Mercoledì 7 dicembre 2022, alle ore 20.00,
Eszter Salamon presenta "
Monument 0.7: M/Others" a
CanGo - Cantieri Goldonetta di Firenze (via Santa Maria, 25).
La coreografa/artista/performer ungherese (attiva tra Berlino, Parigi e Budapest) e la madre Erzsébet Gyarmati (ex insegnante di biologia, di educazione fisica e di danza ed esperta di didattica) sono protagoniste di una intensa esplorazione della relazione primigenia per eccellenza. Indagando il rapporto madre/figlia in una coabitazione e riconfigurazione dei corpi, il duetto si mostra come occasione di empatia, cura, comprensione e compassione, sperimentando una tessitura poetica dai tanti significati. L’intreccio dei due corpi testimonia il tempo-spazio oltre l'identità.
A seguire incontro con l’artista coordinato da Rodolfo Sacchettini.
Le relazioni umane sono modi di essere nel mondo. Molte delle opere di Eszter Salamon si concentrano sulle soggettività femminili, sulle genealogie femministe e le relazioni multigenerazionali. M/OTHERS esplora la relazione madre-figlia. Attraverso modalità di azione, sentimento e percezione, apre un tempo intersoggettivo, dando vita a uno spazio singolare con tracce e stati di congiunzione.
«
È la seconda volta che chiedo a mia madre di esibirsi con me. Il duetto tra me e mia madre è occasione di empatia, cura e comprensione e, attraverso un'attenzione sensuale, sperimenta una tessitura poetica di significati oscillanti. Questa convivenza e la costante riconfigurazione dell'intreccio dei nostri corpi diventa un processo di disfacimento dell'identità, creando un momento di "co-emergenza": essere ed essere con, e testimoniare il tempo-spazio oltre l'identità. Ho intenzione di sviluppare ulteriormente M/OTHERS con altre coppie madre-figlia.»
Eszter Salamon, nata a Budapest nel 1970, vive e lavora tra Berlino, Parigi e Budapest. Coreografa, artista e performer, amplia gli orizzonti espressivi della danza attraverso opere teatrali, lecture performances, film e installazioni. Le sue opere spesso dialogano con la storia per analizzare e mettere in discussione le convenzioni consolidate della danza. Invitando i suoi danzatori a utilizzare tutti i mezzi di espressione corporea a loro disposizione, compresa la voce e il tatto, Salamon sviluppa coreografie con punti di riferimento trans-nazionali e trans-storici per costruire opere che sfidano le narrazioni dominanti e portano allo scoperto prospettive dimenticate o sommerse. Mescolando finzioni speculative ed elementi autobiografici, Salamon destabilizza ulteriormente i resoconti storici per creare la possibilità di far emergere nuove realtà. I suoi lavori sono spesso basati su una ricerca approfondita intorno a temi particolari come l'autobiografia femminile, le soggettività non umane e le strutture di potere nascoste che sostengono i sistemi gerarchici delle economie di produzione artistica ed educativa. Concepisce la coreografia come un mezzo per riflettere sul valore della conoscenza, dei gesti e delle immagini, esplorando il modo in cui i corpi sono vettori della circolazione e della trasformazione del significato. I codici tradizionali e contemporanei, la standardizzazione dei corpi e dell'immaginario, così come i modi di produrre conoscenza sono affrontati criticamente nella sua pratica artistica. Indaga le linee sottili tra la documentazione e la finzione per dare una prospettiva diversa su ciò che può essere percepito come realtà.
Gyarmati Erzsébet è docente di biologia ed educazione fisica, insegnante di danza ed esperta di didattica. Cinquant'anni fa ha iniziato a dedicarsi all'insegnamento della danza popolare e ha svolto un ruolo importante nel rendere l'educazione alla danza (popolare, classica e contemporanea) una parte dell'educazione artistica di base in Ungheria, accanto alla musica classica. Con i suoi studenti ha fondato il Szàzszorszép Dance Ensemble, che quest'anno ha celebrato il suo 40° anniversario e ha fatto tournée in Europa, Turchia, Israele e Canada. Tra il 1993 e il 2000, Gyarmati è stata fondatrice e direttrice della Martonvàsàr School of Arts. Tra il 1994 e il 1997 ha partecipato a MUS-E, il progetto europeo di educazione musicale e artistica di Yehudi Menuhin, in qualità di coordinatrice ungherese. Basato su un esperimento in nove Paesi (Inghilterra, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Portogallo, Svizzera e Ungheria), il progetto mira a promuovere la creatività e la tolleranza attraverso le arti. È autrice di vari libri sull'educazione alla danza popolare ungherese, tra cui "Giochi e danza nella scuola I-IV" (2001). Ha fatto parte delle Danze Ungheresi di Eszter Salamon e si è esibita in Francia, Belgio, Germania, Inghilterra, Italia, Polonia e Austria.
Per maggiori informazioni:
www.virgiliosieni.it