Prende il via il
17 dicembre 2021 alle ore 19.00 al
Toast Project Space di Firenze, in via delle Cascine 33, con l’
installazione Lavoretto di Giuseppe De Mattia la rassegna intitolata "
Dai, già noi, solo i brutti ricordi", un progetto di
Teatro Studio Krypton realizzato con il contributo di
Regione Toscana nell’ambito di
Toscanaincontemporanea2021 che include performance ed installazioni.
Per l’opera di Giuseppe de Mattia Ts Krypton ha collaborato alla produzione con Toast Project Space, lo spazio indipendente nato nell’ex casotto della portineria della Manifattura Tabacchi di Firenze da una idea dell’artista Stefano Giuri. Lavoretto, è un ritratto della condizione contemporanea dell’artista "mid-career". In questa performance installativa, svoltasi qualche giorno fa in assenza di spettatori, Giuseppe De Mattia ha trasformato il gabbiotto di Toast in un call center, approfittando della conformazione e della storia lavorativa dello spazio. Due performer/telefonisti, seguendo copione e regole imposte dall’artista, hanno cercato di “sottoporre” il risultato della performance in atto a musei e istituzioni, in Italia e all’estero.
I due operatori hanno portato a termine un’intera giornata di lavoro, ricevendo una retribuzione base di un lavoratore dello spettacolo. Una pausa pranzo, una partita di calcetto nei campi del Dopo lavoro ferroviario, di fronte alla Manifattura Tabacchi, e una cena in pizzeria prima del rientro a casa, la conclusione della giornata e della performance privata. La piattezza routinaria della giornata annulla semanticamente l’importanza del turno di lavoro per l’artista e ne minimizza il senso e il fine ultimo: trovare una posizione nel mondo dell’arte.
Al pubblico, dal 17.12.2021 al 30.01.2022, rimane una vivisezione dell’esperienza performativa che si fa installativa con arredi per l’unità lavorativa disegnati dall’artista, un audio e due fotografie. La pubblicazione di un libro in seguito svelerà tutti i retroscena e i risultati.
La rassegna prosegue al Tenax Theatre di Firenze, in via Pratese 46, il 20 dicembre 2021 alle ore 18.30 con la presentazione di due nuove performance site specific di Matteo Coluccia e Stefano Giuri.
9 è il titolo che Matteo Coluccia ha dato al suo lavoro. Negli ultimi lavori, l’artista tenta di stressare immagini piacevoli. Utilizzando figure colorate, infantili e fumettistiche innesca azioni che puntano a trasmettere allo spettatore un fastidio sottopelle. Attraverso 9 Matteo Coluccia vuole far riflettere sull’idea che per qualcosa di rispettabile e positivo che è esposto in pubblico, qualcos’altro di negativo e disturbante è confinato fuori dalla scena. Un esercizio che prende spunto dalle dinamiche di potere e dal ruolo ambiguo che gioca l’informazione nella società occidentale.
Il lavoro di
Stefano Giuri, intitolato
Alessandro! Non tutte le stelle sono cadenti, nasce da una fotografia trovata in un archivio privato leccese, e da una serie di storie che tentano di ricostruirne i fatti. Una creatura animale circondata da un quartetto di ottoni e come nel giorno di festa la banda suona su di lui.
Biografie degli artistiGiuseppe De Mattia (Bari, 1980) vive e lavora a Bologna. È un artista che utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria, archivio e contemporaneità. Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e all'audio fino ad arrivare al disegno nelle ultime opere. Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso auto-costruiti) che possano compiere narrazioni. Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Home Movies - Archivio Nazionale del film di Famiglia e ha collaborato con la Cineteca di Bologna. È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma e da Labs Contemporary Art di Bologna. Pubblica con Corraini Edizioni, Danilo Montanari Editore e Skinnerboox. Dal 2015 ha avviato un progetto editoriale di auto-pubblicazione con il nome di L.T - Libri Tasso e nel 2020 ha fondato Marktstudio, un contenitore di progetti artistici all’interno di una bottega di cornici a Bologna
Matteo Coluccia (Neviano, Lecce, 1992) è un artista visivo. Utilizza media tradizionali in una versione ambigua e meccanizzata. Dal 2020 conduce assieme a Chiara Camellina, Luigi Presicce e Gabriele Tosi il progetto espositivo off-site Polka Puttana. Tra le sue mostre recenti: Primo Vere, a cura di Sergio Risaliti, Galleria Il Ponte, Firenze, 2021 / Piton de la Fournaise, Spazio Su, Lecce, 2020 / Studiovisit rewind, a cura di Pietro Gaglianò e Serena Trinchero, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, 2019 / La Cura, a cura di Sergio Risaliti, Manifattura Tabacchi, Firenze, 2019 / Fare un’immagine di tanto in tanto, a cura di Gabriele Tosi, Localedue, Bologna, 2018 / This is the end, a cura di Elena Magini, Centro Pecci, Prato, 2017.
Stefano Giuri (1991- Neviano) vive e lavora Firenze, dove si è laureato all’Accademia di Belle Arti. Nella sua ricerca analizza le connessioni e i rapporti tra i concetti dello spazio pubblico e privato, tra la memoria collettiva e individuale, per affrontare, attraverso di essi, problematiche sociali attuali legate ai luoghi in cui opera. Nella sua pratica artistica l’interesse è rivolto a linguaggi come performance e scultura. Bologna (2020) La cura, Manifattura Tabacchi, Firenze (2019) Resistere, Chiesa di Santa Verdiana, Firenze (2018); The stray statue paradox, SACI Studio Arts College International, Firenze (2017); The end of the new, Center in Galerija 774, Ljubljana (2017); This is the end,Centro Pecci, Prato (2017); Studio Visit, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (2016). Toast Project Space Toast Project Space, è un luogo di riflessione sui linguaggi e sulle pratiche della contemporaneità. Nasce nel 2019 nell’ex casotto della portineria nella Manifattura Tabacchi di Firenze, da un’idea dell’artista Stefano Giuri.
Per assistere alle performance al Tenax è necessario essere muniti di Super Green Pass.Ingresso libero.Per maggiori informazioni:
www.teatrostudiokrypton.it