Mercoledì 16 marzo 2022, alle ore 11.00, il
Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'
Università di Firenze propone la presentazione del libro "
Nient'altro che la verità" di
Michele Santoro (Marsilio, Padova, 2021) alla
Sala 6 del
Cinema The Space (via di Novoli, 2). Dopo i saluti di
Marco Bontempi (direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali) e
Fulvio Conti (presidente della Scuola di Scienze politiche "Cesare Alfieri"),
discuteranno con l'autore:
Stefano Becucci (docente di Sociologia);
Giustina Manica (ricercatrice di Storia contemporanea);
Vittorio Mete (docente di Sociologia dei fenomeni politici);
Guido Ruotolo (giornalista). Modera:
Vincenzo Scalia (docente di Sociologia della devianza).
Si può partecipare all'incontro anche su Webex:
https://unifirenze.webex.com/ (password jM4Vsb9KMP2)
Michele Santoro nel suo libro "Nient'altro che la verità" racconta di Maurizio Avola che non è famoso come Tommaso Buscetta e non è un capo come Totò Riina. Ma non è un killer qualsiasi: è il killer perfetto, obbediente, preciso, silenzioso, e proprio per questo indispensabile nei momenti decisivi. Forse sottovalutato dai suoi capi e dagli inquirenti che ne hanno vagliato le testimonianze, ha archiviati nella memoria particolari, voci, volti che coprono tre decenni di storia italiana.
Ad accendere l’interesse di Santoro è il fatto che Avola abbia conosciuto Matteo Messina Denaro e abbia compiuto con «l’ultimo padrino» diverse azioni. Scoprirà però che è solo una parte, e non la più rilevante, di quanto Avola può svelare, andando incontro a quella che è probabilmente l’inchiesta più importante della sua vita. Addentrandosi nel labirinto dei ricordi, il giornalista si trasformerà man mano da interlocutore reticente in sodale a cui Avola affida le tessere del puzzle e le sconvolgenti rivelazioni che emergono. Mafia e antimafia, politica e potere, informazione e depistaggi, vicende personali e derive sociali si intrecciano in un racconto che si muove tra passato e presente, dalla Sicilia degli anni settanta al paese che siamo diventati.
Michele Santoro (Salerno, 1951), giornalista, conduttore e autore televisivo, è un volto tra i più noti del panorama italiano. Tra i suoi programmi: Samarcanda, Il rosso e il nero, Moby Dick, Sciuscià, Il raggio verde, Annozero e Servizio pubblico. Da ultimo ha condotto su Rai 3 il programma di approfondimento M. È autore dei documentari Robinù (2016), ritratto dei baby-boss della camorra presentato alla Mostra del cinema di Venezia, e C’è qualcuno (2017), reportage sulla tragedia dell’hotel di Rigopiano. Nel 1991 ha ideato e condotto, con Maurizio Costanzo, la maratona Per Libero Grassi, in cui tv pubblica e privata si unirono per una lunga diretta contro la mafia.
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