Sabato 26 novembre 2022, alle ore 16.00, al Saloncino del Teatro della Pergola, arriva per la stagione degli Amici della Musica di Firenze il violinista Giuseppe Gibboni, vincitore nel 2021 della 56° edizione del prestigioso Premio Paganini, uno dei maggiori concorsi violinistici a livello internazionale. Quarto italiano nella lunga storia del concorso ad aggiudicarsi il riconoscimento, assegnato nel 1958 a Salvatore Accardo, Gibboni ha trionfato dopo oltre vent’anni dalla vittoria dell’ultimo connazionale, Giovanni Angeleri, vincitore nel 1997. Gibboni si esibirà in duo assieme al pianista Ingmar Lazar, francese, classe 1993, vincitore, tra i numerosi concorsi, del Tabor Foundation Piano Award al Festival di Verbier. Il programma prevede la Sonata n. 3 in re minore, op. 108 di J. Brahms, i Capricci n. 1, 5 e 24 di N. Paganini, le Variazioni su un Tema originale, op. 15 di Wieniawski e, sempre di Paganini, “La Campanella” dal Concerto n. 2 in si minore, op. 7. Quello di Gibboni per gli Amici della Musica è il debutto nella stagione principale, ma non un vero e proprio debutto. Il violinista salernitano si era infatti già esibito nel 2017, appena sedicenne, nell’ambito della prima edizione del Fortissimissimo Firenze Festival, la rassegna ideata da Andrea Lucchesini che ogni anno scrittura i migliori talenti della scena della musica classica nazionale, prima delle loro vittorie in prestigiosi concorsi, apparizioni televisive e debutti in stagioni internazionali. E’ il caso di Gibboni, che di Fortissimissimo dice: “ho un bellissimo ricordo di quell’esperienza e fu uno splendido concerto. Ricordo il clima giovanile del Festival e l’incontro con gli studenti in Conservatorio, sono molto lieto di tornare agli Amici della Musica dopo quell’esperienza”.
Classe 2001, Giuseppe Gibboni ha iniziato lo studio del violino a tre anni con il padre e a sei è stato ammesso per meriti straordinari al Conservatorio. Si è diplomato a 15 anni con Lode e Menzione d'Onore presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Nell’ottobre del 2015, a soli 14 anni, Giuseppe Gibboni è entrato all'Accademia Stauffer di Cremona nella classe di Salvatore Accardo. Nel 2016 ha ricevuto il Diploma d'Onore ai corsi di Alto Perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena. Dal 2016 frequenta il corso di Alto Perfezionamento presso l'Accademia Perosi di Biella nella classe di Pavel Berman. Attualmente studia nella classe di Pierre Amoyal al Mozarteum di Salisburgo. Giuseppe Gibboni ha trionfato al 56° Premio Paganini di Genova, conquistando inoltre il premio speciale per la miglior esecuzione del concerto di Paganini, il Premio Speciale per il maggior riconoscimento da parte del pubblico e il Premio Speciale per la miglior interpretazione dei Capricci di Paganini. A novembre 2016 ha partecipato al programma di RAI 1 in collaborazione con UNICEF "Prodigi - La Musica è Vita", vincendo il programma ed è stato nominato il "Prodigio Italiano". Nel 2017 Giuseppe Gibboni ha ottenuto un riconoscimento della Camera dei Deputati dalla Presidente Laura Boldrini nella Giornata Nazionale della Musica e il Premio Internazionale "Charlot" come giovane promessa della musica. Ha inciso un album con la casa discografica Warner Classics che porta il suo nome accompagnato dall'Orchestra Busoni diretta da Massimo Belli. Nel settembre 2017 Giuseppe Gibboni ha effettuato un concerto presso l'Università Bocconi di Milano suonando sullo Stradivari della collezione LAM (ex Scotland 1734) per conto del Museo del Violino di Cremona. Si è esibito al Conservatorio Čajkovskij di Mosca a chiusura della mostra "Il Mito di Stradivari". Dal 2017 Giuseppe Gibboni è un artista della SI-YO Foundation di New York.
