Mercoledì 14 settembre 2022, alle ore 17.30, il pensiero del sociologo, filosofo e saggista francese di origine ebraica Edgar Morin sarà al centro dell'incontro con Francesco Bellusci alla Sala Conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 24) per un nuovo appuntamento del ciclo "Rileggere i classici per migliorare il presente" promosso dall'Istituto Gramsci Toscano, in collaborazione con Per Un Nuovo Mondo Comune e Società Filosofica Italiana - sezione di Firenze. "Rileggere i classici per migliorare il presente" intende rafforzare il senso civico dei giovani, trasmettere l'importanza della cittadinanza attiva e la responsabilità civica, la cultura della convivenza basata su libertà, limiti, diritti e doveri.
Edgar Morin (pseudonimo di Edgar Nahoum) è l'iniziatore del “pensiero complesso”: la necessità di una nuova conoscenza che superi la separazione dei saperi presente nella nostra epoca e che sia capace di educare gli educatori ad un pensiero della complessità. Ha partecipato alla Resistenza (rinunciando agli studi universitari) assumendo il cognome della sua futura moglie: Morin. Ha preso parte a movimenti anarchici, pacifisti e libertari e al Partito Comunista Francese, da cui è stato espulso nel 1951. Negli anni Cinquanta è stato ricercatore presso il C.N.R.S. (Centre national de la recherche scientifique) compiendo studi sul divismo, i giovani e la cultura di massa. Oggi è il direttore per la sezione scienze umane e sociali. Nel 1956 ha fondato la rivista «Arguments», trattando i temi politici centrali degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1967, con Roland Barthes e Georges Friedmann, ha fondato la rivista «Communications», di cui è tuttora co-direttore. Nel 1969, un soggiorno al Salk Institut lo ha messo in contatto con la teoria dei sistemi che ha influenzato profondamente le sue ricerche epistemologiche. Attualmente è Presidente dell'Associazione per il Pensiero Complesso, con sede a Parigi, e Presidente dell'Agenzia europea per la Cultura (Unesco). Nel 2012 è stato insignito del Premio Scanno per la sociologia. Ha pubblicato, tra i tanti libri, I fratricidi (1997), I miei demoni (1999), Introduzione a una politica dell’uomo (2000) L’uomo e la morte (2002) e Lo spirito del tempo (2017).
L'Istituto Gramsci Toscano è un'associazione culturale di ricerca e dibattito, con sede in via Giampaolo Orsini 44, che sviluppa e promuove la riflessione e la discussione sui grandi temi della politica contemporanea, coglie le trasformazioni in atto, mette in relazione ricerche culturali, competenze, saperi e politica prevalentemente all'interno di gruppi di lavoro. L'attività di ricerca comprende anche l'organizzazione di convegni nazionali e internazionali, nonché seminari e corsi di formazione. Altro obiettivo fondamentale dell'Istituto è l’approfondimento e la divulgazione del pensiero e delle opere di Antonio Gramsci.
Per maggiori informazioni e programma: www.gramscitoscano.it - https://cultura.comune.fi.it