La ‘stagione delle fiamme’ e la ‘stagione delle stragi’ si succedono al confine orientale nel racconto di un grande storico.
Lunedì 7 febbraio 2022 alle ore 17.00, in occasione del
Giorno del Ricordo,
ISRT - Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea - propone la presentazione del libro "
Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza" di
Raoul Pupo (Laterza, 2021) alla
Biblioteca delle Oblate di Firenze, in via dell'Oriuolo 24.
Matteo Mazzoni e Luciana Rocchi dialogano con l'autore.
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Chi oggi, venuto da chissà dove, d’estate prende il sole a capo Promontore, al vertice del triangolo istriano, non immagina che neanche settant’anni prima dalla terra alle sue spalle metà della popolazione, quella italiana, ha dovuto prendere la via dell’esilio. Chi naviga fra i mille scogli della Dalmazia non sa che l’isola all’orizzonte, Arbe/Rab, ha ospitato durante la seconda guerra mondiale un campo di concentramento».
Le terre dell’Adriatico orientale sono state uno dei laboratori della violenza politica del ʼ900: scontri di piazza, incendi, ribellioni militari come quella di D’Annunzio, squadrismo, conati rivoluzionari, stato di polizia, persecuzione delle minoranze, terrorismo, condanne del tribunale speciale fascista, pogrom antiebraici, lotta partigiana, guerra ai civili, stragi, deportazioni, fabbriche della morte come la Risiera di San Sabba, foibe, sradicamento di intere comunità nazionali.
Queste esplosioni di violenza sono state spesso studiate con un’ottica parziale, e quasi sempre all’interno di una storia nazionale ben definita – prevalentemente quella italiana o quella jugoslava (slovena e croata) –, scelta questa che non può che originare incomprensioni e deformazioni interpretative. Infatti, è solo applicando contemporaneamente punti di vista diversi che si può sperare di comprendere le dinamiche di un territorio plurale come quello dell’Adriatico orientale, che nel corso del ʼ900 oscillò fra diverse appartenenze statuali. Inoltre, le versioni offerte dalle singole storiografie nazionali non fanno che rafforzare le memorie già a suo tempo divise e rimaste tali generazione dopo generazione.
Sono maturi i tempi per tentare di ricostruire una panoramica complessiva delle logiche della violenza che hanno avvelenato – non solo al confine orientale – l’intero Novecento.
Raoul Pupo ha insegnato a lungo Storia contemporanea presso l’Università di Trieste. Si occupa di storia della politica estera italiana, della frontiera adriatica, delle occupazioni italiane nei Balcani e degli spostamenti forzati di popolazioni in Europa nel Novecento. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Il lungo esodo (Milano 2005); Il confine scomparso (Trieste 2007); Naufraghi della pace (a cura di, con G. Crainz e S. Salvatici, Roma 2008). Per Laterza è autore, tra l’altro, di Trieste ’45 (2010), Fiume città di passione (2018) e Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza (2021).
La partecipazione è gratuita su prenotazione contattando la biblioteca al numero 0552616523 oppure scrivendo a
bibliotecadelleoblate@comune.fi.it Per maggiori informazioni:
www.istoresistenzatoscana.it -
https://cultura.comune.fi.it