Lunedì 6 giugno 2022, alle ore 18.00, la
libreria Libraccio di Firenze (Via de' Cerretani 16R) ospita la presentazione del libro "
Camille Mallarmé: la scrittura senza volto" di
Diego Salvadori (Florence Art Edizioni).
“
Incantata, Mary-Ann guardava. Rosee ali accese ancora in cielo e ancora un volo di tempo in tempo, frullio di penne traversanti e tutto puro semplice e pio quasi fosse al mattino del Mondo... Le invase il cuore quella limpidezza."
Scrittrice, giornalista, critica d’arte. Camille Mallarmé (1886-1960) è stata questo e altro, in un susseguirsi di identità multiple, sovrapposte, e alla fine consegnate all’oblio. Nipote del poeta Stéphane, moglie di Paolo Orano, amica intima di Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio, nonché traduttrice di Pirandello in Francia, Camille Mallarmé si colloca in uno dei momenti più delicati e intensi della Storia primonovecentesca per poi uscirne sconfitta, al pari di una personalità apolide e a tratti ‘scomoda’. Quel che resta è una scrittura senza volto, di cui Diego Salvadori segue l’evoluzione discontinua e incerta, ripercorrendo in maniera inversa le tappe di un volontario sfiguramento, attraverso l’analisi di documenti inediti e d’archivio, ma soprattutto guardando alla produzione letteraria della scrittrice: dal romanzo sentimentale alla narrativa per l’infanzia, per poi approdare all’autobiografismo. “La flânerie sera douce”, scriveva Camille Mallarmé nel 1923.
Un vagabondaggio, il suo, conclusosi in punta di piedi a Firenze, nel 1960: il luogo da dove questa operazione di scavo ha inizio.
Diego Salvadori assegnista presso l’Università di Firenze, è Dottore di Ricerca in Letterature Comparate. Si occupa di ecocritica, studi di genere, critica tematica e scritture dell’Io. Ha dedicato gran parte delle sue ricerche alla figura di Luigi Meneghello, poi confluite nelle monografie Il giardino riflesso (2015) e La biosfera e il racconto (2017). Tra le più recenti pubblicazioni, si segnalano le curatele Le ‘interazioni forti’. Per Luigi Meneghello (FUP, 2018) e, con Ernestina Pellegrini, “Quando ero mio padre”. Su/Per Idolina Landolfi (Florence Art Edizioni, 2018). Fa parte della redazione de “il Portolano” e “Symbolon”.
Per maggiori informazioni:
www.libraccio.it