Un viaggio tra storia e memoria, di pregiudizi, luoghi comuni e stereotipi nello sport femminile: è questo il filo conduttore, nonchè il sottotitolo, del libro di Simonetta Simonetti, "Lo sport e le donne" (Tralerighe Libri Editore) che sarà presentato sabato 11 giugno 2022, alle 10.30, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati (Piazza Duomo 10, Firenze), dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Interverranno Andrea Pantano, presidente Nazionale Libertas e l'autrice.
L’emancipazione della donna passa anche attraverso la scoperta dello sport. Questo ha permesso a molte donne di diventare cittadine consapevoli di una propria autonomia pari a quella dell’uomo. Assieme al progredire dell’istruzione, all’accesso al lavoro al di fuori delle mura domestiche, all’avanzare delle misure prese a salvaguardia della salute, al superamento di limiti e ostacoli, quali la percezione della donna come “fattrice” o come reclusa in un ambito di “lavori donneschi”, lo sport è diventato spazio di libertà. Eppure ancora nello sport, nella piena azione in ogni disciplina, non è ancora stata raggiunta - basti pensare al calcio - la completa parità. Resistono per le figure femminili categorie come essere moglie, madre o figlia di qualcuno e l’immagine è ancora ritratta come nei tradizionali assi: nascita, matrimonio, morte.
Questo saggio ripercorre la storia dello sport femminile partendo proprio da una donna Giulia De Luca, allieva del maestro Aurelio Greco, che nel giugno del 1891 si esibì, appena sedicenne, a Palermo. Di lei dice con ammirazione il cronista della Tribuna illustrata: «L’unica schermitrice italiana che io abbia conosciuta, ha invece tutta la grazia e l’abbandono della donna; e quando le ho chiesto se la spada le avesse fatto dimenticare l’ago, ella ha risposto, con un sorriso pieno di orgoglio femmineo: gli abiti che indosso li cucio da me. Così dunque, ella, con la medesima delicatezza, mette i bottoni ai suoi abiti e le bottonate sul petto dell’avversario».
Simonetta Simonetti è nata a Lucca nel centro storico. Si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Pisa, dopo le scuole superiori, ma la sua vera passione l’ha portata a laurearsi successivamente in Pedagogia, oggi Scienza della Formazione. I suoi interessi sono molteplici e non hanno scale di merito, tutto quello che le interessa è ugualmente importante per lei: la storia di genere, la storia del gioco, la storia delle tradizioni e dei modi di vita. Uno sguardo a lungo raggio che si gira indietro, vi ci sofferma, si lascia andare e a malincuore ritorna sul presente. Nel suo mondo non esiste il futuro, ma una personale visione della vita che la porta sempre a vivere l’attimo e non si lascia sedurre da futuri accadimenti. Ama fortemente tutto quello che ha un cuore, non ama gli oggetti, ma si trova a doverne subire l’invasione. Socia ordinaria della Società Italiana delle storiche, dell’Associazione Memoria di donne, Firenze e dell’Associazione Scritture di donne di Massa. Tra le ultime pubblicazioni con Tralerighe libri editore: "Pastore «niente» buono. Don Aldo Mei. Ruota 3 marzo 1912 - Lucca 4 agosto 1944" (2021); "Storia del lavoro femminile. La Manifattura Tabacchi di Lucca. Una fabbrica di pubblica utilità" (2021); "In quel tempo bastava molto meno: Leila Farnocchia. Camaiore-Nozzano agosto 1944" (2020); "Onore e sacrificio. Lucca, le donne, la Guerra del '15-'18. La vita giorno per giorno" (2018); "Fame di guerra. La cucina del poco e del senza" (2016).
Tralerighe Libri - www.tralerighelibri.com - è una casa editrice indipendente nata a Lucca nel 2013 con l'idea di riannodare e intrecciare i fili con il passato, cercando di fare libri "come pietre d'angolo". Tralerighe pubblica libri di memorie, diari, saggi, romanzi e documenti per mantenere inalterata e viva la ricerca storica e l'interesse per le radici della società nel Novecento.
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