Città di Firenze
Home > Webzine > "La Democrazia del corpo" un progetto di Virgilio Sieni a CanGo - Cantieri Goldonetta
mercoledì 24 aprile 2024

"La Democrazia del corpo" un progetto di Virgilio Sieni a CanGo - Cantieri Goldonetta

04-10-2022

Marco D’Agostin e Cristina Kristal Rizzo presentano in prima assoluta i nuovi lavori nati a seguito del Bando Abitante ’21 così come le altre presenze, la giovane coreografa Stefania Tansini e il nuovissimo Collettivo Giulio e Jari, mostrano quel che di nuovo sta nascendo. Tra gli internazionali, Mette Ingvartsen ed Eszter Salomon portano in scena le questioni profonde sul dettaglio di un corpo messo sulla soglia intima del vissuto, mentre il nuovo direttore della mitica compagnia Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, Boris Charmatz, torna con potenza a indicarci i giocosi modi di stare del sapiens. Annamaria Ajmone raccoglie ed espone i frammenti del suo gesto animistico in un brano che intende accompagnarci in luoghi cari al sapore della terra. Michele Rizzo scava nel rito del passo ripetuto verso forme di possessione e Adi Boutrous avviluppa i corpi in gesti di vicinato che sembrano alludere alla costruzione di una città. La Compagnia Virgilio Sieni si rivolge ancora una volta al passo di danza per capire se è ancora possibile individuare strade comuni con gli altri abitanti del pianeta. Inoltre, La Democrazia del corpo è arricchita dalle ospitalità de Lo Schermo dell’arte - Festival di cinema e arte contemporanea che propone la prestigiosa presenza di Rosa Barba, e di Radio Papesse per la IV edizione di Lucia Festival - Storie audio dal mondo.

La rassegna "Democrazia del corpo" propone un ciclo di visioni intese come escursioni nel corpo e sul corpo. Le performance e le ospitalità di questa edizione daranno luogo a un contesto di esperienze che ricercano nell’altro un’economia non separata dal corpo e dalla fatica, dove lo sguardo del pubblico partecipa ai temi fondanti dell’abitare il mondo.

Il danzatore - e con lui l’essere coreografo - oggi partecipano a una profonda e urgente riflessione, forse ormai tardiva, sulla natura e gli esistenti, le cose e il suolo, ricercando e mostrando forme di corpo politico e di gesto abitante, un corpo che abita e un esserci ancora, che contribuisce al bene della città. Lo spettacolo di danza è qui dato come un racconto di viaggi e ritorni, restanze e cammini restituendo con il gesto un modo di praticare la vita.

L’edizione di quest’anno cerca strade dialoganti tra artiste e artisti che operano in un mondo che chiede con forza il loro ascolto. I gruppi e le compagnie ospiti, nazionali e internazionali, portano con loro ricerche e nuovi riti, visioni e scoperte. Tali ricerche si pongono come un movimento di idee fertili che con attenzione e complessità vanno ad abitare quei vuoti abissali che la superficialità dei nostri tempi ha prodotto. (Virgilio Sieni)

"La Democrazia del corpo" si apre sabato 8 ottobre 2022 al CanGo - Cantieri Goldonetta di Firenze (via Santa Maria 25) con Marco D’Agostin che presenta in prima assoluta GLI ANNI (in replica domenica), creazione nata grazie al Bando Abitante promosso da Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e da Fondazione CR Firenze.
Marta Ciappina, danzatrice unica nel panorama italiano per itinerario artistico e peculiarità tecniche, si misura con le forme di un racconto biografico generazionale per tessere un viaggio che fa la spola tra presente e passato, in una trama di andate e ritorni che confonde storie, canzoni, ricordi.
Il titolo evoca il romanzo di Annie Ernaux: “La sua vita potrebbe essere raffigurata da due assi perpendicolari, su quello orizzontale tutto ciò che le è accaduto, ha visto, ascoltato in ogni istante, sul verticale soltanto qualche immagine, a sprofondare nella notte”.
Al termine dello spettacolo, si terrà un incontro con Marco D’Agostin e Marta Ciappina a cura di Silvia Poletti.

