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mercoledì 25 dicembre 2024

Giardino dell'ascolto: sesta edizione di Cantieri Culturali Isolotto al Quartiere 4 di Firenze

13-09-2022

Dal 13 al 17 settembre 2022 si svolgerà la VI edizione di "Cantieri Culturali Isolotto", un progetto di Virgilio Sieni a cura del Centro Nazionale di Produzione della Danza, con il sostegno di Estate Fiorentina 2022 / Comune di Firenze. Per cinque giorni il Quartiere 4/Isolotto di Firenze sarà animato da performance, azioni site specific, pratiche, workshop, mostre, musica, cinema e occasioni di sosta. Sottotitolo dell’edizione 2022 è Giardino dell’ascolto: un invito a riconsiderare l’attenzione e la cura come un percorso necessario per guardare e trovare nella città il proprio giardino interiore. Al centro della geografia di luoghi coinvolti dal progetto, ci sarà il Giardino delle Erbacce, spazio che dal 2017 - grazie alla collaborazione con CASA SPA - è diventato un luogo simbolo del quartiere e di un progetto di riqualificazione ambientale, punto di riferimento territoriale per la progettazione e accoglienza artistica con funzione sociale. Attorno a questo spazio verde - situato tra Piazza dei Tigli e Piazza Pompeo Batoni, che unisce la città all’Isolotto vecchio, le strade e la nuova urbanizzazione - si diffonderanno le azioni e le attività proposte, rivolte a cittadini, abitanti, frequentatori, famiglie, spettatori e artisti. Gli ospiti saranno invitati a misurarsi con le potenzialità creative di ciascun luogo per tessere una narrazione che possa raccogliere attorno ai linguaggi del corpo, alle forme d’arte, alle visioni, ai suoni, alle pratiche ed esperienze, alle peculiarità paesaggistiche e urbanistiche, una comunità attiva, attenta e in ascolto.

L’inaugurazione sarà affidata a Sentiero d’oro, installazione partecipativa a cura di Viola Tortoli Bartoli e Accademia sull’Arte del gesto. Le performance: Giuseppe Comuniello con Naomi Berrill al violoncello, Claudia Catarzi, Jari Boldrini con il musicista Simone Grande, Annamaria Ajmone. La coreografa e danzatrice belga Cindy Van Acker presenterà quattro performance dal suo ultimo progetto Shadowpieces. Virgilio Sieni tornerà ad abitare le acque dell’Arno con Tramonto, performance su musica di Veronica Chincoli e con Astro Dragon Lady Empoli (in collaborazione con Società Canottieri Limite 1861), mentre Il Mondo salvato da loro è la performance in collaborazione con la Cooperativa Sociale Fontenuova e l’Associazione Me.Mo, su musica di Roberto Cecchetto. Due saranno i progetti di riqualificazione urbana e sociale in continuità con il quartiere e germinativi nel prossimo futuro: Grande Serra (a cura di Virgilio Sieni e con la partecipazione di Elena Barthel e Anna Lisa Pecoriello) e Scuola di piccola falegnameria a cura di Viola Tortoli Bartoli e Accademia sull’Arte del gesto. Galleria Isolotto accoglierà le mostre Il dittico della Malerba di Davide D’Elia (a cura di Pietro Gaglianò) e Tempospazio di Valentina Ferrari (a cura di Serena Trinchero). Saranno inoltre proposti workshop rivolti a danzatori/danzatrici e tenuti da Annamaria Ajmone, Giulia Mureddu, Cindy Van Acker. Quattro saranno gli appuntamenti di cinema, a cura del Comitato Genitori Istituto Comprensivo Montagnola Gramsci, con film per la regia di Matthew Warchus, Theodore Melfi, Elio Petri, Marco Tullio Giordana. Chiuderà Cantieri Culturali Isolotto la musica di Julien Desprez, con il concerto Agorà.

Le parole di Virgilio Sieni: "I Cantieri Culturali Isolotto riflettono sull’anima della città, su ciò che muove il corpo di un territorio e sull’interazione dinamica che nasce nella coesistenza e nell’ incontro dei cittadini con l’ambiente: coloro che abitano, camminano e interpretano lo spazio in una vertigine continua di cambiamenti. Partendo da un quinquennio di osservazione e ricerca sul senso di abitabilità e convivenza dello spazio urbano e cittadino del Quartiere 4 di Firenze, la sesta edizione del festival si compone con un’articolazione di progettualità diversificate che dal Giardino delle Erbacce – spazio verde residuale rigenerato e pensato come futuro luogo dello sviluppo progettuale dei Cantieri - si espandono a tutto il territorio. Pratiche e laboratori nascono sul senso del costruire la città, stimolando alla partecipazione cittadini, bambini, artisti, educatori e studiosi; apparizioni, performance site-specific, mostre e concerti di artisti nazionali e internazionali accolgono e modellano la loro essenza sulle forme inedite del territorio e della sua luce; associazioni di cura e di promozione sociale collaborano e si inseriscono nel senso democratico del fare arte; spazi cittadini tornano ad essere destinati al pensiero collettivo: un’ecologia interna che si ritrova nei dettami di un agire condiviso, mosso nella simbiosi di ascolto, cura e gentilezza. Come in un sistema organico, infatti, tutto nasce e confluisce nella tessitura di spazi di vicinato, spazi apparentemente marginali – o non tangibili – che nel loro insieme costruiscono la trama di spostamenti ed emozioni, ponendosi come strumento rinnovato per costruire il nostro “stare”, ovvero il nostro edificare un altro senso dei luoghi e quindi di noi stessi. Questo costruire e interpretare quotidianamente il senso di appartenenza e di cura per le cose e i dettagli si pone come tratto distintivo e procedurale del progetto, sempre in divenire, dei Cantieri Culturali Isolotto. Nati nel 2017, propongono annualmente un festival e, durante tutto l’arco dell’anno, portano avanti cicli di pratiche e progetti con realtà del territorio e con artisti che trovano nella composita mappatura di spazi all’aperto e nella Galleria Isolotto - anch’esso spazio rigenerato - luogo di residenza per ricerca e pratica condivisa di radice interdisciplinare: attraverso i linguaggi dell’arte tutto si dirama nella costruzione, simbolica e concreta, di nuove strade, nuovi sguardi, nuove metamorfosi per una “città nuova”. Proprio per questo, obiettivo finale del festival è proprio quello di rivolgersi al futuro, presentando tappe e sviluppi di progettualità e visioni che il Centro Nazionale di Produzione porterà avanti nel corso dell’anno in tutto il territorio dell’area Metropolitana di Firenze. Mutamenti della luce, lentezza e sosta del procedere, proposte di visioni sconfinate sostengono una ricerca che si fonda sulla centralità del dettaglio sorgivo che compone la fragile geografia di territori periferici: il fiume, l’argine, i giardini, lo spazio tra le case, i campi da gioco, le piste di pattinaggio, le aree ombreggiate dalla chioma degli alberi, le palestre delle scuole inviteranno a comporre un nuovo eden, uno spazio che invita a riconoscersi nella relazione con una molteplicità di altre forme. Giardino dell’ascolto, sottotitolo del festival, è così un invito a riconsiderare l’attenzione e la cura come un percorso necessario per guardare e trovare nella città il proprio giardino interiore."

Per maggiori informazioni: www.virgiliosieni.it