Martedì 17 maggio 2022, alle ore 18.00, la
Libreria Libraccio di Firenze (Via de' Cerretani 16R) e l'
Associazione Ideerranti propongono la presentazione del libro "
Il Nazista che salvò gli ebrei. Storie di coraggio e solidarietà in Danimarca" di
Andrea Vitello (Edizioni Le Lettere), nell’ambito della rassegna “
Testimonianza, narrazione pensiero: la memoria del passato per la costruzione del futuro”. Dialoga con l’autore
Filippo Boni. Introduce
Enrica Vignoli.
Il 9 aprile 1940 la Germania invase Norvegia e Danimarca. Quest’ultima fu scenario di un fatto straordinario nella storia occidentale: una resistenza civile e un’opposizione trasversale alla deportazione dei cittadini ebrei nei campi di sterminio. In Danimarca oltre settemila persone di religione ebraica furono salvate e portate al sicuro nella vicina Svezia. Questo mirabile manifesto di coraggio e solidarietà fu possibile per una scelta comune a cui nessuno decise di sottrarsi: dal Re fino ai cittadini più umili, nella coscienza di tutti si sedimentò la convinzione che salvare i concittadini ebrei significasse non tradire l’identità nazionale danese fondata sull’uguaglianza e sul rifiuto del razzismo. A mettere in piedi un tessuto sociale che si impegnò per salvare quasi la totalità dei cittadini ebrei fu eccezionalmente un ufficiale nazista, George Ferdinand Duckwitz, tessera numero 1295253
Duckwitz era nato a Brema nei primi del Novecento da una famiglia cosmopolita di mercanti. Arrivò molto giovane in Danimarca lavorando in un’azienda tedesca specializzata nel commercio di caffè, la Caffe Haag. Quando scoppiò la guerra tornò a Copenaghen come addetto marittimo e divenne consigliere del plenipotenziario tedesco Werner Best. Nel 1943, a poche settimane dalla notte in cui fu stabilito di deportare tutti i cittadini ebrei, Duckwitz avverti i vertici del partito socialdemocratico danese, insieme al rabbino a capo di tutta la comunità, e chiese al primo ministro svedese Albin Hannson di accogliere tutti gli ottomila ebrei danesi. L’intervento dell’ufficiale tedesco non solo permise di farli scappare dalla deportazione nei campi di sterminio ma di metterli tutti in salvo accordandosi con il governo della Svezia. Georg Ferdinand Duckwitz fu l’unico nazista a cui è stato riconosciuto il titolo di Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem.
« Il Nazista che salvò gli Ebrei » di Andrea Vitello è un saggio che documenta la storia inedita di un nazista che decise di opporsi a un potere che sembrava inevitabile perché i suoi sentimenti umani rifiutavano l’orrore dell’antisemitismo e del progetto di sterminio. E soprattutto perché si riconobbe in una nazione che fece resistenza con tutte le sue forze per salvare i suoi concittadini perché l’odio e il razzismo non attecchissero nella società e nelle future generazioni. In Danimarca ci fu popolo che si mise in moto per metterne in salvo un altro.
Andrea Vitello è nato nel 1992 a Empoli in provincia di Firenze, dove vive. Si è laureato in Filosofia e in Scienze Storiche all’Università di Firenze. Ha contribuito all’Enciclopedia dei Giusti di Gariwo la foresta dei Giusti, fondazione con la quale collabora.
Per maggiori informazioni:
www.libraccio.it