PROGRAMMA

SABATO 8 OTTOBRE ore 19.00 | DOMENICA 9 OTTOBRE ore 16.00
MARCO D’AGOSTIN (IT)
GLI ANNI
_ prima assoluta
di Marco D'Agostin con Marta Ciappina suono LSKA luci Paolo Tizianel conversazioni Claudio Cirri, Lisa Ferlazzo Natoli, Paolo Ruffini produzione VAN coproduzione Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze; Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa; Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale; Festival Aperto - Fondazione I Teatri; Tanzhaus nrw, Düsseldorf; Snaporazverein sostegni L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna; CSC/OperaEstate Festival Veneto con il supporto di Istituto Italiano di Cultura di Colonia / MiC-Direzione Generale Spettacolo e Tanzhaus nrw, Düsseldorf, nell’ambito di NID international residencies programme
La sua vita potrebbe essere raffigurata da due assi perpendicolari, su quello orizzontale tutto ciò che le è accaduto, ha visto, ascoltato in ogni istante, sul verticale soltanto qualche immagine, a sprofondare nella notte. (A. Ernaux, Gli anni)
Qualcuno ha scritto che c’è una distanza incolmabile tra quel che è successo un tempo e il modo in cui ci appare ora, ammantato di una strana irrealtà. La coreografia de Gli anni è costruita per tentare di ricucire questo strappo: l’incandescente storia di un singolo – Marta Ciappina, interprete unica per itinerario artistico e peculiarità tecniche nel panorama della danza italiana – invita gli spettatori a giocare con la propria memoria. Il corpo di Marta e gli occhi di chi la guarda intraprendono un viaggio che fa la spola tra il presente – il momento della performance, irripetibile incontro romantico – e il passato di ognuno, in una trama di andate e ritorni che confonde le storie, le canzoni e i ricordi. Su palco e platea si stende lenta l’ombra di un romanzo: l’invito è a scriverlo assieme, un’opera a cento mani che ci esorti ad attraversare le rovine guardando in alto.

SABATO 15 OTTOBRE ore 19.00 | DOMENICA 16 OTTOBRE ore 16.00
METTE INGVARTSEN (DK / BE)
MANUAL FOCUS
Concept
Mette Ingvartsen creazione Manon Santkin, Kajsa Sandström & Mette Ingvartsen performance Manon Santkin, Kasja Sandström and Kaya Kolodziejczyk produzione P.A.R.T.S., Brussels, 2003 grazie a Bojana Cvejić & Peter Lenaerts. Great Investment/Mette Ingvartsen è supportata dalle Autorità Fiamminghe.
In MANUAL FOCUS i volti ruotano di 180 gradi, braccia e gambe si rovesciano sotto sopra, la parte anteriore del corpo si inverte con la parte posteriore. Scambio di corpi da animali, creature disarticolate, a umani senza testa e altre categorie senza nome. Maschere di anziani sulla nuca di tre donne nude le trasformano in un organismo a 12 zampe, cancellando la loro identità coprendone il vero volto con l'artificiosità di una maschera. Non è il mostro in sé, ma piuttosto le connessioni mostruose tra nudo/maschera, artificiale/reale, maschio/femmina a produrre uno sguardo inconsueto su corpi che già conosciamo. I mostri non sono una specie con cui puoi familiarizzare, scompaiono e scivolano via senza essere messi a fuoco.

