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sabato 23 novembre 2024

L'Ottava Sinfonia di Anton Bruckner con Zubin Mehta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

13-10-2022
Giovedì 13 ottobre 2022, alle ore 20.00, il direttore emerito Zubin Mehta torna alla testa dell’Orchestra del Maggio per il secondo concerto del Festival d'Autunno dedicato a Giuseppe Verdi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (piazza Vittorio Gui). Così come per la serata sinfonica inaugurale, il concerto si tiene nella Sala Grande del Teatro: sui leggii dell’Orchestra la “monumentale” Sinfonia n. 8 in do maggiore di Anton Bruckner, nella sua versione del 1890. Penultima e fra le più celebri composizioni del grande musicista austriaco, fu scritta in sei anni fra il 1884 e il 1890. Nel corso della sua carriera, il maestro Mehta ha avuto modo di confrontarsi numerose volte con l'ottava e più in generale con la produzione di Bruckner: molteplici sono le incisioni della sinfonia, sia in disco che in DVD, registrate dal maestro nel corso degli anni con alcune delle più importanti orchestre al mondo tra cui si ricordano quelle insieme ai Berliner Philharmoniker, alla Los Angeles Philharmonic e alla Israel Philharmonic.

Nessun altro artista del suo tempo fu tanto discusso e criticato quanto Anton Bruckner. Dopo aver approfondito le sue competenze come organista sperimentando le varie forme di musica sacra, all’età di quarant’anni Bruckner imbocca la via del sinfonismo e dal 1863 al 1896 compone undici sinfonie decidendo tuttavia di numerarne solo nove, cominciando dalla terza. Le dimensioni grandiose e la densità sonora delle sue sinfonie - così diverse da quelle del collega Brahms e ritenute dai viennesi le sole degne eredi della tradizione sinfonica germanica - nonché la dichiarata ammirazione per Wagner gli valsero il sarcastico appellativo di sinfonista wagneriano, ponendolo al centro di una diatriba da cui si tenne sempre lontano. La Sinfonia n. 8, la più vasta delle sue creazioni sinfoniche, impegna Bruckner per sei anni di intenso lavoro, dal 1884 fino alle revisioni del 1887 e 1890. La prima esecuzione risale a dicembre 1892 quando Hans Richter, alla testa dei Filarmonici di Vienna, tiene a battesimo l’opera considerata fino a quel momento ineseguibile per arditezze armoniche, difficoltà tecniche e lunghezza spropositata. Pagina grandiosa e ambiziosa sotto ogni punto di vista, la Sinfonia n. 8 si distingue per la dilatazione di forma, sviluppo tematico e compagine orchestrale (con i legni a tre e i corni raddoppiati da quattro a otto). Nei quattro movimenti - che seguono il modello della Nona di Beethoven con lo Scherzo in seconda posizione seguito dall’Adagio - Bruckner lavora per sezioni, frazionando i temi principali in blocchi sonori costellati di aggregati comprimari che concorrono a cementare un discorso musicale di ampia portata. Il risultato è una costruzione sonora compatta e massiccia in cui trovano spazio anche momenti di leggerezza e suggestive divagazioni. Emblematico è poi l’imponente Finale dove vengono ricapitolati, sovrapposti verticalmente, i temi principali dei quattro movimenti in un’apoteosi vertiginosa che rinsalda e unifica il monumentale edificio sinfonico.

Per maggiori informazioni: www.maggiofiorentino.com