Città di Firenze
Home > Webzine > FloReMus: "Enigma Fortuna", concerto di musica sacra e profana al Museo di San Marco
mercoledì 25 dicembre 2024

FloReMus: "Enigma Fortuna", concerto di musica sacra e profana al Museo di San Marco

08-09-2022

Giovedì 8 settembre 2022 alle 21.15 al Museo di San Marco (Piazza San Marco 3) la sesta edizione del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze», organizzato dall’associazione L’Homme Armé, ospita La fonte musica, quotatissimo ensemble che, con la direzione di Michele Pasotti, presenta Enigma Fortuna. Musica sacra e profana di Antonio Zacara da Teramo, un maestro dell'Umanesimo italiano. Formano l’ensemble Alena Dantcheva, Francesca Cassinari: soprani; Gianluca Ferrarini, Massimo Altieri: tenori; Efix Puleo, Teodoro Baù: vielle da gamba; Federica Bianchi: clavicymbalum; Michele Pasotti: liuto e direzione.

Al centro dell’idea di interpretazione de La fonte musica sta il tornare alle fonti (da cui il nome), alle radici della polifonia, al senso dei testi lirici e delle scelte compositive, un’attenta decifrazione della retorica e della grammatica musicale. L’ensemble è stato ospite dei più importanti festival di musica antica europei: Oude Muziek (Utrecht), Resonanzen (Konzerthaus, Vienna), Bruges MA Festival, Ravenna Festival, Innsbrucker Festwochen Alter Musik, Regensburg Tage Alte Musik, Laus Polyphoniae Antwerpen, Wratislavia Cantans (Wroclaw), Herne Tage Alter Musik, Concerts Medieval du Musée de Cluny (Parigi), Musica Sacra Maastricht, Urbino Musica Antica, Teatro la Fenice (Venezia), MiTo Settembre Musica (Milano-Torino), Festival Póvoa de Varzim, Festival de Lanvellec, Trigonale (Klagenfurt), Vespri in San Maurizio (Milano), Le festival Voix et Route Romane, Brighton Early Music Festival. Nel 2021 ha pubblicato un cofanetto di 4 cd contenente la prima registrazione dell’opera omnia di Antonio Zacara da Teramo (Alpha Classics). I concerti sono stati trasmessi dalle principali radio e tv europee. Il CD Trasformazioni del mito nell’Ars Nova (Alpha Classics) è stato premiato con il Diapason d’Or (Diapason), Disco del Mese (Amadeus), e inserito da Diapason tra “I 100 dischi che ogni amante della musica dovrebbe conoscere”. Il primo disco Le Ray au Soleyl. Musica alla corte pavese dei Visconti (1360-1410)” ha ricevuto il Supersonic Award della rivista lussemburghese Pizzicato e 5 Diapason, oltre a essere Disco del Mese su Amadeus e finalista per il Disco dell’Anno.

Antonio Zachara da Teramo (ca. 1360/1416?) è, con Johannes Ciconia e Matteo da Perugia, uno dei musicisti eminenti (e geniali) della tarda Ars Nova italiana, molto importante per la musica venuta dopo. La persona e la personalità di Zacara sono eccezionali. Pur essendo segnato da una disabilità che pare gli lasciasse meno di dieci dita tra mani e piedi e da una statura molto minuta (forse la ragione del soprannome Zacara), nel 1390 è descritto come «optimo perito et famoso cantore, scriptore et miniatore». Fu cantore nella cappella papale e lavorò a Santo Spirito in Sassia. Nel 1463, cinquant’anni dopo la sua morte, “le sue composizioni erano considerate oracoli” (da cui il titolo del programma) e nel XVIII secolo è ancora conosciuto come un “compositore di grande successo e uno scriba elegante”. L’influenza e il carattere innovativo della musica di Zacara si possono misurare soprattutto nelle sue parti di messa, ma è ugualmente importante e ricco il lascito di ballate. Per quanto riguarda il repertorio profano, Movit’a pietade, ballata tramandata dal codice Squarcialupi conservato a Firenze, illumina uno degli aspetti di questo maestro dai molti volti. È quello classico dell’amore infelice, intonato da melodie malinconiche e sinuose, in una sapiente miscela dolce-amara che Zacara condivide con i suoi contemporanei. Invece la fortuna e gli enigmi, il modo in cui sono messi in musica, sono propri del maestro teramano. L’intero corpus delle sue ballate è stato descritto da Francesco Zimei come “Variazioni sul tema della Fortuna”. Variano infatti i modi in cui Zacara si riferisce alla dea bendata: dalla diretta e violenta accusa con riferimenti alla sua biografia, alle lacrime che non riescono a far voltare la sua ruota, fino all’autoironica Deducto sey - qui anche nella diminuzione strumentale anonima che si trova nel codice di Faenza - una satira sulla sua incapacità di cogliere la buona fortuna. Le sue ballate sono molto diverse per tono e stile, ma molte contengono riferimenti autobiografici. È questo un tratto decisamente eccentrico e non comune al suo tempo. Le vicende biografiche sono però spesso cifrate in enigmi, allegorie, giochi di parole, idiomi arcani (da vari dialetti al francese maccheronico, al latino colto). Antonio è stato descritto come una “personalità eccentrica che amava giocare con numeri e parole”. Un simile ritratto potrebbe far pensare a un autore dominato da una dimensione speculativa. Al contrario in Zacara sembra vincere un puro gusto per il gioco.

Il concerto sarà preceduto alle 18 nella Sala “Sibilla Aleramo” della Biblioteca delle Oblate (Via dell’Oriuolo 24) dalla Conversazione Ars nova: una meteora alle origini della musica europea, a cura di Michele Pasotti. La nuova notazione musicale che va sotto il nome di Ars Nova consente per la prima volta di notare il ritmo, la misura, la durata delle note e la loro relazione con chiarezza, varietà e senza ambiguità. Con il procedere del secolo la notazione si arricchisce di nuove figure e nuove maniere fino ad arrivare a notare qualunque minima inflessione del ritmo. Grazie ad essa vengono fissate su pergamena polifonie raffinate e complesse come mai si erano viste e come poche se ne vedranno. La logica dell’Ars Nova è l’eredità più importante dello sperimentalismo di quest’epoca, che segnerà tutta la storia della musica occidentale e dura fino ad oggi.

«FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze» si svolge in luoghi rinascimentali della città da martedì 30 agosto a domenica 11 settembre 2022: è il primo festival interamente dedicato alla musica dal tardo Trecento al Cinquecento collocato nella culla del Rinascimento e può vantare, unico in Toscana, l’importante riconoscimento di essere accolto nella rete REMA - Réseau Européen De Musique Ancienne. Anche quest’anno la manifestazione si articola in Concerti serali (ore 21.15), Concerts à boire(che si concludono in orario da aperitivo-cena), Conversazioni a ingresso libero col taglio dell’alta divulgazione (ore 18) e un Laboratorio gratuito.

Per maggiori informazioni: https://hommearme.it