SABATO 22 OTTOBRE ore 19.00 | DOMENICA 23 OTTOBRE ore 16.00
ANNAMARIA AJMONE (IT)
LA NOTTE
È IL MIO GIORNO PREFERITO
ideazione, danza
Annamaria Ajmone set, styling, immagini Natália Trejbalová ricerca, collaborazione drammaturgica Stella Succ musiche Flora Yin Wong costume Jules Goldsmith direzione tecnica, disegno luci Giulia Pastore luci Elena Vastano produzione Associazione L’Altra coproduzione FOG Triennale Milano Performing Arts, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Torinodanza Fondazione, Teatri Reggio Emilia\Festival Aperto, Lac Lugano Arte e Cultura, Azienda Speciale Palaexpo-Mattatoio, Progetto Prendersi cura con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze, Oriente Occidente, far° festival des arts vivants Nyon artista associata Triennale Teatro Milano 2021-2024. Compagnia finanziata da MiC Ministero della cultura
Una riflessione sul rapporto con l’Altro attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono. L’animale e il vegetale, l’organico e l’inorganico si fondono nello spazio oscuro della foresta notturna; frane e richiami irrompono spezzandone la quiete. Segnali e strumenti percettivi misteriosi, ispirati a diverse specie, ne costituiscono il tessuto connettivo. Una foresta né vergine né idealizzata, ma tecnonaturale, che include e trasforma i segni lasciati dai propri abitanti. Il titolo La notte è il mio giorno preferito, tratto da una lettera di Emily Dickinson, si riferisce al buio come spazio della presenza assentata dell’animale, come luogo dell’intuizione e dell’incontro con l’Altro.

MARTEDI 1° NOVEMBRE ore 20.00 | MERCOLEDI 2 NOVEMBRE ore 20.00
BORIS CHARMATZ (FR)
SOMNOLE
coreografia e interpretazione
Boris Charmatz assistente coreografa Magali Caillet Gajan luci Yves Godin collaboratrice ai costumi Marion Regnier preparazione voce Dalila Khatir con l’aiuto di Bertrand Causse e Médéric Collignon materiali sonori ispirati tra gli altri a J.S. Bach, A. Vivaldi, B. Eilish, J. Kosma, E. Morricone, G.F. Haendel direttore di scena Fabrice Le Fur tecnico luci Germain Fourvel vicedirettore Hélène Joly direzione di produzione Lucas Chardon, Martina Hochmuth responsabile di produzione Jessica Crasnier, Briac Geffrault.

DOMENICA 6 NOVEMBRE ore 16.00
MICHELE RIZZO (IT / NL)
HIGHER
concept e coreografia
Michele Rizzo musica originale Lorenzo Senni danzatori Juan Pablo Camara, Max Göran, Michele Rizzo disegno luci Michele Rizzo produzione Frascati Theatre e ICK Amsterdam tour DANSCO supporto tecnico Lucas Heistinger produttore esecutivo Michael Scerbo
Higher è basato sull'esperienza del clubbing e della club dance. Tale forma di danza, non facilmente ascrivibile ad alcuna categoria, assumendo il ruolo culturale di una danza sociale e talvolta anche caratterizzata da tecniche, stili e influenze diverse, è esplicativa di quello che sembra essere lo scopo della danza, intesa come una forma umana di espressione. La filosofa Julia Kristeva ha detto: “Per quanto riguarda l'essere umano che ha abbracciato un'identità politica, sessuale, religiosa e familiare, stiamo attraversando un periodo di grandi crisi di identità. Abbiamo bisogno di trovare un linguaggio che trascenda l'umano in modo da superare tali crisi e risvegliare un nuovo Rinascimento. Questa lingua può essere la danza”. Interpreto questo potere catartico della danza come una forma di preghiera e di celebrazione dell'esistenza, e ho trovato nel club un luogo per tale attività trascendente, che corrisponde del tutto all'associazione spesso usata dei club alle chiese, per quanto oscurata dalla più comune interpretazione del clubbing come mera attività ricreativa.

MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE ore 20.00 | GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE ore 20.00
ADI BOUTROUS (IL)
ONE MORE THING
coreografia
Adi Boutrous performers Ariel Gelbart, Jeremy Alberge, Gal Gorfung, Adi Boutrous disegno luci Ofer Laufer disegno musiche ed editing Adi Boutrous costumi Stav Struz Boutrous coproduzione Adi Boutrous, Théâtre de la Ville – Paris e fabrik Potsdam con il supporto di The Foundation for Independent Creators fondato dal Ministero della Cultura e dello Sport e dal programma di residenza dell’Arab – Jewish community Center, Jaffa
In ONE MORE THING, Adi Boutrous ci invita a considerare il valore del gruppo e dell'individuo all'interno del gruppo. In un rituale che attraversa sia la contemporaneità che la tradizione, quattro uomini sperimentano un rito di passaggio basato sull'empatia, sul destino comune e sull'ascolto profondo. In questo modo riesaminano il rapporto tra mascolinità e potere e l’intrinseco potenziale di sostegno, intensità e desiderio di sincronicità.

