“Il Respiro del Pubblico Festival 22” torna per la sua seconda edizione. Otto appuntamenti dal 19 novembre al 5 dicembre 2022 a Firenze con proposte che si svolgeranno in luoghi, anche non convenzionali, dell'Oltrarno e al Teatro di Cestello. A cura di Cantiere Obraz, associazione culturale fiorentina di formazione e produzione teatrale, con il contributo della Fondazione CR Firenze. In programma anche incontri con i drammaturghi aperti al pubblico e il secondo anno della Scuola di Critica Teatrale per Adolescenti “Ciuchi Mannari”.
La volontà è di concentrarsi sul ruolo e il potere dello spettatore. «Non si pensa mai – spiegano i curatori del progetto, Alessandra Comanducci e Paolo Ciotti - al peso, al ruolo e al potere che ha lo spettatore in teatro. È l'unico elemento, oltre all'attore, veramente insostituibile dell'atto teatrale. Uno spettatore, nello spettacolo dal vivo, si potrebbe in ogni momento alzare e interrompere o deviare lo spettacolo. Come Cantiere Obraz siamo alla ricerca di un teatro vivo, in cui lo scambio fra attore e pubblico sia attivo: portare il teatro alla gente, chiamare il pubblico a una responsabilità. In questo senso il nostro è un festival della polis, un festival politico che vuole riscoprire la natura assembleare del teatro e lo fa mettendo al centro lo spettatore».
La direzione artistica
Cantiere Obraz ne “Il Respiro del Pubblico Festival 22” propone un programma che sul potere ragiona anche dal punto di vista delle tematiche.
«Abbiamo deciso di scegliere i titoli – sottolineano Alessandra Comanducci e Paolo Ciotti – oltre che per la loro peculiare relazione con gli spettatori, con la finalità di promuovere una riflessione sul tema del potere. E lo si fa attraverso spettacoli anche molto diversi fra loro, come può avvenire in “Cane” e “Giacomo”, ma anche di riflettere sulla natura attiva del potere. Per esempio, quello che gli altri (o il fato?) esercitano su di noi come nei miti tragici rivisitati dal Teatro dei Borgia (“Eracle, l’invisibile”, “Medea per Strada”) o in una ben più comica "Una storia di baffi" dove una non-reazione getta totalmente nello scompiglio il protagonista. Oppure il potere che noi esercitiamo sugli altri, magari sul pubblico, come in “Lei Lear” o più accuratamente quello che noi esercitiamo su noi stessi come sia l'"Effetto Papageno" di Panella che Santeramo ci condurranno a fare».
Una riflessione, quindi, sia su il potere come sostantivo, cioè quello che si può esercitare o subire, ma anche e, soprattutto, sul concetto di potere come verbo: quello che io, tu, noi possiamo fare, spingendo ancora una volta l'atto teatrale verso l'azione, in primo luogo quella del pubblico che si incontra con gli artisti per attraversare con lo sguardo una storia.
«Si tratta – aggiungono - di prendersi un rischio, di andare verso le persone e di permettere alle persone di venire verso di noi. Il nostro target è la gente comune e per avvicinarla abbiamo deciso di avvalerci di grandi professionalità». Come si evince dal programma e dagli incontri con i drammaturghi.
Il programma del Festival
Cantiere Obraz ha scelto di stare in parte dentro il teatro e in parte di uscire, perseguendo in questo modo quello che da sempre è il principale obiettivo: connettersi alla cittadinanza.
Quattro degli otto titoli in programma si svolgeranno all'interno del Teatro del Cestello. Due le prime fiorentine con "Lei Lear" (25 novembre alle 20,45) di C'Art e Muchas Gratias con Chiara Fenizi e Julieta Marocco. Lo spettacolo è vincitore del Pimoff per il teatro contemporaneo 2021 e di Inventaria 2021. Seguirà il 26 novembre alle 20,45 l'ultimo spettacolo di Michele Santeramo, prodotto da mo-wan teatro "Di Malavoglia". Debutto assoluto, invece per "Una storia di baffi" (30 novembre alle 20.45) del Teatro dei Naviganti, di e con Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo. Sempre al Teatro di Cestello (27 novembre alle 16,30) ritornano Michele Panella e Daniela D'Argenio Donati con "Effetto Papageno".