Acclamato da Classica Magazine come “pianista dalla presenza magnetica”, Ingmar Lazar è apprezzato a livello internazionale per le sue interpretazioni profonde e commoventi, oltre che per il suo brillante controllo e la tecnica stupefacente. Lazar si è saldamente affermato come uno dei principali musicisti francesi della sua generazione. Si esibisce nelle sale più prestigiose al mondo, come la Sala Grande del Conservatorio Čajkovskij e l'International Performing Arts Centre di Mosca, il Concertgebouw di Amsterdam, la Herkulessaal di Monaco di Baviera, Mozarteum di Salisburgo, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Rudolfinum di Praga, La Seine Musicale di Parigi, l'Ateneo Rumeno di Bucarest e l'Auditorium Charles Bronfman di Tel Aviv, solo per citarne alcuni. È regolarmente invitato a festival prestigiosi quali, tra gli altri, Festspiele Mecklenburg-Vorpommern, La Roque d'Anthéron, Festival di Grafenegg, Festival Internazionale di Colmar, Festival Radio France Occitanie Montpellier, Festival Chopin di Parigi, Festival Les Piano Folies di Le Touquet-Paris-Plage, Festival Musicale di Sant Pere de Rodes. Come musicista da camera, Lazar collabora con Pierre Amoyal, Alexandre Brussilovsky, Nicolas Dautricourt, Giuseppe Gibboni, Benjamin Herzl, Stanislas Kim, Danielle Laval, Roman Patočka, Jean-Claude Pennetier, François Salque, Christoph Seybold, Ekaterina Valiulina, il Quatuor Hermès e il Vision String Quartet. Nato in Francia nel 1993, Ingmar Lazar ha debuttato a 6 anni alla Salle Gaveau di Parigi. Vincitore di numerosi concorsi internazionali, ha ottenuto il Tabor Foundation Piano Award al Festival di Verbier nel 2013. Nel 2020 è stato premiato agli Ateliers Médicis, con il sostegno del Ministero della Cultura francese. Ingmar Lazar è un artista Steinway. Dal 2016, è fondatore e direttore artistico del Festival du Bruit qui Pense di Louveciennes. Il suo obiettivo è creare un forte legame tra gli artisti e il pubblico con interviste e discussioni interattive post-concerto. Dal 2021 è anche direttore artistico del festival pianistico Escapades Pianistiques di Château de Commarin.
Domenica 27 novembre 2022, alle ore 21.00, sempre al Saloncino della Pergola, si esibirà il trio formato da Tommaso Lonquich al clarinetto, Danusha Waskiewicz alla viola e Andrea Rebaudengo al pianoforte. Il programma prevede il Trio in mi bemolle maggiore, K. 498, "Kegelstatt" di Mozart, Hommage à Robert Schumann op. 15ddi Kurtág, Märchenerzählungen, op. 132 di Schumann e, dagli otto Stücke op. 83 di Bruch, i numeri 1, 2, 6 e 7.
