Il racconto di un prezioso ciclo di affreschi che si offre al pubblico come un compendio della visione dell’arte, secondo l’artista più influente alla corte di Cosimo I de’ Medici:
sabato 13 novembre 2021, alle ore 10.30, è in programma la
visita guidata alla
Sala Grande della
Casa fiorentina di Giorgio Vasari, in Borgo Santa Croce 8.
Il pittore, architetto e storico dell'arte qui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita fino alla morte nel 1574. L'abitazione si trova all'interno di un cinquecentesco palazzo di Borgo Santa Croce, poco lontano dall'omonima piazza.
La casa ha subito nel tempo numerosi inteventi, i quali però hanno risparmiato la Sala Grande, l'unica rimasta oggi tra quelle affrescate dal maestro e dai suoi collaboratori.
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Gli affreschi della Sala Grande esaltano il tema delle arti e del primato della pittura. La decorazione, realizzata in collaborazione con la sua bottega, esalta la figura dell'artista ricordando alcune scene dei grandi pittori dell'antichità, derivate da Erodoto e Plinio il Vecchio, rappresentando le allegorie delle Arti e ritraendo, nel fregio superiore, gli artisti più importanti inclusi nelle celebri Vite. Tale decorazione venne probabilmente ideata da Vincenzo Borghini, amico dell'artista. Sulla parete est si trova il caminetto in pietra serena, con un busto dipinto del Vasari stesso tra putti reggistemma, tendaggi e urne, e a destra l'affresco dell'Origine della pittura, in cui un ragazzo ripassa la sua ombra disegnando una silhouette su una parete. Su questo lato le allegorie della Scultura e della Poesia.La parete sud mostra le Storie di Apelle: il leggendario pittore greco è nascosto dietro una sua opera per ascoltare i giudizi del popolo, raccogliendo il suggerimento di un ciabattino di modificare la forma dei calzari; ma quando il ciabattino, imbaldanzito per aver visto il suo consiglio realizzato, si mette a voler criticare l'anatomia delle gambe, ecco che il pittore lo scaccia, poiché per criticare si deve avere conoscenza dell'argomento trattato. Su questo lato si trova la porta che conduce alle scale, sormontato dallo stemma Medici e di Cristina di Lorena e l'allegoria della Musica: questa venne affrescata solo nell'Ottocento in stile, quando venne tamponata una porta che qui si trovava.Il lato ovest ha le Storie di Zeusi di Siracusa, che per ritrarre la dea Artemide fece arrivare al suo studio tutte le più belle donne della città e, fattele spogliare, scelse da ciascuna di esse il solo particolare più bello, alla ricerca di una bellezza assoluta e ideale. Sullo sfondo si nota la rappresentazione di un atelier di allievi ispirato alla quotidianità dell'epoca, mentre in basso a destra si vedono le teste di due donne, probabilmente la moglie e la madre di Vasari. Le allegorie su questo lato sono l'Architettura e la Pittura.L'ultimo lato, quello nord, mostra le aperture delle finestre, con tanto di una finestra per bambini tamponata, risalente ai proprietari che ebbero la casa dopo la morte dell'artista. Qui ha avvio il fregio dei tredici ritratti degli artisti, ispirati alle incisioni che decorano la seconda edizione delle Vite (1568), ma qui a colori. Per essi, Vasari compendiò la sua idea dell'arte scegliendone tredici da lui stimati o per il ruolo avuto come precursori, o per gli alti livelli raggiunti nella propria opera, o perché determinanti nella sua formazione: compaiono così, da sinistra verso destra, Cimabue, Giotto e Masaccio, poi Raffaello (come imago Christi), Michelangelo, Leonardo e Andrea del Sarto; seguono sul lato nord Donatello e Brunelleschi e su quello ovest Perin del Vaga, Giulio Romano, Rosso Fiorentino e Francesco Salviati."
Fonte: Wikipedia.
Costo: €7, visita guidata inclusa.Prenotazione obbligatoria a info@museohorne.it Accesso consentito solo con Green pass.
Per maggiori informazioni:
www.museohorne.it