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CanGo - Cantieri Goldonetta di Firenze (via Santa Maria 25)
mercoledì 9 e giovedì 10 novembre 2022, alle ore 20.00, il coreografo israeliano
Adi Boutrous presenta "One More Thing". In un rituale che attraversa sia il contemporaneo che il tradizionale, quattro uomini sperimentano un rito di passaggio basato sull’empatia, il destino comune e l’ascolto profondo. È un incontro di corpi, aggrovigliati e intrecciati, nel quale le possibilità di movimento sono limitate, ma poi arriva un braccio che sorregge, un ginocchio che sostiene, una mano che salva dalla caduta, aprendo alla tenerezza e bontà umana.
Mercoledì 9 novembre, al termine dello spettacolo, si terrà un incontro con l’artista a cura di Rodolfo Sacchettini. Iniziativa che rientra tra le iniziative della
rassegna "La Democrazia del Corpo" a cura del Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni, un ciclo di visioni intese come escursioni nel corpo e sul corpo. Le performance e le ospitalità di questa edizione daranno luogo a un contesto di esperienze che ricercano nell’altro un’economia non separata dal corpo e dalla fatica, dove lo sguardo del pubblico partecipa ai temi fondanti dell’abitare il mondo.
In "One More Thing", il coreografo israeliano Adi Boutrous ci invita a considerare il valore del gruppo e dell'individuo all'interno del gruppo. In un rituale che attraversa sia la contemporaneità che la tradizione, quattro uomini sperimentano un rito di passaggio basato sull'empatia, sul destino comune e sull'ascolto profondo. In questo modo riesaminano la relazione tra mascolinità e potere e l’intrinseco potenziale di supporto, intensità e desiderio di sincronicità.È un dialogo scenico intimo in cui i quattro danzatori esprimono momenti di forza e di debolezza, trasmettendo gli aspetti morali insiti nell’incontro tra i corpi: in posizioni intrecciate e aggrovigliate, le possibilità di movimento sono limitate, ma da qualche parte arriva un braccio che sorregge, un ginocchio che sostiene, una mano che salva il corpo dalla caduta.
Mentre la natura umana continua a consacrare l'individualità, One More Thing si sforza di illuminare la tenerezza e di esaltare la bontà umana.
Adi Boutrous (Beer Sheva, 1989) ha iniziato la sua formazione professionale di danza presso la Matte Asher School for Performing Arts del Kibbutz Gaaton, seguita da due anni al Maslool-Professional Dance Program - Tel Aviv-Jaffa. Lavora come danzatore con coreografi israeliani, tra cui Iris Erez, Hillel Kogan, Dana Ruttenberg, Noa Shadur, Rachel Ardos e Bosmat Nossan. Le sue opere sono rappresentate sia in Israele che all'estero, su molti palcoscenici internazionali. Nel 2016 ha creato It's Always Here, presentato al Curtain Up Festival, alla Biennale di Danza di Lione, al Pavillon Noir di Aix-en-Provence e alla Scène 55 di Mougins. Oltre al lavoro come coreografo, danzatore e performer, Boutrous è anche collezionista di vinili e DJ. Il Théâtre de la Ville ha presentato Submission nel gennaio 2019. One more thing è una creazione del 2020.
coreografia Adi Boutrous performers Ariel Gelbart, Jeremy Alberge, Gal Gorfung, Adi Boutrous disegno luci Ofer Laufer disegno musiche ed editing Adi Boutrous costumi Stav Struz Boutrous coproduzione Adi Boutrous, Théâtre de la Ville – Paris e fabrik Potsdam con il supporto di The Foundation for Independent Creators fondato dal Ministero della Cultura e dello Sport e dal programma di residenza dell’Arab – Jewish community Center, JaffaPer ulteriori informazioni:
www.virgiliosieni.it