SABATO 12 NOVEMBRE ore 19.00
C.G.J. COLLETTIVO GIULIO E JARI (IT)
PAS DE DEUX
ideazione
C.G.J. Collettivo Giulio e Jari con Giulio Petrucci, Jari Boldrini musica Simone Grande luci Gerardo Bagnoli installazione Elisa Capucci produzione Anghiari Dance Hub, Nexus Factory progetto vincitore DNAppunti Coreografici 2021 con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – mNetwork Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino creazione 2021 – ACS Abruzzo Circuito Spettacolo con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello e CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro) con il sostegno di L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino
L’attrazione per l’immaginario del Pas de deux accompagna l’esplorazione della potenza di un sistema scenico che, nella storia del balletto, ha messo in luce il profondo valore del legame e della relazione. Prendendo spunto dagli aspetti essenziali del passo a due, la performance sviluppa un linguaggio coreografico che, grazie al movimento, apre la possibilità di liberare stati emotivi attraverso intenzioni, dinamiche e incastri spaziali. L’emersione di climax e di atmosfere sempre più rarefatte guida gli interpreti in un luogo di totale astrazione, dove ogni forma di dialogo ricrea scorci di narrazione senza definire mai un concreto. Un percorso di paesaggi visivi esplorato attraverso il corpo, che attinge a un illusorio senza tempo per trasmettere nuove forme di virtuosismo.

MARTEDI 15 NOVEMBRE ore 17.00 > 21.00
DA MERCOLEDI 16 A DOMENICA 20 NOVEMBRE ore 10.00 > 19.00
LO SCHERMO DELL’ARTE - Festival di cinema e arte contemporanea
FOCUS ON ROSA BARBA
(IT)
INSIDE THE OUTSET: EVOKING A SPACE OF PASSAGE (2021)
16 mm trasferiti su supporto digitale e 8K, 2021, sonoro, 31’15’’
Lo schermo dell’arte dedica il Focus on 2022 all’artista e filmmaker italiana Rosa Barba (Agrigento 1972, vive e lavora a Berlino) che da anni conduce un lavoro di ricerca e sperimentazione che attraversa il linguaggio cinematografico e scultoreo. Per la prima volta in Italia viene presentata la video installazione Inside the Outset: Evoking a Space of Passage (2021) realizzata su invito di Point Centre for Contemporary Art (Nicosia, Cipro). L’artista ha scelto come punto di partenza del suo intervento a Cipro la Dead Zone di 180 chilometri che divide il nord dal sud dell’isola. Tra riprese subacquee del naufragio di Mazotos, relitto di una nave mercantile del IV secolo a.C., e riprese aeree di siti archeologici, il film guarda al Mar Mediterraneo e alla sua storia come via di collegamento per il commercio e lo scambio culturale tra Oriente e Occidente, ma anche come simbolo della separazione tra nord e sud del mondo. Rosa Barba è artista di fama internazionale. Numerose istituzioni le hanno dedicato mostre personali, tra le più recenti: Villa Medici: Accademia di Francia a Roma (2022); Esther Schipper Berlino (2022); Cukrarna, Ljubljana (2022); Neue Nationalgalerie Berlino (2021-22). Ha partecipato a rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Venezia (2015, 2009, 2007), la Biennale di San Paolo (2016), la Biennale di Sydney e di Berlino (2014) e i suoi film hanno vinto numerosi premi in festival internazionali.

