Mercoledì 19 aprile 2023, alle ore 17.30, per la
rassegna "Leggere per non dimenticare", la
Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 24) ospita la presentazione del libro
"Fondata sul lavoro" di Alfonso Celotto (Mondadori, 2022). Presenta Stefania Nicasi. La trama del libro si svolge nel 1947 e richiama l’articolo 1 della Carta, che diventa approdo, in un singolare quanto immaginario incontro tra grande storia e piccole storie individuali, di una trama che parte da una vicenda d’amore tra due giovani, Marcello e Carmela, e si dipana tra segreti, e quindi ricatti di Stato, dove la posta in gioco è la Costituzione.
Febbraio 1947. Alla fine della Seconda guerra mondiale, Carmela viene mandata dalle campagne a servizio a Roma. Ha ventidue anni: quasi analfabeta, molto procace, sveglia. Trova lavoro presso la casa del Dottore, brillante giurista e politico rampante, deputato in Assemblea costituente. I lavori dell’Assemblea proseguono a fatica: Democrazia cristiana, liberali e comunisti non riescono a trovare un accordo. Tutto doveva essere pronto per la fine del 1946 e invece è pronto soltanto il progetto. L’articolo 1 della nuova Carta recita: “L’Italia è una repubblica democratica”. Senza aggettivi, senza specificazioni. E qui si apre il vero conflitto. Va scritto un preambolo della Costituzione, ma soprattutto va scelto il fondamento della Repubblica. Le influenze si intrecciano e si sommano, e il Dottore diventa il perno della trattativa, per la sua abilità giuridica e diplomatica. Lavora molto. Di giorno sempre in giro per riunioni, la notte alla scrivania, a casa. Carmela si incuriosisce: tutte le mattine trova la scrivania del Dottore ingombra di carte e foglietti. Rimettendola a posto, non può fare a meno di notare che tra gli appunti ci sono pezzi di articoli della nuova costituzione. Articoli che suscitano l’attenzione di Marcello, il suo fidanzato: dirimpettaio, aspirante magistrato, appassionato di politica. Le cose, intanto, si complicano, e aumentano le pressioni di americani e russi. E se fosse possibile accontentare tutti? Forse il testo dell’articolo 1 potrebbe essere il vero compromesso. E forse sulla scrivania del Dottore c’è una traccia. Confusa fra i foglietti copiati da Carmela e riscritti da Marcello, che forse non è soltanto un bravo ragazzo che studia per fare il magistrato.
Alfonso Celotto (Castellammare di Stabia, 1966) vive e lavora a Roma, dove insegna Diritto costituzionale e Diritto pubblico comparato nell’Università degli Studi Roma 3. È visiting professor della U.B.A. – Universidad de Buenos Aires; della Università di Varsavia; della UNSW – New South Wales University (Sydney) e della McGill University di Montréal. Tra i suoi libri: Il dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale (Mondadori, 2014), La Corte costituzionale (il Mulino, 2018), Costituzione annotata della Repubblica italiana (Zanichelli, 2018), È nato prima l’uomo o la carta bollata? Storie incredibili (ma vere) di una Repubblica fondata sulla burocrazia (RaiLibri, 2020), L’enigma della successione (Feltrinelli, 2021).
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