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venerdì 29 marzo 2024

"Se/Dici", presentazione del libro di Massimo Granchi alla libreria Libraccio di Firenze

16-06-2022
Un’opera corale che indaga i concetti di diversità e integrazione, di comprensione e rigetto, per riflettere su quanto siano simili le nostre paure e le nostre imperfezioni nella complessa realizzazione di se stessi. Giovedì 16 giugno 2022, alle ore 18.00, la libreria Libraccio di Firenze (Via de' Cerretani 16R) ospita la presentazione del libro "Se/Dici" di Massimo Granchi (Arkadia Editore). Dialoga con l'autore Mirko Tondi

La raccolta di racconti narra il viaggio inteso come movimento fisico, da uno spazio all’altro, ma anche interiore, da un’esperienza di vita all’altra; è il processo evolutivo che trascina i protagonisti di sedici esistenze attraverso la giovinezza e la vecchiaia, la crisi e la ripartenza, la rabbia e il perdono, la tristezza e la gioia, la migrazione e il ritorno, l’abbandono e l’accoglienza, la violenza e l’amore, la vita e la morte.

Buon compleanno, Minestra di pane (estratto della raccolta di racconti di Massimo Granchi)
Ho aiutato i miei figli che si preparavano a uscire. Ho cercato nei loro occhi la ragione che mi ha allontanato da mio padre per molti anni. Ho indugiato su di loro come se dovessero svelarmi il motivo di tanta trascuratezza. Perché è successo? Non è il mio unico interrogativo. Ce ne sarebbero molti altri cui vorrei rispondere, ma sono confuso e stanco. Mi sono accorto di avere tenuto un piglio rigido troppo a lungo, perché a un certo punto i miei ragazzi hanno arricciato le sopracciglia presagendo i miei pensieri. Non è mia abitudine guardarli in quel modo. Io li riempio sempre di attenzioni amorevoli senza oppressione, ma ero sofferente di un male gretto e totale e provavo un dolore fisico. «Babbo?», mi hanno detto per scuotermi e ho ricordato di avere aria nei polmoni. Così ho respirato. L’ho rigettata e quasi mi saliva il pianto rimasto aggrappato alla gola. Che idiota! L’ho ricacciato dentro senza dargli sfogo, come facevo da bambino nei momenti d’impotenza, e mi sono spaventato all’idea di essere un adulto. Ho intercettato mia moglie. Come un’infermiera discreta, si muoveva nella stanza, mi porgeva le calze, le scarpe e il portafoglio. L’ho vista solo all’ultimo momento. L’ho abbracciata per ancorarmi a un porto sicuro. Ho visto la luce dei suoi occhi come fossero un faro in uno spazio buio. Ho preso altro tempo e ho trovato il coraggio di uscire di casa. Se mia madre fosse stata con me! Ma lei se n’è già andata, molto tempo fa. Non c’è una ragione plausibile perché i nostri morti ritornino alla mente nei momenti più tristi della vita, tramite i ricordi; è come se ci fossero ancora e appartenessero al presente. È una cosa ridicola, prepotente e ingenua, eppure è così; succede perché non riconosciamo la realtà e ci aspettiamo che chi abbiamo perduto possa ricomparire quando ne abbiamo bisogno.

Massimo Granchi è nato a Cagliari nel 1974. Vive a Siena. È specializzato in Media, storia, cittadinanza. Ha conseguito un Dottorato in Istituzioni e Società. Lavora nel settore pubblico della formazione professionale. Ha fondato l’Associazione culturale Gruppo Scrittori Senesi di cui è presidente e il “Premio Letterario Città di Siena” del quale è direttore artistico. È coordinatore del “Premio Letterario Toscana”, responsabile culturale del Circolo “Peppino Mereu” e vicepresidente del Club per l’Unesco di Siena. I suoi racconti sono stati inseriti in antologie di vari editori. Ha pubblicato i saggi Camillo Berneri e i Totalitarismi (2006) e Siena: immagine e realtà nel secondo dopoguerra 1943-1963 (2010). Il suo romanzo d’esordio Come una pianta di cappero (2013) ha vinto il Premio online “Scrittore toscano dell’anno 2014”. Il suo secondo romanzo Occhi di sale (2015) ha vinto il “Premio della Giuria Memorial Vallavanti Rondoni”, il “Premio della Giuria Murex Città di Parole”, il “Premio Città di Sarzana”, il “Rive Gauche Festival” e il “Santucce Storm Festival”. Nel 2017 è uscito il suo terzo romanzo dal titolo "La bellezza mite", finalista al concorso letterario nazionale “Argentario”, al Premio letterario “Città di Montefiorino” (2018) e al “Casa Sanremo Writers” (2019). L’opera inedita "Il principe delle Arene Candide" è stata finalista al Premio Letterario “Città di Montefiorino”, al “Premio Letterario Nazionale Bukowski”, al “Torneo Letterario IoScrittore 2018”.

Per maggiori informazioni: www.libraccio.it