Mercoledì 2 marzo 2022, alle ore 18.00, la
Sala Cinema del Museo Novecento di Firenze, in piazza Santa Maria Novella 10, ospiterà
Una Szeemann per l'incontro "
Anomalie quotidiane" in cui ripercorrerà il rapporto tra suo padre, lo storico dell’arte e curatore svizzero
Harald Szeeman e
Monte Verità, la celebre collina dell’utopia nata sulle prealpi locarnesi.
L'intervento intende tracciare un percorso biografico di Harald Szeemann sviluppato dalla prospettiva soggettiva di una figlia. Attraverso un’introspezione sugli esordi cabarettistici di Harald Szeemann con il suo “Einmanntheater” fino allo sviluppo del “Museo delle Ossessioni” e alla “Agentur für Geistige Gastarbeit”, verranno ricostruiti i processi di riflessione che hanno portato alla gestazione di alcune tra le mostre più celebri del Novecento: “When Attitudes Become Form” (1969), Documenta 5 “Befragung der Realität – Bildwelten heute” (1972), “Grossvater: ein Pionier wie wir” (1974), “Le macchini celibi” (1975), “Monte Verità. Le mammelle delle Verità” (1978).
Punto focale, la stretta collaborazione con artiste ed artisti con cui Szeemann ha collaborato e mantenuto uno stretto contatto, attraverso il suo archivio nella “fabbrica rosa” a Maggia ed il suo centro di vita nella svizzera italiana, luogo da lui sempre amato. Verranno ripercorsi i racconti, le vicende vissute, il legame familiare ed amicale, le anomalie quotidiane che hanno contribuito ad alimentare questa testimonianza così fitta di costellazioni.
L'iniziativa si svolgerà in occasione della mostra "
Monte Verità. Back to nature", realizzata in collaborazione con la Fondazione Monte Verità (Ascona – Canton Ticino),
il Museo Novecento proporrà fino al 10 aprile 2022 una serie di appuntamenti dedicati all’approfondimento della celebre collina dell’utopia, ai suoi fondatori e agli ospiti illustri che videro nei suoi spazi sospesi nel tempo un buen retiro lontano dal dramma delle guerre e anche dallo scontro ideologico fra capitalismo e comunismo che stava attraversando l’Europa.
L'esposizione, a cura del direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti, con Nicoletta Mongini e Chiara Gatti e organizzata da MUS.E, ripercorre l’esperienza centenaria di Monte Verità che intreccia destini di intellettuali e maestri del Novecento. Dall’anarchico Bakunin al coreografo ungherese Rudolf von Laban, dal teorico anarco-comunista Pëtr Kropotkin al dadaista Hugo Ball, dalla danzatrice Isadora Duncan al grande scrittore Hermann Hesse; e, ancora, dall’architetto del Bauhaus Walter Gropius agli artisti Hans Arp e Paul Klee, da Carl Gustav Jung fino al curatore Harald Szeemann che, affascinato dalla storia del luogo, gli dedicò nel 1978 una mostra itinerante in Europa.
Per maggiori informazioni:
www.museonovecento.it