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giovedì 21 novembre 2024

Concerto di Francesco Libetta al fortepiano Lange dell'Accademia Bartolomeo Cristofori

23-11-2021

Martedì 23 novembre 2021, alle ore 20.30, Francesco Libetta sarà protagonista del nuovo concerto al fortepiano Lange del ciclo "I classici nel suono del loro tempo" all'Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze, in via di Camaldoli 7/r. Il musicista interpreterà la Wanderer Fantaisie D 760 di Franz Schubert e la Phantaisiestücke op. 12 di Robert Schumann.

Musicista liberamente distante da molte convenzioni del commercio musicale e insieme, dagli anni ‘90 apprezzatissimo dalla critica internazionale – che non ha esitato a profondersi in iperboliche lodi - e dal pubblico più esigente, in trenta anni di carriera Francesco Libetta è stato ascoltato nelle sale europee, americane e asiatiche come pianista, direttore e compositore. Dopo gli studi di pianoforte con Vittoria De Donno, fin dagli esordi come pianista gli è stata riconosciuta una tecnica strumentale straordinaria. Piero Rattalino ha scritto: «Non c'è oggi nessun giovane - e anche qui, lettore, non esagero -, italiano o americano o giapponese o ottentotto, che possegga in pari grado lo scatto, il colpo d'occhio, la rapidità di presa del tasto di Libetta»; Aldo Ciccolini dichiarò che a vent’anni Libetta era: «il più dotato strumentista della sua generazione». Libetta ha poi elaborato un peculiare stile che ha meritato le lodi di illustri critici, fra cui M. Gurewitsch sul New York Times, F. M. Colombo sul Corriere della Sera, O. Bellamy su Le Monde de la Musique; inoltre A. Cantù lo definisce: «talento principesco, e Paolo Isootta sul Corriere della Sera lo definisce «profondo musicista e un pianista di cultura», in monumentali integrali di Beethoven (le trentadue Sonate), Händel (l’opera per tastiera) e Chopin (tutta la produzione pianistica pubblicata). Dopo studî di Contrappunto (con I. Ettorre) e di Armonia (con C. Colazzo), Libetta ha studiato Composizione e Orchestrazione con G. Marinuzzi e J. Castérède. Il catalogo di opere eseguite e registrate è articolato: musica per il teatro e per il cinema, con elettronica, acusmatica, cameristica, orchestrale, per strumento solista e orchestra. «Libetta compositore è poeta doctus» P. Isotta sul Corriere della Sera; «gut gemacht» Markus Hauser su Tiroler Tageszeitung; «Libetta conferma anche in veste di autore una natura musicale fervida e illuminata di coinvolgente temperamento, plasmato al passo con i tempi. Incoraggiato alla direzione d’orchestra da A. M. Giuri e G. Zampieri, ha presto debuttato dirigendo la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e i Filarmonici di Verona; negli anni ha quindi diretto uno scelto repertorio sinfonico, operistico (Don Giovanni) e da balletto (Lo Schiaccianoci, La Bella addormentata nel bosco). H. C. Schonberg su American Record Guide lo aveva dichiarato: «master of every period or style represented»; e Libetta ha infatti allargato il suo repertorio al pianoforte fino a includere frequenti esecuzioni di musiche rinascimentali, come Gesualdo e Trabaci, e condurre una intensa attività nel mondo della musica contemporanea. Già nel 1993, a distanza di pochi mesi dalla composizione, Libetta aveva eseguito L'Escalier du diable di Gyorgy Ligeti, il quale definì quella esecuzione «absolutely gorgeous». Ha registrato, da direttore (solista F. Caramiello) e da pianista, numerosi brani di F. d'Avalos, il quale gli ha dedicato tutte le sue opere per pianoforte solo. C. Ambrosini lo ha voluto solista nella prima esecuzione di Plurimo (Orchestra della Rai, con E. Arciuli), brano che con quella esecuzione ha vinto il Leone d'Oro della Biennale di Musica di Venezia. Ha partecipato alla prima esecuzione di entrambi i Concerti per pianoforte di Franco Oppo; ha collaborato con violinisti (I. Haendel, M. Quarta, G. Angeleri); danzatori e compagnie di balletto (da C. Fracci al Balletto del Sud, che ha diretto in varie produzioni, tra le quali la Carmen al Teatro dell’Opera di Tirana); cantanti (A. C. Antonacci, E. Palacio). Il dvd del regista B. Monsaingeon con un recital pianistico filmato durante il Festival della Roque d'Anthéron ha avuto le massime segnalazioni da tutte le riviste francesi di critica discografica (Diapason d'Or, Choc de Le Monde de la Musique, Raccomandé par Classique). Le registrazioni pirata (Milano 1994/5) dei suoi Studi di Godowsky-Chopin sono state oggetto di ricerca da parte di collezionisti. Franco Battiato lo ha invitato per una apparizione del suo film Musikanten. Definito «important pianist» da H. Schonberg su American Record Guide; «un génie du piano comme on en voit peu» da O. Bellamy su Le Monde de la Musique; «Klaviergroßmeister» da T. R. Schulz su Hamburger Abendblatt; e «il più grande pianista vivente» da P. Isotta nel suo libro Altri canti di Marte (Marsilio 2015), Francesco Libetta tiene dei corsi annuali di pianoforte per concertisti presso l’accademia SIMA di Lecce; è stato per quindici anni titolare della cattedra di Musica da Camera presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce, dove risiede. È invitato da concorsi internazionali come presidente di giuria o in commissione. Ha fondato ed è direttore Artistico del Piano Festival di Miami in Lecce.