Gli altri quattro titoli, invece, verranno realizzati in maniera diffusa nell' Oltrarno fiorentino e per la prima volta Cantiere Obraz avrà l'occasione di collaborare con altri spazi teatrali della zona. In primo luogo il Garage Performance Studio che ospiterà per le prime due serate (19 novembre alle 20,30 e il 20 alle 18), l'apertura del festival con lo spettacolo "Cane", produzione Cantiere Obraz, spettacolo selezionato per la seconda fase di In-Box 2022 - Rete di sostegno del teatro emergente in italiano.
Altro nuovo spazio per il festival, la Sala Vanni dove torna il Teatro dei Borgia con la loro ultima produzione "Giacomo (Matteotti)" (4 dicembre alle 18), che prevede, nell'anno del centenario della marcia su Roma, la messa in scena dei due discorsi di Giacomo Matteotti prima di essere assassinato. Si conferma anche la fruttuosa collaborazione con lo spazio di Progetto Arcobaleno che ospiterà, sempre del Teatro dei Borgia, "Eracle, l’invisibile” (2 e 3 dicembre alle 20.45) e in conclusione di festival, il ritorno di "Medea per strada" (5 dicembre alle 21) dopo il successo dello scorso anno. Questi due spettacoli fanno parte della Città dei Miti e la Compagnia ha appena vinto il Premio Rete Critica 2022 per questo progetto.
Gli incontri con i drammaturghi
“Il Respiro del Pubblico Festival 22” è un progetto ampio, non solo una lista di titoli, ma un contenitore di occasioni come le lezioni tenute al Cestello dai drammaturghi e aperte a tutti. Con orario 18-19,30, l’8 novembre Davide Pascarella con “Fare un teatro”, il 15 novembre Teatro Sotterraneo con “Scrittura scenica di gruppo", il 22 novembre Cristina Rizzo con “Il consenso della vita nel corpo: le molteplici forme del feeling della danza”, il 26 novembre alle 17,30 Michele Santeramo “Incontro con l’autore”, il 29 novembre Fabrizio Sinisi con “La parola come azione teatrale”.
La Scuola di Critica Teatrale per Adolescenti “Ciuchi Mannari”.
Cantiere Obraz, in particolare si rivolge ai giovani attraverso la scuola di critica teatrale. Con il Festival entra in azione anche la Scuola di Critica Teatrale per Adolescenti “Ciuchi Mannari”. Ragazze e ragazzi dai 14 ai 25 anni che seguono un percorso di studio e conoscenza della critica teatrale. Vedranno gli spettacoli e li recensiranno. Il Festival sarà una “palestra” per i neo giovani critici, seguiti in un'azione di tutoraggio dai loro “maestri”. Prosegue a Firenze la prima scuola di critica teatrale in Toscana per le nuove generazioni.
Questo dell'azione è il motore che muove il progetto del Respiro del Pubblico, fin dai suoi primi passi avvenuti nel 2020 e che si è in parte concretizzata nel percorso di formazione del pubblico elaborato per ragazzi dai 14 ai 25 anni Scuola di Critica Teatrale per Adolescenti “Ciuchi Mannari”, anch'essa alla seconda edizione. Il progetto realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, infatti è stato confermato e vede coinvolti, come allievi circa 20 ragazzi che stanno compiendo un percorso di allenamento alla visione e di analisi del linguaggio teatrale attraverso le lezioni di alcuni critici italiani (Alice Capozza, Antonio Mazzucca e Sandra Balsimelli della redazione di Gufetto, Renzo Francabandera e Michel Mastroianni, Gabriele Rizza, Matteo Brighenti, Rodolfo Sacchettini) e, da quest'anno, l'incontro con esponenti della drammaturgia contemporanea italiana (Santeramo, Pascarella, Sotterraneo, Cristina Kristal Rizzo e Fabrizio Sinisi).
Gli incontri con gli autori si svolgeranno in concomitanza con gli spettacoli del festival e saranno aperti alla cittadinanza. Al termine del percorso i Ciuchi Mannari saranno impegnati nella scrittura di alcune recensioni degli spettacoli visti durante il festival. Gli scritti verranno supervisionati e pubblicati sul sito di Gufetto. Il 19 dicembre al Teatro di Cestello ci sarà la serata di chiusura con presentazione e pubblicazione recensioni su Gufetto.net.
Per maggiori informazioni e prenotazioni: https://cantiereobraz.it/il-respiro-del-pubblico-festival/