Venerdì 11 marzo 2022, alle ore 18.00, la
Sala Storica Dino Campana della
Biblioteca delle Oblate di Firenze, in via dell'Oriuolo 24, ospita la presentazione del libro "
Il viaggio di una colf. Racconti e scritti con il datore di lavoro" di
Fabio Caporali e Svetlana Moraru (Edizioni ETS), in occasione del programma di iniziative "
Si scrive Marzo si legge Donna" con tanti consigli di lettura che le Biblioteche Comunali Fiorentine dedicano all'universo femminile.
Intervengono insieme agli autori:
Matias Mesquita - Associazione Angolana Njinga Mbande,
Donata Bianchi - Presidente Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione del Comune di Firenze,
Erika Bernacchi - ricercatrice dell’Università di Firenze,
Tiziana Chiappelli - ricercatrice Dell’Università di Firenze/Progetto Arcobaleno. L’evento è a cura dell’
Associazione Angolana Njinga Mbande, in collaborazione con l’
Associazione Progetto Arcobaleno. Il progetto si inserisce all’interno della manifestazione culturale “
Apriti Sesamo”.
Fabio Caporali e Svetlana Moraru costituiscono una coppia di Autori inedita: lui datore di lavoro, lei prestatrice d’opera; lei narratrice, lui recipiente e scrivente. Raccontano il “viaggio” di Svet, la storia di vita di lei, immigrata moldava, fuggita dalla violenza domestica e rifugiata in Italia, con fiducia e speranza. Dal racconto emergono le condizioni sociali della tradizione rurale moldava e le condizioni sociali di accoglienza e integrazione degli immigrati in Italia.
Premessa metodologica e scopo del “saggio” dal testo di Fabio Caporali, datore di lavoro e soggetto scrivente, assieme a Svetlana Moraru, colf e soggetto narrante: "
Il viaggio è una conseguenza di una decisione presa, come la decisione presa è la conseguenza di un viaggio virtuale attraverso la vasta rete delle vie dell’immaginazione che segna il passaggio dalla opinabilità alla intenzionalità. L’indagine sul processo decisionale è un viaggio verso la scoperta delle motivazioni che generano la condotta umana; è un gettare un ponte tra il pensiero e l’azione, tra lo spirito e la materia, che perennemente interagiscono nell’incessante procedere della vita. Il viaggio presuppone: a) l’individuazione di un soggetto pensante; b) la ricerca delle cause scatenanti la sua percezione nel contesto di vita; c) la successiva elaborazione delle informazioni ricevute; d) il giudizio di merito in vista di un fine da conseguire; e) la risposta operativa condensata nell’azione compiuta. Il processo decisionale è sistematicamente ricorrente a qualsiasi livello di scala spaziale e temporale ed è pertanto una costante dell’esperienza esistenziale. Attraverso la miriade dei micro-processi decisionali che intervengono su scala quotidiana si articola il complesso del macro-processo unitario che costituisce l’intera vita di ogni singolo individuo: il suo unico e irrepetibile viaggio. In questo lavoro si documenta il “viaggio”, sia reale che metaforico, di una immigrata moldava attualmente prestante il lavoro di colf presso famiglie italiane nella città di Pisa, la cui testimonianza può costituire elemento utile di conoscenza per la dinamica generale del fenomeno attuale delle migrazioni, con le implicazioni relative di carattere personale, istituzionale, politico ed etico."
Fabio Caporali è un agroecologo attento ai problemi sociali e ambientali, già docente presso l’Università di Pisa e l’Università della Tuscia;
Svetlana Moraru, immigrata in Italia dal 2006, ha sempre lavorato come colf.
Per maggiori informazioni:
https://cultura.comune.fi.it