Pochi giorni al via dell’edizione numero nove di
"tourismA", il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale organizzato da Archeologia Viva, che si terrà al
Palazzo dei Congressi di Firenze dal 24 al 26 marzo 2023. Decine di incontri, centinaia di relatori, stand, laboratori didattici, lezioni di geroglifico, mostre, cinema, premi internazionali, installazioni multimediali, musei digitali, archeodegustazioni di pietanze etrusco-romane.
Il presidente Eugenio Giani si è soffermato sul valore del Salone
“diventato il punto di riferimento dell’archeologia. Archeologia che ha riportato in vita i tesori di San Casciano dei Bagni: più di cento statue e oltre cinquemila monete che ho potuto ammirare a Grosseto, dove stanno lavorando in vista della mostra che si terrà al Quirinale il prossimo 14 giugno. Questo mi ha fatto capire il valore e la capacità di richiamo verso quei territori che può significare una straordinaria scoperta come questa. E lo stesso – ha proseguito
- dicasi per tante altre zone della Toscana che hanno svelato altri tesori, come le statue etrusche rinvenute a Poggio Colla, vicino Vicchio del Mugello, esposte a Milano con grande successo di visitatori, o gli scavi che stiamo pensando di riattivare con risorse regionali nella piana pratese a Gonfienti, dove è stata scoperta la più grande città etrusca. Insomma tante scoperte che restituiscono la storia di questa regione, la sua identità, la sua cultura ed in grado di stimolare flussi di visitatori”.Secondo l’assessore al turismo Leonardo Marras, tourismA
“è un appuntamento che si consolida sempre di più, sicuramente uno dei più importanti a livello nazionale per questo tipo di offerta che peraltro si sposa benissimo con la Toscana. Proprio nel turismo culturale abbiamo visto che destinazioni meno conosciute, nel 2022, hanno registrato dinamiche davvero interessanti, spesso anche raggiungendo i livelli pre pandemia. A dimostrazione che c’è ancora tanto da lavorare sull’offerta, che non è soltanto quella tradizionale ma anche quella diffusa, come ad esempio quella che riguarda gli Etruschi”. Quindi la conclusione, con uno sguardo alla stagione 2023. “Il turismo tradizionale ha subito i contraccolpi della pandemia: nel 2022, le città d’arte non sono riuscite a tornare ai livelli del 2019. Manca un 20% che contiamo di recuperare nel 2023. Se le premesse sono quelle che stiamo osservando con l’inizio della primavera, il record 2019 potremmo anche superarlo”. Il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi, ha puntato sul lavoro che attende l’agenzia sul fronte del turismo culturale in Toscana.
“Stiamo lavorando per organizzare in modo più innovativo il tema legato agli Etruschi. In primo luogo cercando di tirare le fila di un grande progetto regionale, il Pto terra etrusca, che vede il coinvolgimento di 50 Comuni coordinati dal quello di Chiusi. Allo stesso tempo, provando a costruire anche un progetto interregionale, con Toscana capofila. Inoltre all’interno di TourismA, sosteniamo un’altra iniziativa, ovvero la consegna del premio ACTA, Archeological & Cultural Tourism Award, riconoscimento prestigioso dedicato al turismo culturale e alle sue eccellenze internazionali, istituito dal GIST, il Gruppo Italiano Stampa Turistica, che avverrà domenica e che annovera candidature internazionali di primissimo livello”.
(fonte: Toscana Notizie - Agenzia di informazione della Giunta Regionale)