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venerdì 19 aprile 2024

"La speranza nella poesia" di Giuseppe Fornasarig a Palazzo Medici Riccardi

18-11-2022
Venerdì 18 novembre 2022, alle ore 17.30, nella Sala Oriana Fallaci di Palazzo Medici Riccardi a Firenze (via de’ Ginori, 8), promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e dall’Associazione Sguardo e Sogno, avrà luogo la presentazione del volume "La speranza nella poesia" (ed. La Bussola) di Giuseppe Fornasarig, unitamente alla sua traduzione in lingua inglese "The hope in poetry" (curata da Martina Diuccio per la stessa casa editrice). Presenta e coordina: Massimiliano Bardotti. Con interventi di: Michele Brancale, Paola Lucarini, Maria Valeria Sanfilippo e Matteo Sani.

Tutta l’opera di Fornasarig è compenetrata dalla speranza di un possibile nuovo paradigma, di una singolare percezione di “Nuovo Umanesimo” che costituisce il nucleo centrale. L’attuazione si paleserebbe nell’uomo contemporaneo, in quanto egli si scopre portatore di una mente nuova, dove la coscienza diurna e l’inconscio s’incontrano attraverso l’analisi dei sogni. Mente nuova in cui si realizza anche la realtà che gli sta di fronte di cui egli è partecipe costruttore.

Giuseppe Fornasarig. Nato a Postumia (Trieste) da padre fumano e quindi originario di quella zona mitteleuropea che ha dato i natali a Saba e Svevo, ha vissuto e si è spento a Firenze. Si è laureato all’Istituto Orientale di Napoli con una tesi sul Dottor Faust di Tomas Mann, la cui sintesi è stata pubblicata sugli Annali dell’Orientale stesso, ove è pure con?uito un saggio su Hemingway. Ha insegnato lingua e letteratura inglese. È stato contrattista alla Facoltà di Scienze Bancarie nell’Università di Siena. Oltre che su Tomas Mann ed Ernest Hemingway, annovera saggi su Dino Campana; tra le sillogi poetiche La luce viene dalla notte (Il Leone) e una prima edizione, dal titolo Il sentiero della ricerca (Editing), che anticipa la presente pubblicazione.
Sue poesie sono apparse sulle riviste “Il Belpaese” e “Origini” nell’antologia “Parole di passo” (Aragno) e sono state oggetto di svariati premi letterari. Alla lirica Il tempo vuoto e il suo arbitrio è stato assegnato il “Fiorino d’argento” (2000).

Il dettato lirico si eleva per contenuti, forme e stile. Perciò, in un tempo avaro come il nostro, che poco concede alla lettura e molto meno alla poesia, l’impegno di un poeta come Giuseppe Fornasarig contribuisce su più fronti a ‘risemantizzare’ il ruolo dell’intellettuale. Lo aveva ben capito il grande critico Giorgio Barberi Squarotti che, in una lettera del 15 novembre 2008, destinata allo stesso autore, a?ermava: “Caro Fornasarig, ho letto con vivo interesse e partecipazione. La sua poesia è fondamentalmente concettuale, fra memoria, religiosità, ricerca morale e mito. È un discorso intensissimo, grandioso, che coinvolge il lettore e lo illumina di verità e di grazia”.