SABATO 26 NOVEMBRE ore 19.00 | DOMENICA 27 NOVEMBRE ore 16.00
STEFANIA TANSINI (IT)
MY BODY IN SOLO
progetto, coreografia, danza
Stefania Tansini luci Matteo Crespi suono Claudio Tortorici produzione Nanou Associazione Culturale con il supporto di Centro di Residenza Emilia-Romagna Teatro Petrella/Longiano, DNA appunti coreografici 2020 (Centro di produzione della danza Virgilio Sieni, Centro per la Scena Contemporanea /Operaestate Festival/Comune Bassano del Grappa, Gender Bender Festival/Bologna, Triennale Milano Teatro, Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto Teatro Dimora/La Corte Ospitale) foto/video Luca Del Pia
Un solo intimo ed evocativo. Con My body in solo la coreografa Stefania Tansini continua il percorso di ricerca sul corpo e sul movimento, in una forma di espressione autentica e in un contatto profondo con l’altro. Il lato vulnerabile dell’individuo viene esposto con generosità, attraverso un’accettazione della propria precarietà. In uno spazio metà nero e metà oro, un suono accoglie l’ingresso del pubblico e tre luci ne guidano l’incontro con il movimento, il respiro e la voce della danzatrice.
Poiché l'individuo non è solo un essere singolo e separato, ma per la sua stessa esistenza presuppone una relazione collettiva, se ne deduce che il processo di individuazione deve portare a relazioni collettive più intense e più ampie e non all'isolamento. (Carl Gustav Jung)

DA MERCOLEDI 30 NOVEMBRE A VENERDÌ 2 DICEMBRE ore 20.00
SABATO 3 DICEMBRE ore 19.00 | DOMENICA 4 DICEMBRE ore 16.00
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI (IT)
SATIRI
coreografia e spazio
Virgilio Sieni interpretazione Maurizio Giunti, Jari Boldrini violoncello Naomi Berrill musica Johann Sebastian Bach (Suite n. 3 in Do Maggiore, BWV 1009; Suite n. 4 in Mi bemolle Maggiore, BWV 1010) luci Marco Cassini allestimento Daniele Ferro maschere animali Chiara Occhini produzione Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza, Galleria Nazionale delle Marche con il sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze
Il Satiro, come ci dice Nietzsche ne La nascita della Tragedia (1872) e per richiamo sapienziale Giorgio Colli ne La nascita della filosofia (1975), potrebbe essere colui che getta lo sguardo nell’abisso dicendo sì alla vita: non la notte ma la sua primavera.
I due danzatori sono contagiati dall’interno, investiti dalla contemplazione rivolta al gesto simile, adiacente, simmetrico. Tracciano nell’aria una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile, riconoscendolo diverso e amico. Inscrivendo forme di intesa e di empatia che si aprono a una disposizione musicale, le danze segnano lo spazio della materia inebriante che parla con il corpo. (Virgilio Sieni)

MERCOLEDI 7 DICEMBRE ore 20
ESZTER SALAMON (FR / DE / HU)
MONUMENT 0.7: M/OTHERS
concept, direzione artistica
Eszter Salamon coreografia, performance Erzsébet Gyarmati, Eszter Salamon estratti da Composition As Explanation di Gertrude Stein scenografia Eszter Salamon, Sylvie Garot disegno luci Sylvie Garot produzione Botschaft GbR/Alexandra Wellensiek, Studio ES/Elodie Perrin commissionato da Nataša Petrešin-Bachelez e If I Can’t Dance I Don’t Want To Be Part Of Your Revolution, Amsterdam coproduzione If I Can’t Dance, I Don’t Want To Be Part Of Your Revolution, Amsterdam; Project Arts Centre, Dublino; Ménagerie de verre, Parigi con il supporto di Dipartimento del Senato di Berlino per la Cultura e l’Europa, Direzione Regionale degli Affari Culturali di Parigi-Ministero della Cultura e Comunicazione e Nationales Performance Netz (NPN) in cooperazione con Tanz im August Berlin e Kultur Büro Elisabeth
Le relazioni umane sono modi di essere nel mondo. Molte opere di Eszter Salamon si concentrano sulle soggettività femminili, sulle genealogie femministe e le relazioni multigenerazionali.
M/OTHERS esplora la relazione madre-figlia. Attraverso modalità di azione, sentimento e percezione, apre un tempo intersoggettivo dando vita a uno spazio singolare con tracce e stati di congiunzione. Questa è la seconda volta che l'artista chiede a sua madre di esibirsi con lei. Il duetto tra loro provoca empatia, cura e compassione e, attraverso l'attenzione sensuale, sperimenta un intreccio poetico dal significato oscillante. Tale convivenza e riconfigurazione costante dell'intreccio dei loro corpi diventa un processo di disfare-rifare identità, creando un momento di “co-emergenza: essere ed essere con, e testimoniare il tempo-spazio oltre l’identità”.

