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giovedì 21 novembre 2024

Orchestra della Toscana con Andrew Litton e Alessandro Taverna in concerto al Teatro Verdi

29-03-2023
Mercoledì 29 marzo 2023, alle ore 21.00, al Teatro Verdi di Firenze è in programma il concerto dell'ORT - Orchestra della Toscana diretta da Andrew Litton con la partecipazione di Alessandro Taverna al pianoforte.

Generazioni diverse ed esperienze a confronto in questa nuova produzione dell'ORT che vede salire sul podio, per la prima volta nel cartellone della stagione concertistica (dopo l'esperienza estiva dello scorso luglio al festival Incontri in Terra di Siena), il newyorkese Andrew Litton, direttore di lungo corso. Una vera e propria autorità negli Stati Uniti: attualmente è direttore musicale del New York City Ballet, ha all'attivo oltre 130 registrazioni discografiche, che hanno ottenuto l'America's Grammy Award, il France's Diapason d'Or e altri riconoscimenti, per non parlare del numero di concerti, opere e balletti da lui diretti e del suo lavoro svolto da direttore principale prima alla Bournemouth Symphony Orchestra e poi alla Dallas Symphony Orchestra, contribuendo ad aumentare la dotazione di quest'ultima da 19 a 100 milioni di dollari.

Al pianoforte siede il veneziano Alessandro Taverna, prossimo a compiere quarant’anni, che ha cominciato a farsi un nome a partire dal 2009, dopo l’affermazione al Concorso di Leeds, dove, si legge su The Independent  “Il pubblico, all’improvviso, è stato pervaso da una solenne bellezza: sono stati impeccabili minuti di intensa poesia!”. Lui, che è appassionato di Formula 1 e ha studiato ingegneria meccanica all'università, è oggi uno dei pianisti più apprezzati sulle scene mondiali. Perché nei suoi recital porta la sua storia, quella di un grande amore per la musica. Per questo Lorin Maazel l’ha preso a benvolere e l’ha voluto con sé in tournée. Ma non solo: Taverna è un musicista devoto alle radici e al territorio da cui proviene. Infatti ha deciso di continuare a insegnare nello stesso luogo in cui si è formato, la Fondazione musicale S.Cecilia di Portogruaro, dove dirige anche il noto festival concertistico. E da qui la sua attività si irradia ovunque: come docente alla prestigiosa Accademia pianistica di Imola e al Conservatorio di Padova, come concertista nei principali cartelloni europei e americani. Con l’ORT suona il Concerto n.1 per pianoforte di Johannes Brahms. Una partitura dalla genesi tormentata: concepita inizialmente come sinfonia, trasformata poi in una sonata per due pianoforti; infine, dopo molteplici altre riscritture, ripensata come concerto per pianoforte. Questo concerto è uno dei più significativi che siano stati scritti dopo Beethoven. La grandiosità dell'impianto e l'impegno costruttivo spiegano la fredda accoglienza iniziale del pubblico, tanto che alla prima di Lipsia, fu subbissato di fischi, cosa che però non scoraggiò il giovane Brahms consapevole della sua sperimentazione. Al solo Litton, che maneggia di tutto, dall’opera al repertorio sinfonico, dal jazz alla danza, spetta la responsabilità di eseguire la Sinfonia n.5 di Mendelssohn, che il compositore proprio non reggeva: “quello tra i miei pezzi che brucerei più volentieri”, dichiarò e infatti rifiutò di pubblicare la sinfonia in vita. Per fortuna i posteri non gli hanno dato retta, e l'hanno mandata in tipografia nel 1868, un ventennio dopo la morte dell'autore. La sinfonia è nota come 'Riforma' poiché fu scritta per celebrare il terzo centenario della nascita del Protestantesimo, a cui Mendelssohn si convertì aggiungendo al suo il nome Bartholdy, per distinguersi dalla parte della famiglia rimasta di fede ebraica.

Per ulteriori informazioni: www.teatroverdifirenze.it - www.orchestradellatoscana.it