Città di Firenze
Home > Webzine > Base / Progetti per l'arte: la mostra "The Boredom of the Atom" di Loris Gréaud a Firenze
mercoledì 25 dicembre 2024

Base / Progetti per l'arte: la mostra "The Boredom of the Atom" di Loris Gréaud a Firenze

17-09-2022

Sabato 17 settembre 2022, dalle ore 17.00 alle 20.00, Base / Progetti per l'arte di Firenze (via di San Niccolò, 18r), in occasione della Florence Art Week, propone l'inaugurazione del nuovo progetto dell’artista francese Loris Gréaud dal titolo "The Boredom of the Atom". La mostra, in programma fino al 15 novembre 2022, è costituita da una scultura di 2000 foglie di rame. Il progetto è unico nel suo genere per il suo carattere di “time-specific”, piuttosto che di site specific, poiché dopo la mostra le foglie di rame saranno fuse e trasformate in altri elementi per una mostra a New York. Quindi l’opera ideata per Base vive ed esiste soltanto per il periodo della mostra di Firenze. Inoltre lo spazio sarà visitabile al suo interno solo durante il giorno dell’opening mentre per il resto della mostra il pubblico potrà fruire dell’installazione esclusivamente dall’esterno per mezzo della luce naturale. Infatti, un altro aspetto fondamentale del progetto è quello di sconnettere lo spazio non profit dalla rete elettrica cittadina. Al suo interno non sarà funzionate nessun apparecchio elettrico o luce artificiale proponendo una riflessione necessaria sull’attuale iper connessione che viviamo giornalmente per mezzo di una zona metaforica unplugged.

“The Boredom of the Atom” è il nuovo progetto di Loris Gréaud che si svolge nello spazio di Base / Progetti per l’arte a Firenze nel quale viene esposta una scultura composta da 2000 foglie di rame disposte sul pavimento proprio come normalmente appaiono quelle reali per strada e nei parchi durante il periodo autunnale. La patina dei singoli elementi non è fissata e di conseguenza il colore cambierà nel tempo, ossidandosi, per divenire sempre più verde. “È un progetto sulla riduzione e sulla traduzione degli elementi – tiene a precisare Gréaud -, è un progetto che riguarda il tema della vanità e dello still life.” L’artista continua nella sua riflessione sulla mostra aggiungendo: “Però è anche un progetto che ha a che fare con la mutazione. La mutazione di forma e la mutazione di valori, ma anche della percezione di stato delle cose”. Le foglie di rame esposte a Firenze possono essere osservate in quanto elementi scultorei, ma anche come un’istallazione d’arte visto che si trovano direttamente nell’ambiente e non su un piedistallo, fino a poterle interpretare come la traccia concettuale di un processo più ampio che indaga il valore e il senso degli oggetti all’interno del sistema dell’arte e fuori da esso, all’interno del sistema economico o all’interno della loro quotidianità.

La mostra a Base è la prima tappa di un progetto che vive di tre momenti autonomi e connessi tra di loro e che vedrà dopo la mostra a Firenze l’invio delle 2000 foglie di rame allo studio dell’artista di Parigi per fonderle e riportarle al loro stadio originario di lingotti. La terza fase consisterà quindi nell’esporre proprio quei lingotti a New York, presso lo spazio espositivo NO GALLERY, all’interno di una cassaforte, aperta e visibile durante gli orari di apertura della mostra. L’opera sarà permanente presso la NO Gallery poiché «la mutazione della mostra BASE a Firenze perseguiterà la NO GALLERY a New York”.

Loris Gréaud nel pensare alla prima tappa a Firenze e al dialogo con il contesto ricorda che: “nel 2019, il compianto Germano Celant ha avuto un input mentre lavorava al nostro progetto che è stato determinante su tanti livelli e ha acceso idee e immagini fino a; come un haiku: ‘stacchiamo lo spettacolo Loris, scolleghiamo lo spazio’. Dentro BASE vorrei “staccare” la corrente e lasciare che la mostra sia visibile solo alla luce che viene da fuori, dalla città. Lascia che la luce della città entri nello spazio per vedere come reagisce e cosa realizza, così come dovremo capire come cambia la patina del rame nel tempo. Niente ronzio, niente elettricità, niente connessione, uno spazio aperto e arte. ” […] “Il titolo della mostra – come suggerisce lo stesso Gréaud – The Boredom of the Atom è una risonanza che unisce la dimensione concettuale con una sognante. È un’intuizione che parla di alchimia, del “Magnum Opus” e della ricerca delle lievi differenze tra piombo e oro, ma anche della solitudine dell’atomo, con l’ubiquità degli spazi: dell’interazione con contesti diversi, natura, tempo, luoghi e città.”

Loris Gréaud (Eaubonne, France, 1979; vive e lavora a Parigi), fin dall’inizio degli anni 2000, ha sviluppato una traiettoria singolare nella scena artistica internazionale per cui costruisce ambienti unici per ospitare elementi dirompenti, spesso con una narrativa ambigua che offusca i confini tra finzione e realtà. È stato il primo artista a utilizzare tutto lo spazio del Palais de Tokyo (Parigi), con il suo progetto “CELLAR DOOR” (2008-2011). Nel 2013 il Museo del Louvre e il Centre Georges Pompidou lo invitano a progettare una doppia mostra che darà vita al progetto. I progetti di Loris Gréaud hanno dato vita ad importanti mostre personali tra cui sono da segnalare i seguenti eventi. Nel 2015 ha utilizzato tutti gli spazi del Dallas Contemporary (Stati Uniti) con il suo progetto work in progress dal titolo “The Unplayed Notes Museum”. Nel 2016 ha prodotto il progetto “Sculpt” appositamente per LACMA (Los Angeles). Nel 2017 ha attirato l’attenzione della 57a Biennale di Venezia con il suo progetto “The Unplayed Notes Factory” a Murano (Italia). Nel 2019 il Tel Aviv Museum of Art ha ospitato la 2a fase del progetto LACMA dal titolo: “Sculpt: Grumpy Bear, the Great Spinoff”. Di recente, la mostra “The Original, The Translation” ha messo in luce la sua intera attività editoriale presso la Bibliothèque Kandinsky / Centre Georges Pompidou. Nel febbraio 2020 l’artista ha inaugurato il suo progetto permanente The Underground Sculpture Park presso la Fondazione Casa Wabi, in continuazione dell’architettura progettata da Tadao Ando. Di recente, la mostra “BROCCOLI”, concepita come un’opera a sé stante e presentata alla Collezione Lambert di Avignone, ha onorato il suo rapporto professionale e di complicità con l’ex mercante e gallerista Yvon Lambert. Le opere The Multiplication Table of Obsession and Irresolution, dopo il loro ingresso nelle collezioni del Centre National d’Art Moderne – Centre Pompidou (Francia), sono attualmente presentate in una sala dedicata.

BASE / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. BASE / Progetti per l’arte, Via di San Niccolò 18r, 50125 Firenze, è uno spazio non profit la cui attività, coordinata da Lorenzo Bruni, è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il contributo della Regione Toscana, del Comune di Firenze e dell’Associazione BASExBASE. 

Per maggiori informazioni: www.baseitaly.org