La rassegna proseguirà martedì 30 novembre 2021, alle ore 20.30, con Anthony Romaniuk al fortepiano Schantz con la Fantasia Cromatica e Fuga di Johann Sebastian Bach, la Fantasia KV 397 di Wolfgang Amadeus Mozart, la Sonata Hob XVI:40 di Joseph Haydn e la Sonata op. 27 n°1 di Ludwig van Beethoven. Martedì 7 dicembre 2021, alle ore 20.30, Els Biesemans al fortepiano Stein proporrà l'Improvviso op. 142 n°3 di Franz Schubert, due Rapsodie di Jan Václav Voříšek, la Sonata op. 90 di Ludwig van Beethoven e l'8 Fantasien op. 16 di Robert Schumann Kreisleriana. Martedì 21 dicembre 2021, alle ore 20.30, Jin Ju suonerà i fortepiani Könnicke e Pleyel per ascoltare la Fantasia KV 396 di Wolfgang Amadeus Mozart, Sonata op. 27 n°2 di Ludwig van Beethoven e gli Improvvisi op. 29 - 36 - 51 - Polacca - Fantasia op. 61 di Fryderyk Chopin.

L’Accademia Bartolomeo Cristofori è nata a Firenze nel 1989 per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di musica e di strumenti antichi, con la volontà di creare un centro, unico in Italia, dedicato interamente al fortepiano così da avere la possibilità di far musica con strumenti originali e studiare in profondità gli stili interpretativi ed esecutivi a questi connessi. Il fortepiano, nome con il quale si usa convenzionalmente chiamare il pianoforte nei suoi primi anni di vita, fu ideato e costruito proprio a Firenze attorno al 1700 da Bartolomeo Cristofori, geniale artigiano padovano al servizio del Principe Ferdinando de’ Medici, e fu lo strumento prediletto da Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann. Dal 1830 circa in poi, le mutate esigenze sia musicali che concertistiche provocarono dei radicali cambiamenti nella costruzione e nella struttura degli strumenti a causa della maggiore richiesta di volume sonoro per concerti pubblici in ambienti sempre più vasti. Il fortepiano divenne così ciò che oggi siamo abituati a chiamare pianoforte.

La sede dell'Accademia Bartolomeo Cristofori si trova nel cuore di Firenze, nel quartiere di San Frediano, tra locali, botteghe e laboratori artigiani. L'edificio si compone di un grande spazio espositivo - con una collezione di strumenti realizzati da alcuni fra i più celebri costruttori viennesi - di una biblioteca specializzata e di un auditorium nel quale vengono organizzati concerti di musica da camera, conferenze e masterclass

Accanto all’Accademia è stato creato nel 1990 un  laboratorio di restauro altamente specializzato che preserva un'antica attività artigianale storicamente legata alla città di Firenze e alla famiglia Medici, al cui mecenatismo si deve la nascita dello strumento.  Il laboratorio si occupa dello studio, del recupero e della conservazione del fortepiano ed è portato avanti da Donatella De Giampietro, Barbara Mingazzini e Antonella Conti. Grazie alla collaborazione con altri centri di restauro, costruttori, organologi e musicisti, il laboratorio costituisce un centro d'informazione specializzato nella tecnica costruttiva e nella catalogazione dei fortepiani di fattura italiana e straniera.

Oltre alla diffusione della cultura e della storia del fortepiano attraverso la costituzione di una biblioteca specializzata, un archivio di documenti sulla storia, la costruzione e i metodi di insegnamento dello strumento, la principale attività dell’Accademia Bartolomeo Cristofori sono i concerti per i quali gli strumenti usati sono tutti restaurati e costantemente controllati nell’adiacente laboratorio di restauro.

Posto unico Euro 10,00 - Greenpass obbligatorio.
Prenotazione obbligatoria via Whatsapp al 3492653334 o via mail: abc@abcfi.it 

Iniziativa realizzata con il contributo di Fondazione Carlo Marchi e Fondazione CR Firenze.

Per maggiori informazioni: www.abcfi.it