Circondato dagli alti muri in pietre e mattoni a vista di quello che un giorno fu il carcere delle Murate è il suggestivo spazio -
sala Ketty La Rocca del
MAD Murate Art District - in cui si svolge l’evento, “
Le donne di Ravensbrück”, ideato da
Gaetano Pacchi, e realizzato dalla
Compagnia Teatrale “Attori & Convenuti” e dalla
Associazione “Arte e Arti” per celebrare il “
Giorno della Memoria” del 2022.
Proprio per questa evocativa dimensione architettonica, non avrebbe potuto essere scelto un ambiente migliore di quello del MAD di Firenze per presentare “Le donne di Ravensbrück”, che va in scena
sabato 29 gennaio 2022, alle
17,
ingresso gratuito fino a esaurimento posti previa prenotazionehttps://www.eventbrite.it/e/biglietti-le-donne-di-ravensbruck-249983175407?aff=ebdssbcitybrowse L’austera struttura che incombe sulla sala crea, infatti, l'atmosfera adatta per assistere alla lettura delle testimonianze di donne rinchiuse e torturate nel campo di concentramento di Ravensbrück, che sorse su un terreno di proprietà del comandante delle SS, Heinrich Himmler, situato a circa 80 chilometri a nord di Berlino.
Dalle piccole finestre - chiuse da inferriate - che si aprono nei muri esterni sembrano uscire le voci di quelle donne, definite asociali: senza fissa dimora, malate di mente, disabili, testimoni di Geova, oppositrici politiche, attiviste della resistenza, comuniste, zingare, lesbiche, vagabonde, prostitute, mendicanti, ladre, e, solo in minima parte, ebree.
Su ognuno dei sei grandi triangoli di stoffa disposti a terra, degli stessi colori di quelli che, nel campo di concentramento, erano appuntati sugli indumenti delle prigioniere, è ubicata un’interprete che dà voce a quelle donne che lavorarono in regime di schiavitù, che furono “usate” come cavie, che subirono - come, ad esempio, le giovani polacche, chiamate “conigli” -raccapriccianti esperimenti “medici”.
Una “carrellata” di donne considerate di razza inferiore che - secondo i nazisti - dovevano essere “corrette”, punite ed estirpate dalla società per evitare che contagiassero gli ariani.
Da Ravensbrück - struttura voluta da Himmler - transitarono in sei anni circa centotrentamila prigioniere, provenienti da più di venti paesi europei.
Con questo evento, la Compagnia “Attori & Convenuti” e l’Associazione “Arte e Arti” partecipano anche per il 2022 alle celebrazioni del “Giorno della Memoria”.
I testi sono letti da Giovanna Acquisti, Paola Belsito, Angelita Benelli, Adele D’Elia, Patrizia De Luca e Grazia Doni.
La colonna sonora, costituita da brani strumentali (eseguiti con il violoncello dalla giovanissima Margherita Scabia e con la fisarmonica da Franco Bonsignori) e da struggenti e drammatiche musiche polifoniche (interpretate dalle voci femminili del Coro “Academy Singers” di Firenze e dalla voce bianca di Caterina Pacchi) è stata composta per l'occasione da Franco Bonsignori.
Un'altra particolarità dell'iniziativa consiste nel fatto che il pubblico non è disposto in modo convenzionale, ma fatto accomodare su sedie collocate negli interspazi tra un triangolo e un altro.
Una videocamera - posizionata a perpendicolo sulla sala - e altre due - di volta in volta puntate sul volto dell’interprete impegnata nella lettura e sul coro - permettono a tutti di vedere su uno schermo sia il “mandala” (rappresentato dai sei triangoli) sia la singola lettrice.
Le immagini “dal vivo” sono miscelate in diretta con fotografie delle internate, del campo e di scene di vita che in quello si svolgevano.
“Le donne di Ravensbrück” è, senza dubbio un evento di grande impatto emotivo e costituisce un momento di profonda riflessione: come, infatti, è stato efficacemente osservato “Ravensbrück è stato l’orrore nazista declinato al femminile. Se Auschwitz è stata la capitale del genocidio ebraico, Ravensbrück è stata la capitale del femminicidio. A Ravensbrück morirono circa 92.000 donne”.
Evento Facebook:
www.facebook.com/events/742411940066112 Per maggiori informazioni:
www.murateartdistrict.it