Giovedì 24 febbraio 2022, alle ore 18.30, nell’ambito della programmazione "
Arte a parte" della
Libreria Brac di Firenze (Via de’ Vagellai 18 r),
Stefano Bartezzaghi presenterà il suo ultimo libro "
Mettere al mondo il mondo. Tutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare", edito da
Bompiani. A dialogare con l’autore ci sarà
Pietro Gaglianò.
Sopra l’alto cielo da cui le Muse offrono ispirazioni divine alle privilegiate aspirazioni degli artisti e dei geni. Sotto, il livello terreno a cui la legge di gravità tiene ancorati noialtri, gente della strada. E in mezzo? A un certo punto del secolo scorso si è sentita risuonare una parola rotonda ed espressiva: “creatività”. I discorsi sulla creatività si sono presto infittiti e allargati a ogni ambito dell’attività umana: la creatività è dei designer e dei cantautori, degli stilisti e dei programmatori di computer, dei pubblicitari e dei bricoleur, dei bambini e dei tecnologi. Che cosa esattamente esprima una parola tanto espressiva è difficile, anzi, impossibile da precisare. Intanto questi discorsi hanno però finito per edificare una sorta di piramide che dalla terra punta verso il cielo. La creatività eleva: come l’artista con la sua opera sembra voler emulare il Creatore, così chiunque può sperare di parere un artista, grazie alla propria creatività.
Stefano Bartezzaghi è docente di Semiotica della creatività all’Università Iulm; collabora con laRepubblica. Ha pubblicato saggi, raccolte di giochi linguistici, enigmistici e letterari e ha scritto la prima storia italiana del cruciverba, L’orizzonte verticale (2007). Ha curato e commentato la nuova edizione degli Esercizi di stile di Raymond Queneau, nella classica traduzione di Umberto Eco (2001). Per Bompiani ha pubblicato Parole in gioco (2017) e Banalità (2019).
Ingresso libero in ottemperanza alle vigenti norme anti-covid.
Per maggiori informazioni:
www.libreriabrac.net