Dal 21 dicembre 2021 al 1 maggio 2022, in occasione del centenario della nascita di
Vinicio Berti (Firenze 1921-1991), il
Museo Novecento di Firenze, in piazza di Santa Maria Novella 10, presenta
una selezione di dipinti del grande maestro fiorentino, a cura di
Eva Francioli e Sergio Risaliti, parte della raccolta di circa 600 opere donate alla città di Firenze dalla vedova dell’artista, Liberia Pini, insieme a numerosi manoscritti, documenti e lavori grafici.
Dopo il convegno Avanti Popolo! tenutosi la scorsa estate tra Palazzo Vecchio e Museo Novecento, le celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Vinicio Berti proseguono all’insegna del tributo con il quale si intende omaggiare il celebre maestro fiorentino: per l’occasione, infatti, viene eccezionalmente esposto un trittico ideale, oggetto di un restauro portato a termine proprio per la mostra in corso.
Attraverso la selezione di tre dipinti inediti del 1951, è oggi possibile gettare nuova luce su una fase particolarmente delicata della vita personale e professionale dell’artista, che proprio in quei mesi inizia ad affrontare un percorso strettamente individuale, lasciandosi alle spalle la stagione militante delle lotte collettive, condotte insieme ai compagni del gruppo Astrattismo Classico. Le opere presentate sono state individuate sulla base di affinità stilistiche e di materiali, oltre che di datazione. In esse Vinicio Berti sembra rielaborare chiave del tutto personale, la triade cromatica che aveva contraddistinto la ricerca dei grandi maestri dell’avanguardia russa, uno su tutti Kazimir Malevič, le cui composizioni si fondavano sul dialogo tra bianchi, rossi e neri.
Per maggiori informazioni:
www.museonovecento.it