Senza adulti è il progetto realizzato dalla Fondazione Palazzo Strozzi all’interno di Plurals, il percorso di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) dedicato agli studenti dei licei della Città Metropolitana di Firenze. Nei mercoledì di aprile, maggio e giugno 2023, ragazzi e ragazze conducono sei visite guidate per i propri coetanei, raccontando le opere della mostra Reaching for the Stars della Collezione Sandretto Re Rebaudengo a Palazzo Strozzi dal proprio punto di vista. Senza adulti propone un’esperienza diretta con l’arte tra pari, senza la mediazione della scuola o degli educatori museali. Le attività sono gratuite con il biglietto di ingresso alla mostra e la prenotazione è obbligatoria.
Grazie a Plurals, il programma di attività ideato per avvicinare i giovani alle professioni museali e artistiche, Palazzo Strozzi apre le proprie porte a studenti e studentesse tra i 16 i 19 anni interessati a scoprire il dietro le quinte del mondo dell’arte e a compiere un’esperienza formativa in compagnia di professionisti operanti in un’organizzazione artistica di livello internazionale. I percorsi sviluppati da Palazzo Strozzi rispondono alle esigenze della scuola secondaria di secondo grado riguardo all’attivazione di progetti di alternanza scuola-lavoro, ribattezzati dal 2019 Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), in collaborazione con organizzazioni operanti nel settore culturale e artistico. Le attività PCTO proposte da Palazzo Strozzi sono sviluppate in collaborazione con gli istituti scolastici partner e gli insegnanti seguendo le linee guida indicate dal MIUR e gli obiettivi in esse indicati: lo sviluppo di competenza in ambito personale, sociale, di apprendimento, di cittadinanza, imprenditoriale, di consapevolezza ed espressione culturale.
Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, in mostra a Palazzo Strozzi fino al 18 giugno 2023, propone una celebrazione delle stelle dell’arte di oggi attraverso oltre 70 opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali, tra cui Maurizio Cattelan, Cindy Sherman, Damien Hirst, Lara Favaretto, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, Lynette Yiadom-Boakye.
Promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Reaching for the Stars esplora le principali ricerche artistiche degli ultimi decenni attraverso una costellazione di opere esposte in tutti gli spazi di Palazzo Strozzi, dal Piano Nobile alla Strozzina, con una speciale nuova installazione per il cortile rinascimentale.
Curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione si pone come celebrazione dei trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, una delle più famose e prestigiose raccolte d’arte contemporanea a livello internazionale, restituendone in modo aperto la varietà, l’evoluzione e il suo essere costantemente in progress. Il progetto a Palazzo Strozzi nasce infatti nella volontà di creare una piattaforma di sperimentazione e partecipazione in cui si uniscono l’esposizione di opere della collezione, nuove produzioni create per la mostra, oltre a un ampio programma di attività e progetti con gli artisti protagonisti di talk e workshop, e a numerose attività per coinvolgere il pubblico.
Nella mostra sono presenti, ad esempio, opere fondamentali come 1000 Names(1983)di Anish Kapoor o Love Is Great (1994) di Damien Hirst, insieme a un’ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan, artista centrale per un’esplorazione dell’arte italiana tra anni Novanta e Duemila, insieme, tra gli altri, a Paola Pivi o Lara Favaretto. In parallelo si snodano sezioni tematiche come quella dominata dalla celebre serie Untitled Film Still (1978-1980) di Cindy Sherman che propone una riflessione sociale e politica sul tema dell’identità in rapporto a opere di Shirin Neshat, la serigrafia Untitled (Not ugly enough) (1997) di Barbara Kruger o la scultura in materiali organici Self- Portrait (1993) di Pawel Althamer. L’indagine sulla scultura si amplia nei grandi lavori di Andra Ursuţa, Adrián Villar Rojas, Berlinde De Bruyckere, Mark Manders, le cui pratiche investigano il corpo e la figura tra decostruzione e ricomposizione. A questa fa eco la perlustrazione della ricerca pittorica attraverso dipinti di artisti come Lynette Yiadom-Boakye, Sanya Kantarovsky, Michael Armitage, Cecily Brown, Avery Singer, testimoniando la perdurante vitalità di questo medium, tra figurazione e astrazione, soprattutto nelle generazioni più giovani. Completa il percorso un’ampia sezione dedicata alla Video arte con opere manifesto di artisti quali William Kentridge, presente con History of Main Complaint (1996), Douglas Gordon e Philippe Parreno, con la celebre videoinstallazione Zidane. A 21st Century Portrait (2005) e Ragnar Kjartansson con The End – Rocky Mountains (2009).
Per maggiori informazioni: www.palazzostrozzi.org