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Insieme con i giovani musicisti europei della Esyo" è l’evento culturale che si terrà a Firenze,
giovedì 12 maggio 2022, alle ore 17.30 in Sala delle Esposizioni, al primo piano di
Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo 10.
L’iniziativa, che si avvale del patrocinio della Regione Toscana, è promossa dall’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, dalla rivista Erodoto 108, dalla Scuola Coop e dall’Associazione culturale Scuola per giovani musicisti europei (Sgme), che da trent’anni cura l’organizzazione dell’orchestra sinfonica Esyo (European spirit of youth orchestra), formata da giovani e talentuosi musicisti, provenienti da tutta Europa.
Durante l’evento, che prevede proiezioni video, sarà raccontata l’incredibile storia dell’orchestra Esyo (www.esyo.eu), illustrata la missione dell’Associazione Sgme e presentate le attività che si intendono realizzare dal 2022 al 2025, con l’obiettivo primario di aiutare i giovani musicisti europei della Esyo a tornare a incontrarsi, per suonare insieme dopo i due anni di misure restrittive, dovute alla pandemia da Covid-19. A fare i saluti istituzionali sarà il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Interverranno Simona Dei, presidente dell’Associazione Boccaccio; Enrico Parsi, direttore della Scuola Coop; Franco Sideri, presidente di Sgme; Igor Coretti Kuret, ideatore e direttore di Esyo; Letizia Sgalambro di Erodoto 108.
Esyo, l’orchestra dei giovani europei, è un corpo sinfonico che esprime, attraverso il proprio suono, lo spirito europeo delle nuove generazioni. Dal 1994 Esyo è formata da circa 70 giovani musicisti (tra gli 11 e i 19 anni) votati all’eccellenza, che, selezionati ogni anno in ben 18 Paesi d’Europa, si incontrano per diventare orchestra. Arrivano, nella maggior parte dei casi, senza alcuna esperienza di orchestra sinfonica e diventano, in pochissimo tempo, un’affiatata e coesa orchestra, che rappresenta qualcosa di assolutamente unico nel panorama concertistico internazionale. I giovani musicisti selezionati dal Maestro Igor Coretti Kuret, ideatore e direttore di Esyo, vivono e studiano nei Conservatori e nelle Scuole di Musica nei loro Paesi; vengono invitati e ospitati dall’Associazione culturale ‘Scuola per giovani musicisti europei’ (Sgme) presso la sede prescelta dove si svolgono le prove intensive fino a 7 ore al giorno, necessarie per preparare il tour di concerti. La preparazione dei ragazzi, che dura dai 10 ai 15 giorni circa, è curata da docenti esperti, professori d’orchestra delle migliori orchestre europee. Si tratta di un progetto formativo senza uguali, che in tutti questi anni ha visto crescere musicalmente e umanamente oltre 2.500 giovani di talento. Attraverso il linguaggio universale della musica, veicolo di pace e fratellanza tra i popoli, la Sgme promuove l’orchestra come strumento di crescita interculturale e sociale, nella conoscenza reciproca delle culture dell'Europa, per costruire una nuova generazione di musicisti che, attraverso l’evento dell’orchestra sinfonica vissuto personalmente, acquisisca consapevolezza dell’importanza della multiculturalità. Con il progetto Esyo, infine, la Sgme promuove le migliori promesse del concertismo internazionale, alle quali viene offerta la possibilità di esibirsi anche in qualità di solisti. Alcuni dei giovani musicisti, in passato membri dell'orchestra, fanno oggi parte di prestigiose orchestre europee e americane (del Teatro alla Scala, dell’Opera di Amburgo, dell’orchestra nazionale messicana e di molte altre). Esibitasi sotto l'Alto Patrocinio della Commissione Ue, del Parlamento europeo, dell'Iniziativa Centro Europeo e della Presidenza della Repubblica italiana, Esyo ha tra i suoi estimatori anche il violinista Uto Ughi che l’ha definita “un progetto musicale formativo di alto contenuto artistico, che reputo unico nel panorama musicale europeo. Una straordinaria realtà, senza eguali nel panorama delle orchestre giovanili in termini di qualità, maturità artistica, professionalità e capacità di esecuzione”. Esyo è sostenuta dalla Sgme, un’associazione culturale senza scopo di lucro che ha ricevuto negli anni anche finanziamenti pubblici, ma che lavora soprattutto grazie alle donazioni e ai contributi liberali di privati, che si riconoscono nella forza e nell’importanza del progetto, finalizzato alla promozione della cooperazione culturale e dell’integrazione europea.
Fonte: Toscana Notizie - Agenzia di informazione della Giunta Regionale