È il racconto di un amore, lungo vent’anni, tra due uomini; è la visione limpida e travolgente di una malattia terminale; è la storia di una vita intensa, vissuta senza rimpianti fino all’ultimo giorno. Navigando nella memoria e contemplando i ricordi che a mano a mano riemergono – viaggi, frammenti d’infanzia, libri, fotografie, musiche, case – l’autore risponde all’urgenza di riappropriarsi di un passato ormai sommerso eppure ancora capace di esprimere messaggi di felicità. Nel disegnare con grazia e delicatezza un rapporto costretto a fare i conti con il dolore, Nicola Gardini riesce a rappresentare la forza e la bellezza di un’esistenza che si confronta quotidianamente con l’idea della fine. E così, attraverso il ritratto di un uomo, celebra poeticamente la vita di tutti.
Nicola Gardini è poeta, romanziere, saggista, traduttore e pittore. Tra i suoi molti libri: i saggi Viva il latino (Garzanti,2016), Con Ovidio (Garzanti, 2017), Le dieci parole latine che raccontano il nostro mondo (Garzanti, 2018), Rinascere (Garzanti,2019), Il libro è quella cosa (Garzanti, 2020), Viva il greco (Garzanti,2021), i romanzi Le parole perdute di Amelia Lynd (Feltrinelli,2012, Premio Viareggio 2012), La vita non vissuta (Feltrinelli,2015), Nicolas (Garzanti, 2022), Silvia e l’enigma della Sibilla (Salani, 2022) e le traduzioni di 1984 di George Orwell (Mondadori, 2020) e Non crescere mai di Roald Dahl (Salani,2022). Collabora regolarmente con il Domenicale del Sole 24 Ore. È Professore di Letteratura.
Per ulteriori informazioni: www.leggerepernondimenticare.it