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giovedì 28 marzo 2024

Concerto "left hand" di Giovanni Nesi al Museo Novecento di Firenze

08-09-2022
Giovedì 8 Settembre, alle ore 21.15, per il ciclo PianoNovecento 2022, il Chiostro del Museo del Novecento di Firenze (Piazza Santa Maria Novella 10) ospiterà il concerto del pianista Giovanni Nesi, dal titolo "#LeftHand". L'evento, con ingresso libero, vedrà il noto musicista proporre al pubblico fiorentino un recital pianistico per sola mano sinistra; una serata speciale che affronta così i temi della disabilità, della resilienza e del superamento di difficoltà complicate e imprevedibili. Il recital pianistico sarà un viaggio da Bach a Shostakovich, una lezione di tenacia, di forza d’animo, di coraggio, e di accettazione delle avversità a cui la vita ci sottopone. Un insegnamento quanto mai attuale, grazie a un repertorio di grande respiro artistico tutto da scoprire.

Il repertorio per pianoforte mano sinistra è piuttosto vasto e conta infatti più di cinquecento lavori, perché molti sono stati i pianisti che nel corso del tempo si sono trovati a fronteggiare una disabilità temporanea o permanente alla mano destra. E’ questo il caso di Paul Wittgenstein, fratello del filosofo Ludwig, che perse il braccio destro nel corso della Prima Guerra Mondiale. Questo non gli impedì di avere una grande carriera in tutta Europa e, in seguito alle leggi razziali, negli Stati Uniti. Fu il committente dei celeberrimi concerti per mano sinistra di Ravel e Prokofiev, nonché di altri autori tra cui Britten, Strauss, Hindemith,e fu egli stesso un eccellente trascrittore, autore perfino di un metodo pianistico per sola mano sinistra. Nel tentativo di emulare la tecnica pianistica di un suo illustre collega, il giovane Alexander Scriabin si mise a studiare per ore al giorno Islamey di Balakirev e la parafrasi sul Don Giovanni di Liszt. Il risultato fu un serio problema al braccio destro, da cui non guarì mai completamente. L’infortunio alla mano destra di Robert Schumann ha origini invece ben più complicate, probabilmente alla base della sua rinuncia alla carriera pianistica c’è la Distonia Focale, una malattia neurologica che comporta la perdita di controllo delle dita della mano. Anche Clara Schumann si infortunò per un periodo alla mano destra: le venne in aiuto Johannes Brahms, che trascrisse per sola mano sinistra la Ciaccona dalla Partita per violino solo in re minore di Johann Sebastian Bach. Scrive Brahms a Clara: «C’è solo un modo in cui possa assaporare la pura gioia di questo brano, ed è suonandolo con la sola mano sinistra». Ben altra sorte toccò al pianista ungherese Geza Zichy che, perso il braccio destro durante una battuta di caccia all’età di 15 anni, volle comunque intraprendere la carriera di musicista specializzandosi nel pianoforte col solo uso della mano sinistra. Fu allievo e amico di Liszt, ebbe una grande carriera di virtuoso e di compositore, e fu il sovrintendente dell’Opera ungherese nel periodo in cui Mahler fu attivo a teatro. C’è chi poi si occupò di scrivere brani per sola mano sinistra, pur potendo suonare con due mani: fu il pianista e compositore lombardo Adolfo Fumagalli. Anch’egli apprezzato da Liszt, che lo considerava un pianista di prim’ordine, ci ha lasciato alcune tra le pagine più raffinate di questo particolare repertorio, come la celebre parafrasi sulla Casta Diva dalla Norma di Bellini.

Il pianista Giovanni Nesi per la sua poliedrica personalità e la vivace fantasia, che lo spingono costantemente a percorrere nuove strade, rappresenta un unicum nel panorama musicale. Nato a Firenze nel 1986, deve il proprio sviluppo pianistico a Maria Tipo e Andrea Lucchesini. Considerato come uno dei più interessanti pianisti della sua generazione, In Italia si è esibito per le maggiori società di concerti e i più importanti festival, come il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Ravello Festival, La Società Umanitaria e la Società dei Concerti di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro La Fenice a Venezia, la Società Aquilana dei Concerti, gli Amici della Musica di Firenze, essendo più volte ospite della RAI. Tra le istituzioni per le quali ha suonato all’estero si ricordano il Festival Pianistico Internazionale di Antalya, il Mozarteum di Salisburgo e la Yamaha Concert Hall di Vienna, St. Martin’s in The Fields e la BBC Concert Orchestra a Londra, il Teatro Solis di Montevideo, nonché alcuni dei principali centri musicali di Olanda, Francia, Austria, Germania, Grecia, Turchia, Spagna, Gran Bretagna, Messico, Uruguay e Argentina.

Programma

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Suite per violoncello solo n. 1 in Sol Maggiore BWV 1007

Alexander Scriabin (1872-1915)
Preludio per la mano sinistra op. 9 n. 1

Adolfo Fumagalli (1828-1856)
Casta diva dall’opera “Norma” di Vincenzo Bellini per la mano sinistra, op. 61

Robert Schumann (1810-1856)
da “Album per la gioventù op. 68” : Melodie; Kleine Studie; da “Bunte Blatter”
op. 99, n. 7.
trascrizione per pianoforte mano sinistra di Paul Wittgenstein

Dmitri Shostakovich (1906-1975)
Romanza da “Suite da Balletto No.1”; Elegia da Suite da Balletto No. 3
Bambola Meccanica da “Children’s Notebook” op. 69; trascrizione per pianoforte mano
sinistra di Giovanni Nesi

Geza Zichy (1849-1924)
Valse d’Adele, da Six Etudes pour la Main Gauche Seule

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Ciaccona dalla partita per violino solo n. 2 in re minore BWV 1004
Trascrizione di J. Brahms

In caso di maltempo il concerto verrà svolto all'interno del Museo.
Ingresso libero.

Per maggiori informazioni: www.giovanninesi.com