Martedì 7 febbraio 2023, alle ore 18.00, la
libreria Libraccio di Firenze (Via de' Cerretani 16R) ospita la presentazione del libro "
Nulla va perduto. Straordinaria vita di Leda Rafanelli" di
Paolo Ciampi (Spartaco editore). Dialoga con l’autore
Massimiliano Scudeletti.
«Mi sono donata questo nome, oltre il bel nome che porto, poi che Djali vuol dire: di me stessa, ed io son sempre appartenuta solo a me stessa». Imprevedibile, appassionata, autentica. Sempre controcorrente, ma anche al centro dei grandi eventi che hanno segnato il ventesimo secolo. «La mia vita è un romanzo, anzi, lo sono le mie vite. E io sola ne sono l'autrice». È Leda «Djali» Rafanelli, insieme anarchica e musulmana - tra le prime italiane ad abbracciare l'Islam - ma anche scrittrice, poetessa, giornalista, veggente, amante di molti. Paolo Ciampi - autore di biografie che sono romanzi o forse di romanzi che sono biografie - propone ai lettori la storia di una donna dimenticata ma capace di parlare ai nostri tempi. Protagonista di grandi battaglie in un'epoca in cui tutto sembrava possibile, Leda ha attraversato il futurismo e altre avanguardie, ha avuto a che fare con personaggi quali Marinetti e Carrà, ha respinto l'amore di Mussolini quando quest'ultimo era ancora un socialista rivoluzionario, capendo prima di tutti gli altri di che pasta era fatto. Ciampi racconta dando voce anche a se stesso perché molte sono le questioni che Leda pone direttamente. Quale libertà, quale responsabilità, in tempi dove ha gioco più facile l'indifferenza? E quanto ci manca oggi quel «noi» su cui contava Leda? «Nella mia Vita libera - ostacolata solo dalla fatalità della lontananza - solo i Compagni, solo gli Anarchici, non mi hanno mai deluso. Dai più illustri ai più umili, tutti sono stati per me Luce, Calore, Vita, e solo unita alla schiera dei ribelli, dei refrattari, degli Individui che vanno contro corrente, sono rimasta IO».
Paolo Ciampi, giornalista che negli anni ha lavorato per diverse testate agli inizi degli anni Duemila ha iniziato a pubblicare libri, diversi dei quali hanno ottenuto riconoscimenti nazionali e adattamenti teatrali. È l’autore della prima storia completa dei quotidiani fiorentini e delle biografie dedicate a Odoardo Beccari, Enrica Calabresi, Jessie White Mario, Beatrice di Pian degli Ontani, Filippo Pananti, Leonardo Fibonacci, George Perkins Marsh. Ha raccontato viaggi a piedi e in bicicletta, con particolare riferimento a Olanda, Polonia, Gran Bretagna e alcuni cammini, quali la Via degli Dei e le Foreste Casentinesi Da Un nome è stato tratto lo spettacolo teatrale Un nome nel vento, prodotto dal Teatrino di Fondi in collaborazione con Versiliadanza, e il docufilm Una donna. Poco più di un nome, con la regia di Ornella Grassi[ Una gavetta in fondo al mare è diventato uno spettacolo dell’attore Andrea Giuntini ed è stato tradotto in Grecia. Per due volte, nel 2019 e nel 2021, è stato candidato, senza mai vincerlo, al Premio Strega con i libri L'ambasciatore delle foreste e Il maragià di Firenze, entrambi pubblicati dalla casa editrice Arkadia.
Per maggiori informazioni:
www.libraccio.it