È nello stato nord-orientale del Pernambuco, dove si trova la città costiera di Recife, che Amaro Freitas ha iniziato a forgiare il nuovo suono del jazz brasiliano. Un’area ricca di culture e tradizioni che hanno segnato profondamente il prodigioso giovane pianista, applaudito dalla critica di tutto il mondo, in concerto domenica 26 marzo 2023 alle ore 19.00 al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze (piazzale delle Cascine 4/5/7), per un evento targato Toscana Produzione Musica. Una ricerca, la sua, che è esplorazione stravolgente della tradizione ritmica e musicale del Brasile proiettata verso orizzonti di sperimentazioni elettrizzanti, innestando un approccio percussivo allo strumento che è debitore dei ritmi tradizionali nordestini, come il maracatu afro-brasiliano, e della frenesia del frevo e del baião, con il suono dei suoi idoli giovanili, come Thelonius Monk, Chick Corea e Gonzalo Rubalcaba. Il live per piano solo di Freitas fa da apripista alla rassegna musicale Mixitè, sempre a cura del centro di produzione presieduto da Paolo Zampini e diretto da Maurizio Busìa e Francesco Mariotti, che prenderà il via ad aprile e fino a giugno inoltrato porterà al PARC gli interpreti più originali della scena musicale contemporanea.
È stato “Sangue Negro” (2016), album di debutto autoprodotto che attraversava trasversalmente il minimalismo, il bebop, l’afrojazz, il samba e il frevo, a permettere a Amaro di conquistare il suo paese d’origine; ma sono state le uscite di “Rasif” (2018) e “Sankofa” (2021) per l’etichetta britannica Far Out Recordings a guadagnargli il plauso della critica internazionale, che ne ha lodato la complessità ritmico-armonica e la sua maturità, nonostante la giovane età, nel saper conciliare gli elementi più disparati in un caleidoscopio espressivo del tutto personale. Una caratteristica, questa, che emerge ancor più nella dimensione del solo, che tende a liberarsi dalle forme esistenti per spaziare trasversalmente da reminiscenze dello stride jazz di Tatum all’impressionismo di Satie, dall’Africa ancestrale alle rarefazioni percussive del piano preparato di Cage. “Sankofa” – una ricerca spirituale nelle storie dimenticate, filosofie antiche e figure ispiratrici del Brasile nero – è il suo lavoro più straordinario e sincero fino ad oggi. “Ho lavorato per cercare di capire i miei antenati – racconta Freitas – il mio posto, la mia storia, come uomo di colore. Il Brasile non ci ha detto la verità sul Brasile. La storia dei neri prima della schiavitù è ricca di antiche filosofie. Comprendendo la storia e la forza della nostra gente, si può iniziare a capire da dove vengono i nostri sogni e desideri”.
Riconosciuto dal Ministero della Cultura per il 2022-2024, Toscana Produzione Musica è sistema di residenze artistiche, sostegno per il dialogo tra musica e arti dello spettacolo oltre che per la circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo. Un ente diffuso, con il PARC di Firenze quale campo base in asse con la Città del teatro di Cascina (Pisa), per promuovere una visione artistica aperta e costruttiva e portare nuovo ossigeno a un panorama infragilito dagli anni della pandemia, mantenendo quale elemento fondamentale l’alto livello qualitativo delle produzioni e il rapporto tra eccellenza della forma e profondità delle idee e dei valori intrinsechi nei singoli progetti.
Ingresso: 8€ / ridotto 5€ (studenti, under 25, soci Arci, soci Coop) | prevendita ticketone.it
Per maggiori informazioni: https://parcfirenze.net