Acclamato dalla critica come “clarinettista formidabile” e lodato per “il suo timbro sontuoso, la costante maestria e passione, lo smagliante virtuosismo”, Tommaso Lonquich è clarinetto solista nell’Ensemble MidtVest, innovativo gruppo da camera con base in Danimarca. È inoltre membro della Chamber Music Society of Lincoln Center a New York, con la quale si esibisce negli Stati Uniti e in tournée. Partecipa regolarmente a festival negli Stati Uniti, Europa, Sud America e Asia, collaborando con Christian Tetzlaff, Carolin Widmann, Pekka Kuusisto, Enrico Bronzi, Umberto Clerici, Sergio Azzolini, Danusha Waskiewicz, Alexander Lonquich, Jeffrey Swann, Klaus Thunemann e i Quartetti Vertavo, Noûs e Zaïde. Tommaso Lonquich si è esibito nelle più importanti sale del mondo, tra cui Carnegie e Alice Tully Hall (New York), Wigmore Hall (Londra), Auditorio Nacional (Madrid), Gran Liceu (Barcelona), Salle Pleyel e il Louvre (Parigi), Sala Verdi (Milano), Cappella Paolina del Quirinale (Roma) e Suntory Hall (Tokyo). Nel 2021 ha inciso “Moonwalk”, suo primo disco solista in duo con Alexander Lonquich. Appare come solista e primo clarinetto con Haydn Philharmonie, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Leonore, Orchestra della Radiotelevisione Slovena e Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, collaborando con direttori come Zubin Mehta, Vladimir Ashkenazy, Fabio Luisi, Daniele Giorgi, Giovanni Antonini, Peter Eötvös, Enrico Onofri e Leonard Slatkin. Tommaso Lonquich è un artista Schwenk & Seggelke, ZAC Ligature e Buffet Crampon e suona strumenti storici ricostruiti da Soren Green.
Nata in Germania nel 1973, Danusha Waskiewicz si è perfezionata nell’arte della viola con Tabea Zimmermann, affermandosi a livello internazionale con la vittoria al Concorso ARD di Monaco di Baviera, dove ha ricevuto il primo premio e due premi speciali. Scelta da Claudio Abbado, ha fatto parte della Gustav Mahler Jugendorchester, dal 2004 ha assunto il ruolo di prima viola dell’Orchestra Mozart e dal 2010 è stata membro dell’Orchestra del Festival di Lucerna. Con la direzione di Abbado e l’Orchestra Mozart ha inciso, insieme a Giuliano Carmignola, la Sinfonia Concertante di Mozart per Deutsche Grammophon. In seguito, ha registrato i Concerti Brandeburghesi di Bach con l’etichetta Euro Arts e il Concerto per viola e orchestra di Béla Bartók. Ha collaborato inoltre con orchestre di grande prestigio in Germania, come i Berliner Philharmoniker (a soli 25 anni), la Frankfurt Radio Symphony Orchestra e la Bayerische Rundfunk Orchester. Danusha Waskiewicz è un’appassionata camerista. Dal 2018, fa parte del Quartetto Prometeo. Si esibisce regolarmente con Isabelle Faust e ha collaborato con Mario Brunello, Anna Prohaska e Veronika Eberle. L’insegnamento occupa una parte importante della sua attività: in collaborazione con l’Accademia Mozart di Bologna e l’Associazione Musicale “Petite Société” si occupa della formazione di giovani violisti e musicisti da camera.
Andrea Rebaudengo ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia nel 1993. Invitato regolarmente dalle più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, Bologna Festival, Ravenna Festival, si è esibito in tutti i paesi europei, Stati Uniti, Canada, Colombia, Argentina, Russia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Ha suonato come solista con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica di Zwickau, Orchestra Filarmonica di Torino, gli Ottoni della Scala. è il pianista dell’ensemble Sentieri Selvaggi, e ha collaborato con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Julia Wolfe, Mark-Anthony Turnage, Luca Francesconi e Ivan Fedele. Come solista ha inciso per Stradivarius e Bottega Discantica, con Sentieri Selvaggi per Deutsche Grammophon e Cantaloupe Records, con Danusha Waskiewicz per Decca, con l’Altus Trio per Limen, con Cristina Zavalloni per Egea, con Simone Beneventi per Stradivarius. Insegna al Conservatorio di Milano e tiene un seminario al Conservatorio di Lugano.
I biglietti sono in vendita presso i punti vendita BoxOffice Toscana e online su www.ticketone.it
La stagione concertistica degli Amici della Musica di Firenze è realizzata con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Fondazione Carlo Marchi, American Friends of Florence Music, Unicoop Firenze.
Per maggiori informazioni: www.amicimusicafirenze.it