Arriva anche in Toscana lo spettacolo che
Alessandro D'Alessandro ha ricavato dal suo
disco d'esordio come solista, "Canzoni per organetto preparato & elettronica" che, pubblicato da Squilibri Editore, ha appena vinto il Premio Loano, il massimo riconoscimento in Italia per le produzioni di world music, mentre il brano d'apertura, "Tiritera delle canzoni che volano", si è piazzata al secondo posto, dopo Elisa, nell'assegnazione delle Targhe Tenco alla migliore canzone. L'appuntamento è per
venerdì 15 luglio 2022, alle ore 21.00, in
piazza Santo Spirito a Firenze, per la Rassegna curata dall'Associazione culturale Bang all'interno dell'Estate Fiorentina.
Organettista di straordinario talento, D'Alessandro ha portato uno strumento tipico della tradizione popolare a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, ampliandone notevolmente le capacità espressive. Musicista unanimemente apprezzato per quanto riesce ad esprimere con uno strumento altrimenti relegato a determinati generi, nel suo primo album da solista ha deciso di misurarsi, in solo¸ con classici della canzone nazionale e internazionale, spaziando tra Fabrizio De André e Paolo Conte, Pino Daniele e Lucio Battisti, Bob Marley e Gianmaria Testa, Piero Ciampi e Fausto Mesolella, in trasposizioni di grande fascino e impatto emotivo. Volgendo il soffio di quel mantice verso una sorprendente pluralità di mondi artistici, ha potuto così avvalersi di voci di grande prestigio che accrescono notevolmente il valore e l'originalità delle sue rivisitazioni, da Sergio Cammariere a Joan Manuel Serrat, da Neri Marcorè a Sonia Bergamasco, da Musica Nuda a Peppe Voltarelli, da David Riondiono a Elio, oltre all’Orchestra Bottoni di cui, peraltro, è anche direttore artistico e organetto solista.
Nelle sue escursioni per disparati mondi sonori D'Alessandro si muove con uno strumento che lui stesso ha ribattezzato "organetto preparato" e che, nelle sue mani, assume il "respiro di un'orchestra" grazie al sapiente uso dell'elettronica e all'utilizzo molto personale dell'effettistica e dei loops, con sovrapposizioni armoniche e ritmiche dettate anche dalla percussione dello strumento. L'assetto elettronico, costruito con processi digitali multiformi, gli consente in effetti un'estrema versatilità, mettendolo in condizione di praticare qualsiasi musica. Nella ri-scrittura solo strumentale delle diverse canzoni, le immagini e le emozioni veicolate dai versi originari sono disposti in un processo di recuperi multiformi per cui ci si ritrova di fronte a un "racconto" nuovo, che alimenta altre reazioni emozionali, in aggiunta a quelle delle versioni originali sedimentate nella memoria collettiva. Nella sua interpretazione de I giardini di marzo, ad esempio, i versi di Mogol restano ancorati alla memoria di chi ascolta, ma la sensazione di piccolo "flusso di coscienza" che quel testo poetico alimenta, con le sue modeste tristezze e solitudini quotidiane, consegnata alla musica di Battisti, risulta amplificata dalla condotta di Alessandro D'Alessandro, con una forma frammentaria e sfrangiata che ottimamente rappresenta le sensazioni presenti nei versi e così aggiunge senso all'originale, senza aggiungere una sola parola.
Compositore e musicista, Alessandro D'Alessandro è organetto solista e coordinatore artistico dell'Orchestra Bottoni, una big band formata da organetti, uniti alla ritmica e alla voce di Antonella Costanzo, con la quale ha pubblicato diversi dischi tra cui 'Orchestra Bottoni Live', molto apprezzato dalla critica italiana ed estera. Nel 2017, insieme a Canio Loguercio, ha vinto la Targa Tenco per l'album in dialetto con Canti, ballate e ipocondrie d'ammore e, nel 2020, con numerosi altri artisti, la Targa Tenco Album a progetto con il doppio CD Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero.