Dal 10 al 12 dicembre 2021 al
Teatro Niccolini di Firenze, in via Bettino Ricasoli 3/5, va in scena "
Fame, mi fa fame" di
Giancarlo Cauteruccio.
II corpo contemporaneo avverte in profondità la crisi e il fallimento della propria identità nel complesso sistema della comunicazione: il corpo diviene solo l’immagine di se stesso, in una condizione che è soltanto la rappresentazione della realtà. Partendo da una presa di coscienza di crisi, Cauteruccio si inoltra in un percorso in cui recupera la sua lingua originaria componendo tre poemetti che affrontano le tematiche della solitudine e della marginalità esistenziale dell’uomo contemporaneo, filtrate attraverso la sua condizione fisica di obeso, in qualche modo, diverso. La sua voce inconfondibile, il suo idioma antico, la sua obesità malata, la sua visionarietà fortemente intrisa di memoria, concorrono a creare una particolare opera performativa.
In questo assolo Cauteruccio racconta il proprio corpo estirpato, reale e visionario, interiore ed esteriore, sazio e affamato, urlante e silente, luminoso e buio, in tre distinti movimenti che nomina: Mi fa fame, Parru sulu, M’arricuordu. In scena la patologia della fame si interseca con la rabbia dell’incomunicabilità e il dolore della memoria, in un’azione leggera e incalzante dominata dal particolare uso della sua lingua madre: il calabrese, colto nella sua vocalità arcaica.
Panza, Crianza, Ricordanza è un viaggio poetico nel quale la fame diviene un lamento ma anche un’invettiva. Un’analisi spietata sulla realtà della parola: la parola detta, scritta, urlata, stampata, negata; la parola defraudata dal caotico sistema della comunicazione. La vitalità del corpo attraverso la parola si lancia contro il nulla e l’ascolto soccombe alla potenza dell’immagine, catapultando tutto nel silenzio. Infine il ricorso alla memoria: il dolore, i soprusi, le ingiustizie, la malattia. Cercare nei luoghi reconditi dell’esperienza le ragioni le scelte, i piaceri, le conquiste, la nascita, gli amori, i lutti, i fallimenti, per riattraversarli e trasformarli in nuovi punti di riferimento.
Per ulteriori informazioni e orari:
www.teatroniccolini.com