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venerdì 19 aprile 2024

Concerto di Lyron Meyuhas e poesie di Lea Goldberg nel giardino della Sinagoga di Firenze

14-07-2022

Giovedì 14 luglio 2022, a partire dalle ore 19.00, il giardino della Sinagoga di Firenze (ingresso libero da via Farini, 6) ospita il terzo appuntamento della decima edizione del Balagàn Café, la speciale kermesse culturale estiva organizzata dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comitato Rete Toscana ebraica in collaborazione con il Museo ebraico di Firenze, con il sostegno della Regione Toscana. Il Balagan per dieci giovedì dallo scorso 30 giugno e fino all’1 settembre 2022 animerà le serate d’estate fiorentine.

L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando artistico e culturale. L’edizione del Balagan di quest’anno dal titolo “Toscana: Crocevia di culture” guarderà all’Europa, tristemente martoriata dalla guerra e al ruolo che i nostri territori hanno oggi e hanno avuto nella storia nel viaggio delle persone, delle culture, della storia. Il progetto, inserito nell'Estate Fiorentina del Comune di Firenze, è stato cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Giovedì 14 luglio 2022 avranno luogo le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico, al costo di 10 euro dalle ore 19.30 alle 21, tenute da operatori dedicati; per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 055290383.
Questa terza serata del Balagàn Café 2022, dedicato ai luoghi crocevia di culture, esplora percorsi fra Italia e Israele.

Dalle ore 19.30 l’aperitivo musicale, il “Muzika Shelanu” con Umberto Lascar (chitarra) e Milka Caro (voce), con un repertorio di classici della canzone israeliana.

Alle ore 20.30 il dialogo con Shulim Vogelmann e Paola Messori, curatrice del volume Lampo all’alba”, una raccolta della poetessa israeliana Lea Goldberg, edito da Giuntina. Il volume comprende poesie scritte fra il 1948 e il 1955 all’ombra della seconda guerra mondiale, in un momento in cui la poesia era soprattutto strumento di diffusione di idee e di coesione nazionale. A differenza di altri autori Lea Goldberg (Könisberg 1911- Gerusalemme 1970) ha mantenuto la scrittura lontana dai clamori, lasciando che la sua generazione, “chiamata a combattere grandi guerre e battaglie di ogni genere, trovasse nella poesia un luogo privato, il quale non si contrappone per forza al pubblico, ma esiste legittimamente accanto a esso” (Tuvya Ruebner). L’accurata edizione di Paola Messori mira a presentare un’ampia scelta dell’opera originale. A seguito delle poesie e di un ricco apparato critico, la cui dovizia di dettagli illumina ulteriormente i versi della Goldberg e gli eventi della sua esistenza, spesa tra l’Europa e Israele. Insieme a Paola Messori ci sarà Shulim Vogelmann che ha fondato la collana “Israeliana” per Giuntina traducendo dodici romanzi dall'ebraico e oggi è amministratore della casa editrice.

Alle ore 21.30 il concerto di Lyron Meyuhas: torna a Firenze la talentuosa percussionista e vocalist israeliana che ha già affascinato il pubblico del balagàn tre anni fa. Liron è una giovane musicista, ma già riconosciuta internazionalmente come virtuosa del “Handpan”, una percussione interamente in metallo capace di creare ritmi e melodie sorprendenti. Presenta un programma dal suo ultimo album “La Gitana”, carico di influenze fra musica araba ed ebraica, jazz e world music. Il lineup del concerto: Liron Meyuhas (voce e percussioni), Manuela Iori (piano e clarinetto) e Simone Solazzo (chitarra e violino).

L’apericena a cura di Michele Hagen e Jean Michael Carasso sarà un’esperienza di gusto e cultura ispirata alle ricette del mondo ebraico. Si potranno degustare: le Melanzane alla giudìa, giudìe per eccellenza perché portate sul continente dagli ebrei cacciati dalla Sicilia spagnola durante l’Inquisizione. Le avevano adottate dalla cucina arabo-siciliana mentre i cristiani non le consumavano, per paura del colore nero. In Italia, sul continente, cominceranno ad essere consumate da tutti abbastanza tardi, e l’Artusi stesso le loda, pur scrivendo che sono “cibo da ebrei”. A seguire le Zimmes: verdure a pezzetti cotte e condite con zucchero, cannella, miele. Spesso fatto di carote, che sono di buon augurio, questo piatto festivo è in uso nelle comunità askenazite e fa parte dei contorni o antipasti delle feste, in particolare del capodanno ebraico il cui menù deve comportare molte cose dolci. A completare il tutto il Challah: il pane briosciato (leggermente dolce) degli ebrei, di tutte le feste e dello shabbat, profumato, morbido e ottimo da gustare ancora caldo, intrecciato e dorato, comune a tutte le comunità ebraiche del mondo sotto diverse forme. Come sempre le bevande e gli aperitivi sono a cura del Balagan Bistrot Café.
Per l’apericena i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione su https://www.jewishflorence.it/mostre-ed-eventi/  (offerta di partecipazione consigliata 10 euro).

Per maggiori informazioni: www.firenzebraica.it