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giovedì 21 novembre 2024

Astrofisica: nuovo ciclo di conferenze al Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze

08-09-2022

Nell’ambito del “Progetto Science Snack” con il contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca, il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica (Via G. Giusti, 29 - Firenze) organizza un ciclo di conferenze tenute da astrofici dell’Università di Firenze e dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri per illustrare al grande pubblico le ultime ricerche nel campo dell’astrofisica, puntando l’attenzione su aspetti affascinanti come la ricerca e lo studio di nuovi pianeti esterni al sistema Solare, le fasi della vita del Sole e le grandi esplosioni cosmiche.

Le conferenze inizieranno alle 21,00 e potranno essere seguite in streaming (www.fstfirenze.it) e in presenza: per il pubblico in sala sarà prevista anche una simulazione, all’interno del Planetario, degli argomenti trattati.

Date previste


CONFERENZE

8 settembre
“L’infanzia violenta del Sole
”, a cura di Francesco Fontani
La conferenza “L’infanzia violenta del Sole” è la prima della serie e sarà tenuta dall’astrofisico Francesco Fontani: “Le stelle nascono e muoiono di continuo nell’Universo. La nostra stella, il Sole, è nata circa 5 miliardi di anni fa, ha avuto un’infanzia in cui era molto diversa da come la vediamo oggi e avrà una vecchiaia in cui, di nuovo, cambierà radicalmente aspetto. Sia la nascita che la morte di una stella avvengono attraverso processi che possono essere molto violenti e sconvolgere ampie porzioni dello spazio interstellare in cui si verificano, modificandolo profondamente. Percorreremo il processo travagliato che porta alla nascita di una stella come il Sole e di centinaia di miliardi di altre stelle nella nostra Galassia e oltre.

22 settembre
“La misura delle distanze nell'Universo”,
a cura di Guido Risaliti
Quanto sono lontane le stelle che vediamo nel cielo la notte? E le galassie che osserviamo con i più potenti telescopi? Questa domanda è una delle più difficili a cui dare una risposta precisa e ancora oggi è uno dei campi di ricerca principali dell'astrofisica. Misurare le distanze dei corpi celesti ci permette di capire la forma, le dimensioni e l'evoluzione dell'Universo. Scoprire galassie a distanze sempre maggiori vuol dire studiare l'Universo ad un'età sempre minore, fino ad arrivare, probabilmente, con il nuovo James Webb Space Telescope, ad osservare la formazione delle prime stelle e delle prime galassie dell’Universo.

4 ottobre
“Nuovi mondi tutti da scoprire”
, a cura di Davide Fedele
Sono più di 5000 gli esopianeti scoperti dagli astronomi, e siamo solo all’inizio. Come si formano? Qual è la loro composizione chimica? Possono ospitare la vita? Percorreremo insieme un viaggio che dalle origini dei sistemi planetari ci porterà alla scoperta di nuovi mondi attorno ad altre stelle della nostra Galassia. Vedremo quali tecniche usano gli astronomi per scoprire nuovi mondi, per capire come si formano e per determinare la loro composizione chimica.

27 ottobre
Morte e trasfigurazione di una stella: l’affascinante mistero della scomparsa di una stella”, a cura di Niccolò Bucciantini
Durante l’incontro, lo scienziato dimostrerà come lo spegnimento di un astro stellare coincide, in realtà, con l’inizio di una nuova storia, per certi versi persino più affascinante della sua vita. Una storia che si intreccia nei secoli a quella delle scoperte astronomiche e che ancora oggi affascina scienziati e gente comuni.

3 novembre
Lo spettacolo del cielo con il Planetario moderno” a cura di Silvia Giomi e Piero Ranfagni
Da sempre l'Uomo subisce il fascino del Cielo e, mosso da curiosità e dal desiderio di conoscenza, ha cercato, nel corso dei secoli, il modo per superare il limite visivo dei propri occhi - dal cannocchiale di Galilei ai più moderni telescopi - e di perfezionare le capacità predittive dei propri modelli celesti - dall'astrolabio ai computer più potenti. Nel cuore di Firenze, presso la Fondazione Scienza e Tecnica, è custodito un gioiello tecnologico, un planetario digitale, che, sfruttando le potenzialità di calcolo di un software, consente di vedere il cielo di qualsiasi epoca e in qualsiasi luogo della Terra (e non) in un'esperienza altamente immersiva che lascia meravigliato l'occhio di chi guarda per lo stupore che solo la volta stellata riesce ancora a regalare.

10 novembre
Eravamo nuvole: il viaggio delle molecole dallo spazio interstellare al sistema solare”, a cura di Linda Podio e Claudio Codella
Se ognuno di noi andasse alla ricerca dei propri antenati, di generazione in generazione, fino all’origine di ogni forma di vita sulla terra ad un certo punto dovrebbe alzare gli occhi al cielo e cercare tra le stelle. Ancora: se cercassimo di capire da dove vengono gli atomi e le molecole che formano noi, i nostri cari, gli oggetti che ci circondano, beh, partiremmo per un lungo viaggio a ritroso che ci porterebbe sulla superficie dei granelli di polvere interstellari in nubi a circa 300 gradi sotto lo zero e nelle torride fornaci all’interno di stelle decisamente più grandi del nostro Sole. Fare astrochimica è anche questo: astronomi e chimici che uniscono il loro sapere per andare più in là. Vi invitiamo ad allacciarvi le cinture e viaggiare con noi nel tempo per cercare le origini chimiche del nostro mondo, a partire delle sedie su cui starete seduti.

Per maggiori informazioni: www.fstfirenze.it