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mercoledì 25 dicembre 2024

125 anni del Kunsthistorisches Institut in Florenz: incontro all'Auditorium Vasari degli Uffizi

13-12-2022

Nel 1897, su iniziativa di un gruppo di studiosi, viene fondato a Firenze il Kunsthistorisches Institut in Florenz.Diretto dal Prof. Dr. Gerhard Wolf, è oggi tra gli istituti di ricerca storico-artistica più antichi al mondo e nel 2022 festeggia i suoi 125 anni di attività nonché i 20 anni dal suo ingresso nella galassia della Società Max Planck per la Promozione delle Scienze. Per l’evento, introdotto da Gerhard Wolf, l’Istituto ha invitato Alina Payne, Professoressa di Storia dell'arte e dell'architettura all'Università di Harvard e direttrice di Villa I Tatti a Firenze, a tenere una conferenza celebrativa dal titolo “Another Renaissance? Art Between Two Worlds c. 1500 (Un altro Rinascimento? Arte tra due mondi intorno al 1500)”.   L'incontro è previsto per martedì 13 dicembre 2022 alle ore 16.30 all'Auditorium Vasari alle Gallerie degli Uffizi e vedrà anche i saluti istituzionali di Eike Schmidt (direttore delle Gallerie degli Uffizi), Paola D'Agostino (direttrice dei Musei del Bargello),  Elisabetta Meucci (assessora Università e ricerca del Comune di Firenze) e di Andreas Krüger per l'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma. Another Renaissance? Art Between Two Worlds c. 1500” scaturisce dal progetto e dal volume The Land between Two Seas (Brill 2022) e si concentra sull'Europa orientale del primo periodo moderno, dall'Adriatico, il Mar Nero e il Mar d'Azov fino alla Moscovia, alla Polonia e alla Lituania. Una regione con una storia complessa quale campo di scontro tra imperi, collegata da forti legami fluviali verso il "centro" della cultura mediterranea e compartecipe del suo crogiolo artistico e culturale. Sebbene gli studiosi abbiano essenzialmente relegato questo "entroterra" in uno spazio crepuscolare di "Bisanzio dopo Bisanzio", la sua produzione artistica solleva importanti questioni su centro e periferia, sulla contaminazione e sui luoghi dell'innovazione artistica, arrivando a toccare/sfiorare dinamiche politiche di grande attualità. Partendo dallo studio di una cattedrale in Valacchia (1512-1517 circa), Alina Payne esamina questa zona liminale di mediazione tra l'Europa orientale e le culture dell'Asia occidentale e centrale, un mondo fluido e instabile e quindi più flessibile ed eterogeneo nell'arte, nell’architettura, nei modi e persino nelle fedi. Alina Payne è professoressa di Storia dell'arte e dell'architettura all'Università di Harvard, dove detiene la cattedra Alexander P. Misheff, e direttrice di Villa I Tatti (Berenson) tra Firenze e Settignano. Recentemente ha pubblicato L'architecture parmi les arts. Matérialité, transferts et travail artistique dans l'Italie de la Renaissance (Hazan/Louvre 2016) e ha curato The Renaissance in the 19th Century (con Lina Bolzoni; I Tatti/Harvard, 2018); The Companion to Renaissance and Baroque Architecture (Wiley/Blackwell, 2017); Histories of Ornament: From Global to Local (con Gülru Necipoğlu; Princeton, 2016). Nel 2006 ha ricevuto il premio Max Planck e Alexander von Humboldt per le scienze umane ed è membro dell'American Academy of Arts and Sciences. È stata visiting professor presso il GSD (Harvard University); Villa I Tatti, Firenze; École Pratique des Hautes Études, Parigi; Kunsthistorisches Institut in Florenz - Istituto Max Planck, Firenze; Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck per la Storia dell'Arte, Roma; Università Roma II e Istituto Max Planck per la Storia della Scienza, Berlino.

All'incontro si potrà accedere online via Zoom, previa registrazione tramite il sito dell’istituto www.khi.fi.it/it