:15 il concerto di “Angela Baroni trio”. Dopo l'8 settembre, il Partito Comunista Italiano promuove i GAP (Gruppi d'Azione Patriottica), formazioni ristrette di combattenti irregolari, con compiti di sabotaggio e guerriglia nei confronti delle forze nazi-fasciste. Fanciullacci, che era stato contattato in carcere dall'apparato clandestino del PCI, si unisce ad una di queste formazioni, distinguendosi subito per il coraggio. Partecipa a numerose e susseguenti azioni contro installazioni e uomini aderenti alla Repubblica di Salò o ritenuti collaborazionisti, fino all'eclatante, quanto discussa, "esecuzione" del filosofo Giovanni Gentile, avvenuta il 15 aprile 1944 al Salviatino, Firenze. Dopo appena sei giorni (21 aprile), in via santa Maria, un gappista ferisce un noto esponente fascista fiorentino, conosciuto come il "Pollastra", soprannome probabilmente dovuto al suo luogo di provenienza sito nei pressi del torrente Pollastra-Nocella. L'autore dell'agguato era (ed è rimasto) ignoto, ma la vox populi del tempo indicava l'esecutore in Fanciullacci. Il 23 aprile, mentre passeggia in Piazza Santo Spirito, Fanciullacci viene affrontato da alcuni parenti del "Pollastra", capeggiati da tale Lisi e determinati a chiedergli conto del suo presunto atto. Dopo un'animata discussione, Fanciullacci cerca di fuggire, ma viene raggiunto, malmenato ed accoltellato dai congiunti del "Pollastra", che lo lasciano a terra sanguinante. Il gappista viene ricoverato in ospedale e piantonato dai fascisti. Piantonato "teoricamente", visto che i suoi compagni lo prelevano e lo trasferiscono in casa del pittore Ottone Rosai, per la convalescenza. Bruno torna presto in azione e il 9 luglio partecipa, con una decina di compagni, all'irruzione nel carcere di Santa Verdiana che porterà alla liberazione di 17 detenute. È un'azione che suscita un forte clamore in tutta Firenze e le forze nazi-fasciste intensificano i controlli ed i rastrellamenti, finché Fanciullacci viene arrestato il 15 luglio. Subito trasportato a Villa Triste per essere interrogato dalla famigerata Banda Carità, Fanciullacci tenta di fuggire in una pausa dell'interrogatorio che si stava svolgendo in uno dei piani superiori della villa. A conferma del suo leggendario coraggio, si getta dalla finestra con le mani legate alla schiena, inseguito e colpito dalle raffiche dei carcerieri, procurandosi una grave frattura al capo che ne causerà la morte.