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mercoledì 25 dicembre 2024

Il pozzo delle bambole & Antigone: Simona Baldelli al Machiavelli, al Saffi e al Libraccio

18-04-2023
Martedì 18 e mercoledì 19 aprile 2023 l'Associazione culturale Ideerranti e la Libreria Libraccio di Firenze propongono vari incontri con Simona Baldelli per la presentazione dell’opera teatrale "Antigone, dramma pubblico in un unico atto" (edizioni People) e del nuovo romanzo "Il pozzo delle bambole" (edizioni Sellerio).

Gli appuntamenti per Antigone:
Martedì 18 aprile 2023 per gli studenti del liceo Niccolò Machiavelli
Mercoledì 19 aprile 2023 per gli studenti dell’istituto professionale alberghiero Aurelio Saffi

Gli appuntamenti per Il pozzo delle bambole:
Martedì 18 aprile ore 18.00 presso il caffè letterario dell’Istituto Alberghiero Aurelio Saffi Via del Mezzetta, 15 Firenze
Mercoledì 19 aprile ore 18.00 Libreria Libraccio Via de’ Cerretani 16r Firenze

"Il pozzo delle bambole" di Simona Baldelli (edizioni Sellerio)

Attraverso lo sguardo della giovane e combattiva Nina, Simona Baldelli racconta l’Italia che dalla rovina della guerra corre verso gli anni Sessanta inseguendo il sogno di un riscatto. Nina viene abbandonata in un orfanotrofio nell’immediato dopoguerra. Le suore fanno la cresta sul vitto e le elemosine, il confine fra disciplina e oppressione è molto sottile e le punizioni corporali e psicologiche sono parte integrante del sistema di educazione. Quando Nina compie sette anni, arriva Lucia, che ha la sua età e non possiede la scorza necessaria per salvarsi dall’insensata cattiveria delle monache. Nina si sente in dovere di difenderla. Insieme all’amicizia, scopre la differenza fra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, mentre cresce in lei il senso di esclusione. Oltre le mura dell’istituto c’è un mondo al quale loro non hanno accesso e dove accadono fatti clamorosi – la nascita della televisione, il discorso rivoluzionario di un reverendo nero, l’assassinio di J.F. Kennedy, dighe che straripano e trascinano a valle migliaia di corpi, la morte del Papa buono. Quando a diciott’anni Nina esce dall’orfanotrofio trova davanti a sé un continente inesplorato. La sua vita sembra iniziare da capo: incontra nuove amiche, con loro partecipa a manifestazioni e scioperi e alla storica occupazione del grande tabacchificio di Lanciano, nel maggio del 1968, durata per ben quaranta giorni. Le vicende private e sentimentali delle ragazze si mescolano a quelle pubbliche, tutto attorno l’Italia cambia, pare lasciarsi indietro l’oscurità del passato, scopre i consumi e le réclame, la moda e le prime utilitarie, mentre le radio a transistor raccontano una trasformazione dei costumi a tempo di canzoni. La colonna sonora di ciò che poteva essere e non è stato.

Il pozzo delle bambole racchiude in sé molti romanzi: una storia di crescita e di formazione, sulla scoperta del mondo palmo a palmo; un’avventura di collegio, di istituto, di camerate e cucine, spazi in cui crescere e trasformarsi; un affresco storico sul dopoguerra che è anche racconto di fabbrica e lotte; e soprattutto un romanzo di donne che diventano consapevoli, commettono errori, avanzano e retrocedono in una lotta lunga e difficile che Simona Baldelli descrive con ritmo, verosimiglianza, attenzione e sensibilità.

"Antigone, dramma pubblico in un unico atto" di Simona Baldelli (edizioni People)

«La pace si costruisce in tempo di pace» è una frase ripetuta spesso dai personaggi che intervengono in questo dramma. Liberamente ispirato alla figura di Antigone, da più di venticinque secoli simbolo della difesa della morale individuale contro la violenza dello Stato, lo spettacolo invita a una riflessione particolarmente attuale, considerando il conflitto che da un anno strazia i confini dell’Europa. Gli spettatori interpretano gli abitanti di una città che confina con Tebe. A loro tocca risolvere la questione al centro della tragedia: è giusto seppellire il corpo di Polinice, o Antigone va condannata secondo la legge? Mentre i personaggi espongono la loro verità dei fatti, il tempo scorre ed entro l’alba del domani scenico il pubblico deve esprimere una sentenza da consegnare al messaggero. La decisione va presa prima che la guerra oltrepassi i confini, ma nessuna scelta sarà priva di conseguenze.

«Felici coloro che vivono in pace e non necessitano nemici. La casa è in ordine, la famiglia dorme quieta nei letti. Nella dispensa ci sono pane e companatico. Il cane è acciambellato all’ingresso e fa buona guardia. Felici coloro che vivono in pace e sanno di esserlo.»

Simona Baldelli è nata a Pesaro e vive a Roma. Il suo primo romanzo, Evelina e le fate (2013), è stato finalista al Premio Italo Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante 2013. Il tempo bambino (2014) è stato finalista al Premio Letterario Città di Gubbio. Nel 2016 ha pubblicato La vita a rovescio (Premio Caffè Corretto-Città di Cave 2017), ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani (1735) – una donna che per otto anni vestì abiti da uomo – e nel 2018 L’ultimo spartito di Rossini. Con Sellerio ha pubblicato Vicolo dell’Immaginario (2019), Fiaba di Natale. Il sorprendente viaggio dell’Uomo dell’aria (2020), Alfonsina e la strada (2021) e Il pozzo delle bambole (2023). Simona Baldelli è autrice di programmi radiofonici e in ambito teatrale ha lavorato con numerose compagnie in Italia e all’estero.

Per maggiori informazioni: www.libraccio.it