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giovedì 21 novembre 2024

"Il Teatro dei Chille", quattro spettacoli firmati dai Chille de la balanza a San Salvi

04-03-2023

Il 2023 sarà un anno particolarmente importante per i Chille de la balanza e San Salvi, con al centro i progetti speciali su Don Milani e sul 50.mo anno di attività della compagnia. Tra i primi appuntamenti, si segnala il ritorno di uno dei momenti più amati dall’affezionato pubblico sansalvino: parliamo de “Il Teatro dei Chille”. In tutti i fine settimana di marzo si susseguiranno nella Sala Mario Dondero, che ospita all’interno il piccolo Teatro nell’ex-città manicomio, ben quattro spettacoli firmati dai Chille, tra cui due novità assolute.

Si inizia sabato 4 e domenica 5 marzo con "Il Brigante", dall’omonimo racconto di Robert Walser.  La drammaturgia e scrittura scenica sono di Claudio Ascoli, in scena con Rosario Terrone, Salomè Baldion, Sara Chieppa, la violista Martina Weber e i danzatori Salvatore Nocera e Linda Vinattieri. Lo spazio scenico è a cura di Sissi Abbondanza, le luci di Teresa Palminiello e i suoni di Francesco Lascialfari. La musica originale è di Dario Ascoli.

La vita di un uomo troppo “gentile”, di un antieroe escluso dalla società: di questo tratta Il Brigante, romanzo in parte autobiografico di Robert Walser, scelto dai Chille per accompagnarci ad esser consapevoli della necessità dell’inclusione. E’ in assoluto la prima messinscena dal testo walseriano.

Il manoscritto del Brigante era “nascosto” in quel pacchetto di 526 foglietti scritti a matita con una calligrafia non più alta di due millimetri che Lisa, la sorella di Walser, consegnò a Carl Seelig nel 1937 e che l’amico inizialmente scambiò per un codice cifrato. Sono i cosiddetti “microgrammi”, di ardua decrittazione: i «microgrammi» del cosiddetto «Paese del Lapis». La stesura del Brigante venne realizzata a Berna, verosimilmente fra il luglio e l'agosto del 1925, nell'arco di sei settimane. Il romanzo fu scoperto solo dodici anni dopo la morte dello scrittore avvenuta nel 1956: opportunamente ingrandito, la prima trascrizione è del 1968, la prima pubblicazione del 1972!

E’ l’avventurosa, labirintica storia di un simpatico e anonimo antieroe, detto appunto “il Brigante”, il quale altri non è se non l’alter-ego dello stesso Walser, che a un certo punto invita addirittura il protagonista a partecipare con lui alla stesura del romanzo.

Entrambi fuori-luogo nella società, che non vuole includerli in nessun modo. E con le donne poi…

Ma, ci dicono i Chille, procediamo con ordine, presentando gli abitanti del microgramma walseriano: Edith la sua innamorata…con pistola con la quale sparerà al Brigante, la giovane Wanda cioè l’altra (o no?), una Signora violista e vedova, Selma l’affittacamere, il Brigante anzi meglio il corpo del Brigante nella camera in affitto e naturalmente Il Brigante che forse è anche Robert Walser.

Qualcosa non è chiaro? Bene, come direbbe Walser: ulteriori ragguagli in seguito.

Secondo appuntamento sabato 11 e domenica 12 marzo con "Casa di bambole", uno storico spettacolo di e con Sissi Abbondanza, con immagini create da Paolo Lauri. Casa di bambole, ispirato agli scritti di Ingeborg Bachmann,  indaga su un universo di solitudine, in un mondo di soli replicanti in cui non si ritrovano più persone. Una donna nella sua casa (nido e prigione) alla fine di una festa e in attesa l’indomani dell’arrivo del suo uomo, scopre un’altra se stessa con cui dialogare. Lo spettacolo è una riflessione sull’incapacità di rapportarsi nel reale che spinge verso dialoghi isolati, creando mondi in cui si finisce con il parlare in un infinito, crudele soliloquio.

Sabato 18 e domenica 19 marzo  va in scena "Voglio solo cercare di essere felice" di Claudio Ascoli, da Antonin Artaud e Colette Thomas. In scena Salomè Baldion, Giorgia Tomasi e la partecipazione di Claudio Ascoli nelle voci maschili che accompagnano l’universo Colette. Lo spettacolo si avvale dei video di Paolo Lauri, delle scene e costumi di Sissi Abbondanza. Scrittura scenica di Claudio Ascoli. IL TEATRO IMPOSSIBILE, L’AMORE IMPOSSIBILE, LA NEGAZIONE DEL PIACERE, LA DISCESA NELLA FOLLIA: ecco un possibile sottotitolo di questo spettacolo! Colette Thomas è una donna e artista che ha accompagnato molte vite straordinarie del Novecento: Jean-Paul Sartre, Louis Jouvet,  Antonin Artaud. In un lungo percorso di emozioni, in “Voglio solo cercare…” provano a farla rivivere (o rinascere, come Colette avrebbe amato dire) due corpi-presenza: quello di Salomè Baldion, negli incontri giovanili con Sartre e Jouvet, e l’altro di Giorgia Tomasi in quello crudele e decisivo con Artaud.

“Il Teatro dei Chille” si chiude sabato 25 e domenica 26 marzo con "Sono solo suoni" di e con Sara Chieppa. Il primo studio di questo spettacolo risultò vincitore nel 2022 del Festival SPACCIAMO CULTURE interdette. Sara Chieppa è una giovane attrice-autrice torinese. Così presenta il suo spettacolo: “Parte da racconti di vissuti personali, frammenti di parole, pensieri, paure e poesie di coloro che hanno conosciuto il significato della parola ‘malato’. Nasce cosi Nanà, un personaggio immaginato dalla mia personale esperienza in ricoveri psichiatrici, che vive in alcuni diari tenuti da me durante la degenza.” 


Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.00. I posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni tel/whatsapp 335 6270739 o mail a info@chille.it.  Il biglietto di ingresso  costa € 12, con riduzione Coop e Arci ad € 10. E’ previsto un abbonamento ai 4 spettacoli, al costo di € 20.