Giovedì 29 settembre 2022, alle ore 18.00, alla
B.EAST Gallery di Firenze (via di Mezzo, 42) è in programma il vernissage della mostra postuma di
Vincenzo Vecchiarino "Visibilium Omnium et Invisibilium", che presenta una selezione di opere realizzate nell’arco di trenta anni di carriera dell’artista. Nel loro insieme, seppur talvolta solo apparentemente disparate, identificano la ricerca di Vecchiarino riassunta nel “motto” pittorico che si era prefissato e che dà il titolo alla mostra: dipingere di tutte le cose visibili e invisibili.
In un suo taccuino, Vincenzo scrive: “L’artista ha la capacità di parlare in diversi idiomi, ma il suo pensiero resta unico e la sua voce inconfondibile”. (Vincenzo Vecchiarino, Taccuini). Questa riflessione definisce come, per rappresentare il visibile e l’invisibile, l’artista possa attingere a diversi linguaggi senza mai tradire il proprio pensiero. Le sue opere passeggiano così tra figurativo e astratto, unendoli, confondendoli spesso.Oltre alla sua pittura, saranno visibili alcuni dei suoi disegni realizzati alla penna a sfera. Vincenzo ha consacrato grande parte della sua opera alla penna a sfera. Migliaia di disegni (vertiginosa la quantità di penne che in decenni avrà consumato), principalmente astratti, indagano le forme e le dinamiche già presenti nei suoi dipinti a olio. I disegni hanno però una funzione privilegiata poiché registrano il momento in cui l’artista traduce il suo pensiero contemplativo sull’infinito in un’esperienza fisica, in un rapporto tangibile con l’incalcolabile.
L’opera di Vincenzo Vecchiarino è per lo più sconosciuta. Dopo alcuni anni giovanili in cui l’artista riscontra un certo successo, Vecchiarino si isola dal mondo dell’arte, diffida e spesso rifiuta quando gli vengono proposte mostre, o perde importanti vendite incapace di lasciare andare i propri lavori. “Chi li rifà più” diceva.
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