La guerra in Ucraina alle porte d’Europa, il dramma dei profughi e le complesse trattative in atto stanno risvegliando l’attenzione generale sul concetto di “conflitto”. In questo contesto e con la volontà di offrire un contributo alla riflessione in atto,
Pacini Editore e Edifir inaugurano la stagione degli incontri de “La Libreria” al piano terra di Palazzo Pucci a Firenze con un particolare approfondimento.
Mercoledì 30 marzo 2022, alle ore 17.30, La Libreria di Firenze in via de’ Pucci 4 ospiterà Nicola Naddi, esperto di conflitti, per una riflessione a partire dal suo ultimo libro “Cum-fligere & cum-laborare” (Pacini Editore).
Cos’è che ci fa crescere? Ciò che non sappiamo o ciò che non capiamo. Ciò che non sappiamo, lo impariamo sostanzialmente attraverso lo studio e l’esperienza e ciò che non capiamo lo impariamo attraverso… il conflitto o, più esattamente, attraverso
la nostra capacità di affrontare efficacemente tutte quelle diversità a cui inizialmente permettiamo di creare opposizione.
Quindi, il conflitto è necessario se vogliamo capire e non soltanto sapere e imparare (cioè, studiare e sperimentare).
Questo breve manuale vuole aiutare a “fare pace” con il concetto di conflitto, a distinguere correttamente fra conflitto e risposta al conflitto, a imparare a tenere strettamente legati conflitto e relazione, a evitare approcci dannosi o parziali e temporanei di risoluzione del conflitto.
Incrociando continuamente casi ed esempi di conflitti interpersonali in famiglia o sul luogo di lavoro con alcuni grandi conflitti della storia dell’umanità, prova a illustrare che cosa sia necessario fare per passare da una situazione iniziale in cui non siamo in grado di ricomporre il puzzle delle diversità e permettiamo a queste diversità di cum-fligere a una in cui riusciamo ad accendere il tasto del miscelatore delle diversità e a cum-laborare.
Cum-fligere & Cum-laborare: il conflitto è, quindi, cum, è con, è insieme sia nella diversità che allontana sia nella soluzione che avvicina se sappiamo sostituire la seconda parte della parola, fligere, con la parola laborare.
Per cum-fligere ho bisogno dell’altro e per cum-laborare pure. L’indispensabilità dell’altro per crescere e migliorare. C’è una specie di attorcigliamento intorno al cum che può essere soffocante ma anche salvifico se riusciamo a mettere in circolo e condivisione una serie di abilità lavorative e relazionali.
Nicola Naddi, laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze, da vent’anni svolge attività di formazione e sviluppo del personale per aziende, multinazionali e organizzazioni internazionali nelle quali conduce workshop sulla risoluzione dei conflitti. Come esperto di diritti umani e Human Right Officer ha lavorato per organizzazioni internazionali (UE, OSCE e NU) in Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Albania, Venezuela, Sud Africa.
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