DA VENERDÌ 9 A DOMENICA 11 DICEMBRE
LUCIA FESTIVAL – IV edizione
STORIE AUDIO DAL MONDO
RADIO PAPESSE (IT)
LUCIA è un festival internazionale dedicato all'ascolto di opere radiofoniche e di podcast.
LUCIA è una festa per celebrare l'arte di raccontare senza immagini.
Presenta narrazioni audio provenienti da tutto il mondo e lo fa grazie alla produzione curata di video di sottotitolazione, in italiano e inglese, per agevolare l’accessibilità linguistica. Oltre alle sessioni di ascolto, LUCIA è anche un calendario di performance live, riscaldamenti sensoriali, incontri con autori e audio maker. La IV edizione del Festival è ospite di Cango nell’ambito de La Democrazia del corpo. Ed è proprio intorno ai confini del corpo, all’esplosione dei suoi limiti imposti e percepiti, alle energie che lo attraversano, alle sue identità multiple e mutevoli, alla porosità tra singolo e gruppo, alle coreografie dei riti collettivi e delle isterie di massa, che è dedicata questa edizione.

VENERDI 16 DICEMBRE ore 20.00 | SABATO 17 DICEMBRE ore 19.00
CRISTINA KRISTAL RIZZO (IT)
MONUMENTUM THE SECOND SLEEP / Cango Firenze
_ prima assoluta
concept, coreografia, costumi Cristina Kristal Rizzo danza Annamaria Ajmone, Marta Bellu, Jari Boldrini, Sara Sguotti musica Lamin Fofana disegno luci Gianni Staropoli staging per Cango Cristina Kristal Rizzo collaborazione teorica Lucia Amara creative producer Silvia Albanese produzione TIR Danza.
Progetto vincitore del Bando Abitante supportato dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e da Fondazione CR di Firenze
Il corpo è un magnete. Attrae o respinge forze. Oppure il corpo è liquido, sostanza tra le sostanze. Il tempo di una vita, dura quanto ha bisogno di durare, 8 secondi o 80 anni. Ci sono animali che non hanno un apparato percettivo che dia loro la possibilità di vedersi mutualmente, questo vuol dire che hanno solo delle forme destinate ad apparire, c’è già nel mondo qualcosa che guarda prima che ci sia un modo per guardare. Parole suoni ritmo linguaggio, un monogramma che sappia già di per sé essere una danza, una danza della regola nella diversità. Sincronizzare la tensione, il lancio, il gesto, la cadenza, la forza d’entrata dell’immagine in velocità, fare alzare la forma con il movimento proprio dell’immaginazione. È tutta una questione di ritmo. L’individuo è un’infinita comunità plurale.
Pensata per gli spazi di Cango, questa 2ª parte di Monumentum the second sleep ha un andamento temporale racchiuso nella danza pura di un ensemble, espressione di un andamento plurale delle relazioni. Attraversato da visioni cromatiche ed esperienze corporali, Monumentum the second sleep / Cango Firenze si accorda con il ritmo cardiaco di un lunghissimo loop e ci fa sentire che esistono altri livelli di comunicazione o di linguaggio, la possibilità di vivere oltre il recinto dell’utile. (Cristina Kristal Rizzo)

Per informazioni e prenotazioni:

Tel. 055 2280525

biglietteria@virgiliosieni.it

www.virgiliosieni.it