È dedicato al dialogo contemporaneo tra la Divina Commedia e i giovani il Dantedì 2022 in Santa Croce. Nasce dalla collaborazione tra l’
Opera di Santa Croce, il
liceo Gobetti-Volta e l’artista
Felice Limosani il progetto che
venerdì 25 marzo, proprio dalla prospettiva del mondo giovanile, concluderà nel complesso monumentale il lungo anno dantesco caratterizzato dalla scelta precisa di coniugare memoria e linguaggi della contemporaneità. Un indirizzo che ha visto in
Dante, il Poeta eterno di Felice Limosani, l’evento emblematico e più significativo.
I giovani e le Digital Humanities -
Il Dantedì si aprirà nel cenacolo di Santa Croce dove, alle 9.30, si terrà l’incontro tra l’artista Felice Limosani e settanta studenti e studentesse del Gobetti- Volta che frequentano le classi terze e quarte dello scientifico. Un dialogo che illustrerà tutte le fasi compiute dall’artista nella Cappella Pazzi dove l’universalità del Poema dantesco è stata esaltata nell’incontro con le Digital Humanities, l’innovativo linguaggio che unisce le discipline umanistiche e le tecnologie digitali, di cui Limosani è uno dei principali interpreti artistici. Una Commedia a portata dei giovani, dunque, capace di accompagnarli e appassionarli conducendoli, con la sua dimensione immersiva, nella narrazione del Poema eterno.
Dante, un messaggio per il tempo presente –
Ma Dante, con la sua Commedia, ha ancora qualcosa da dire ai giovani d’oggi? Gli studenti del Gobetti Volta ne sono convinti e lo dimostreranno attraverso la lettura e l’interpretazione dell’XI canto del Purgatorio e dell’XI del Paradiso, quello dove san Domenico pronuncia l’elogio di Francesco d’Assisi. Con i loro insegnanti saranno protagonisti di una serie performances che si svolgeranno in alcuni luoghi simbolici della basilica: nel Cenacolo ai piedi dell’Albero della Vita del Gaddi e a due passi dai suggestivi frammenti del grandioso affresco dove l’Orcagna rappresenta +l’Inferno, nella Cappella Baroncelli con lo scenografico polittico di Giotto, e poi di fronte al Cenotafio, quella tomba vuota divenuta simbolo della volontà di riconciliazione di Firenze con il suo figlio più illustre. Dopo averle discusse e scelte in classe i ragazzi reciteranno - anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo - le terzine della Commedia, collegandole al loro vissuto e al tempo presente, con uno sguardo che purtroppo vede in primo piano il dramma della guerra nel cuore dell’Europa.
Per maggiori informazioni:
www.santacroceopera.it