Dal 28 aprile al 1° maggio 2022 si terrà a Firenze nelle
Scuderie di Palazzo Corsini la manifestazione
Preziosa Makers, evento che si inserisce nel programma come novità della quarta edizione del complesso programma culturale della
Florence Jewellery Week, che comprende
mostre, incontri e workshop interamente dedicati al mondo della creazione orafa e alla complessa relazione tra ricerca artistica, artigianato, design, nuove tecnologie.
Preziosa Makers, è un progetto nato dalla collaborazione tra LAO – Le Arti Orafe, organizzatore della FJW, e Artigianato a Palazzo per offrire l’occasione a tanti creativi di presentare i loro manufatti:
la mostra, ad ingresso libero, è aperta al pubblico di estimatori e possibili acquirenti che potranno dialogare direttamente con gli artigiani.
"
Siamo felici di promuovere questa mostra, aprendo al pubblico le Scuderie di Palazzo Corsini e proseguendo così la missione di sostegno e valorizzazione di ogni forma di espressione dell’artigianato. I visitatori potranno conoscere e approfondire le tecniche e le lavorazioni ma anche le ultime frontiere del design del gioiello contemporaneo capace di raccontare storie uniche di ricerca e passione”, dichiarano
Sabina Corsini e Neri Torrigiani promotori di Artigianato a Palazzo.
Preziosa Makers è il primo evento ufficiale ad ingresso libero del "
Fuori MIDA"
Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, alla Fortezza da Basso fino al primo maggio 2022.
Le Scuderie di Palazzo Corsini ospiteranno circa 30 artigiani e artigiane orafi provenienti da ogni parte del mondo, e selezionati in base ai criteri di innovazione, ricerca e originalità dei loro lavori presentati sia in esposizioni individuali che collettive. La mostra prevede un’area di esposizione individuale, con 20 spazi nei quali saranno presenti gli artigiani, e un altro spazio collettivo, dove ci saranno vetrine di altri 10 selezionati che esporranno le loro creazioni.
Tra le esposizioni personali, tra gli altri, citiamo: “re/ENCHANTING” il collettivo romano di artisti, artigiani, architetti e designer orafi italiani, che evocano e reinterpretano il patrimonio artistico esistente, utilizzando tecniche e saperi antichi in un linguaggio contemporaneo; la lucchese Benedetta Ciabattari, che presenta la collezione WHIT, progettati e realizzati con pellami di recupero, perfetto esempio di upcycling; i gioielli del brand MATUTA di Cristina Serafini Sauli, che si ispirano all'architettura, all'arte moderna, alla pittura e alla scultura: ogni pezzo ha una sua natura, che gioca con dimensione e struttura;
Domenico Baccellieri, calabrese ma ormai fiorentino d’adozione, che crea i suoi gioielli ispirandosi alla natura e utilizzando vari materiali; Dörthe Lütkemeyer, nata in Germania, che crea una alternativa personale e convincente all'idea convenzionale dei gioielli preziosi nel suo laboratorio di Montespertoli, utilizzando materiali come argento, pietre e perle, combinandoli con resina e carta.
La romana CōDICEDS ® nasce dalla passione delle due anime del brand, Leonardo Davighi e Filippo Sanpaolesi, per l’archeologia, l’arte antica e contemporanea, il design. I loro gioielli sono il risultato di un’ampia ricerca estetica attraverso la riscoperta delle antiche tradizioni artigianali italiane quali le tecniche di lavorazione lapidea e dei metalli, reinterpretate con materiali e finiture contemporanee. La milanese Giovanna Canu con il suo brand Joy-Jo, disegna e realizza i suoi gioielli interamente a mano applicando tecniche tessili ai metalli.
Non solo artista e designer, la fiorentina Marina Calamai è anche narratrice che condivide le sue visioni ed esperienze creando opere allettanti d'arte che risvegliano i cinque sensi. Negar Azhar Azari ha creato molti gioielli, tra cui quelli realizzati con l’intreccio del filo metallico d’argento, la cui leggerezza e purezza li rende allo stesso tempo visivamente delicati ed estremamente forti ed elastici. Vincenzo Sorrentino ha inciso coralli, cammei e pietre fin da bambino osservando il padre che gli ha tramandato questo lavoro antico, che ora egli porta avanti, rinnovandolo con nuove tecniche e design.
Nella esposizione collettiva si potranno ammirare tra le altre le creazioni della statunitense Barbara Minor, astrazioni floreali e architettoniche realizzate con una combinazione di tecniche tradizionali e sperimentali della smaltatura vetrosa; i pezzi unici della veneta Eugenia Back realizzati con un materiale innovativo, il bantù, micro-molle in acciaio armonico, creando forme geometriche dal design complesso, in abbinamento a perle o elementi in vetro di Murano colorati; la collezione MOVE dell’argentina Florencia Rubaja, che gioca con il movimento di materiali duri come l'argento in contrasto con i tre tipi di colori all'interno dello stesso pezzo: nero, argento e oro. La milanese Roberta Consalvo Sances trasforma la sua percezione e preziosità del vuoto in gioielli, al fine di creare un corpo di lavoro in cui il vero gioiello è il vuoto stesso; la fiorentina Tea Galastri ha creato la collezione TG Collection come linea sperimentale di gioielli, pensata per diventare un'estensione della donna che lo indossa e non solo un accessorio.
Per maggiori informazioni:
www.artigianatoepalazzo.it