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domenica 05 maggio 2024

Al Lunatica 2007 Giammaria Testa

01-08-2007
Provincia di Massa Carrara Lunatica 2007 Giovedì 2 agosto VIilla Franca Lunigiana - Borgo di FIletto roduzioni Fuorivia presenta Gianmaria Testa Trio e Teatro delle Ariette Progetto speciale “Vite” con Gianmaria Testa– chitarre e voce Piero Ponzi– clarinetto e sax Nicola Negrini– contrabbasso Stefano Pasquini– voce Paola Borselli – voce Maurizio Ferraresi– voce Claudio Ponzana– voce Da quando Stefano Pasquini ha inserito La terra delle colline di Gianmaria Testa in uno spettacolo delle Ariette, uno spettacolo che si svolgeva a tavola per una ventina di spettatori al massimo, sono passati più di due anni. Di tanto in tanto, tra una tournée e l’altra, Gianmaria Testa e il Teatro delle Ariette si ritrovano per uno spettacolo come questo, VITE, un progetto speciale che sbarca a LUNATICA 2007 giovedì 2 agosto (VillaFranca Lunigiana- Borgo di Filetto, ore 21.30). Come in un progressivo avvicinamento alla parte più intima di tutti noi, che siamo attori, cantanti o spettatori, le Ariette e Gianmaria Testa in punta di piedi ci chiedono di entrare emotivamente nel loro mondo. Ci leggono parti dei loro diari – e sono diari veri, non c’è finzione scenica - ci cantano le canzoni dei loro pensieri, e a chi siede in platea sembra di essere quasi inopportuno starsene lì, ad ascoltare quei brandelli di vita che escono così spudoratamente intimi. Uno spettacolo non facile da definire, che unisce e mescola due mondi, quello della parola cantata e quello della parola detta, quello della melodia e quello del racconto; VITE cantate e VITE narrate, in uno spettacolo straordinario ambientato in un contesto che si vuole il più consueto possibile: mentre si cucina. Il Teatro delle Ariette ci dice di una vita che può ancora essere scandita dal ritmo della natura, di un lavoro che può ancora essere la fatica dei campi, di una scelta di essenzialità, dell’importanza dell’amore. Ci raccontano del loro essere contadini e teatranti e persone, e mentre lo fanno impastano il pane, lo stendono, tagliano con il bicchiere le rondelle di pasta e poi le cuociono (e la sala si riempie di un profumo intenso e antico). Gianmaria Testa, da parte sua, racconta di un padre severo, di nuovi emigranti e nuovi porti, di scafisti e di occhi di speranza, di una generazione disillusa (la sua) che chissà cosa potrà lasciare in eredità ai figli. L’arrangiamento musicale di questo spettacolo è all’insegna della semplicità: la voce profonda di Testa è accompagnata solo da chitarra, contrabbasso e strumenti a fiato. Ma, in questo contesto, un sacchetto di plastica può diventare una percussione, così come un fascio di saggina e un matterello segnano il ritmo del lavoro di impasto e quello della musica: la canzone e il lavoro delle mani hanno pari dignità, sono entrambi prodotto dell’uomo. Quando la musica finisce e le parole tacciono, le luci in sala non si spengono, anzi: tutti sono invitati a mangiare le tigelle calde preparate durante la serata. Come a dire: non c’è confine, lo spettacolo non è finito, si infiltra nella vita e scende a bere un bicchiere di vino tutti noi. Perché era stata la vita, prima, a salire sul palco e a farsi scena, in uno scambio continuo di verità e finzione. INGRESSO € 10,00 INFO: numero verde 800498498 URP 0585/816252 –