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giovedì 21 novembre 2024

"The Three Gems", la mostra di Maurizio Donzelli alla Galleria Eduardo Secci di Firenze

27-05-2022
Venerdì 27 maggio 2022, dalle ore 18.00 alle 21.00, negli spazi espositivi della Galleria Eduardo Secci di Firenze, in piazza Carlo Goldoni 2, verrà inaugurata la mostra "The Three Gems" di Maurizio Donzelli, a cura di Ilaria Bignotti. La personale sarà visitabile sino al 10 settembre 2022. Una mostra dalla forte carica immaginativa che ruota intorno al soggetto della gemma, “elemento minerale in grado di rappresentare l'idea della meravigliosa preziosità, della scoperta nella durezza minerale delle cose; e anche una sapienza alchemica, un intuito potente che vi si riconosce intatto e permane, al di là dello spazio e del tempo” nelle parole della curatrice.

Maurizio Donzelli accompagna il visitatore in un processo di esplorazione ed emozione immaginativa attraverso un percorso espositivo che si sviluppa lungo tre ambienti con la volontà di proporre altrettante diverse “germinazioni” della sua produzione artistica. Dapprima, il pubblico viene invitato ad una visione contemplativa, un’immersione lenta nell’immagine: lo spettatore troverà, dinanzi ai suoi occhi, oro su nero, alcune opere della serie "O" realizzate appositamente per la mostra. Declinati in forme nuove rispetto ai precedenti, quali il rombo e l’ottagono, questi lavori realizzati con foglie color oro su oro. I lavori presenti rimandando in un certo qual modo al rapporto di opposizione tra perfezione e possibilità di mutamento e indefinitezza. La sala contigua è caratterizzata da un sistema di riflettenze, in cui lo sguardo dell’osservatore viene tripartito, scende, sale e rotea. La fruizione prevede tre movimenti visivi e l’artista permette di entrare nell’opera con i propri passi. “A pavimento, infatti, sono appositamente collocate ed elaborati in forma calpestabile le Girandole: un tripudio curvilineo che si dispiega in tutte le diramazioni del blu, colore per antonomasia della profondità e della riflessione, della metafisica e della meditazione. Le lingue biancastre che girano vorticose sul pavimento invitano lo spettatore a un secondo momento visivo: gli occhi roteano e inseguono l'acquario pittorico, si alzano alle pareti e scoprono che al di sopra di loro, come una immagine doppia e composita, pendono altre infinite possibili specchiature dell'immagine. Un sistema di riflettenze, infatti, fa da cassa di risonanza all'installazione a pavimento e la moltiplica. Lo sguardo scende, sale, e infine si attesta alle pareti: qui, campeggia una grande Girandola, incorniciata: un tentativo dell'artista di delimitare il confine tra creazione e visione, tra dicibile e inspiegabile della pittura”, scrive Ilaria Bignotti. Infine, l’esplosione di colori, gemme di luce e gioia, come una sorta di macchina d’immaginazione, affascina e meraviglia il pubblico. Il visitatore sarà incantato “da tre grandi Aleph, dispositivi tridimensionali parallelepipedi che custodiscono, in una membrana diafana e riflettente, forme interne in continuo mutamento. Un punctum che condensa quello che si scatena alle pareti: nuovi Mirror, tra le opere più iconiche di Donzelli, si dispongono infatti nell'ambiente nuovo. Sono dominati dai colori, dai rosa, dai rossi, dai bordeaux, dai gialli squillanti”.
La mostra conduce in potenziali nuovi mondi, che seducono e ai quali il nostro sguardo non è abituato.

Maurizio Donzelli è nato nel 1958 a Brescia, dove vive e lavora; ha insegnato per sette anni Teoria della percezione e Psicologia del colore, all’Accademia NABA di Brescia. Gli elementi poetici del lavoro di Donzelli sono da sempre concentrati su alcuni punti focali del processo artistico: il disegno, la rivelazione dell’immagine, l’ineluttabilità dell’osservatore nella definizione dell’opera, la relazione tra luce e colore. La pratica del disegno è lo strumento intellettuale e tecnico con il quale Donzelli mette a confronto la riflessione artistica e filosofica con i temi dell’immaterialità e della temporaneità dell’immagine, con il suo carattere di analogia o, più in generale, di trasfigurazione e trasformazione. Donzelli ha esposto i suoi lavori in numerose personali, in gallerie ed Istituzioni come: Cortesi Gallery, Londra (2017) e Lugano (2016); Galleria Eduardo Secci Contemporary, Firenze (2015); Palazzo Altemps, Roma (2015); Galleria Giacomo Guidi, Roma (2015); Palazzo Beccaguti Cavriani, Mantova (2013); Palazzo Fortuny, Venezia (2012); Galleria Caterina Tognon, Venezia (2009); Galleria Massimo Minini, Brescia (2007); 41Artecontemporanea, Torino (2006); Galleria Bullseye, Portland (2005); Caterina Tognon Arte Contemporanea, Bergamo (2004); Gamec, Bergamo (2004); Istituto Nazionale per la Grafica, Palazzo Fontana di Trevi, Roma (2003); Neon, Bologna (2000). Ha inoltre esposto con altri artisti in mostre collettive, in Gallerie e Istituzioni come (esposizioni più recenti): Shenzhen Contemporary Art Biennale, Luohu Art Museum, Shenzhen (2018), Intuition, Palazzo Fortuny, Venezia (2017), Eduardo Secci Contemporany, Firenze (2017), Gallery of Art at Temple University Roma (2016), Unitet States Embassy Rome, Roma (2015); Padiglione Esprit Nouveau, Bologna (2014); Galleria Gagliardi Art System, Torino (2014); Triennale di Milano, Milano (2013); Galleria Della Biennale Malindi, Kenya (2013); Basilica di santa Maria Maggiore, Bergamo (2013); Museo Internazionale del Design Ceramico, Cerro di Laveno (2013); Museo Santa Giulia, Brescia (2013); L’Arte è Mobile, Milano (2012); Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano (2010); Wunderlkammern Gallery, Roma (2009); Museo Carlo Bilotti, Aranceria di Villa Borghese, Roma (2009).

Per maggiori informazioni: www.eduardosecci.com